La Cisl della Lombardia spinge per un accordo ampio che coinvolga sindacati, aziende, istituzioni, giovani e terzo settore. L’obiettivo è affrontare le sfide del lavoro e della politica industriale in modo condiviso e senza divisioni, rilanciando il ruolo del territorio come punto di riferimento nazionale.
Come nasce la proposta di un patto sociale per rilanciare la lombardia
Fabio Nava, segretario generale della Cisl lombarda, ha aperto il congresso regionale a Milano presentando la necessità di un grande patto sociale che metta insieme tutte le forze attive della società. Nava ha spiegato che il momento richiede un salto collettivo senza più politiche di piccoli passi o divisioni tra chi decide e chi subisce. L’idea è creare un’intesa che coinvolga sindacati, imprese, istituzioni, giovani e il terzo settore.
La proposta nasce dall’urgenza di affrontare la situazione attuale con azioni condivise, dove tutti assumano responsabilità per costruire un contesto di fiducia e coesione. La Cisl lombarda si offre come protagonista, ma anche come facilitatore del confronto. Nava ha sottolineato come la Lombardia abbia le condizioni per essere un laboratorio nazionale di nuovi modelli di lavoro, politiche industriali più efficaci e un welfare che includa tutti ma serve agire con decisione e subito.
Il significato della partecipazione secondo la cisl lombardia
Uno dei punti fondamentali del discorso di Nava riguarda il concetto di partecipazione. Rivolgendosi ai 363 delegati riuniti al congresso, il segretario ha definito la partecipazione non come un semplice slogan ma uno strumento concreto per ricostruire fiducia e giustizia sociale. Ha evidenziato un’iniziativa che ha coinvolto la raccolta di quasi 400mila firme, concretizzatasi poi in una legge. L’azione non nasce da una protesta, bensì da una proposta costruita per dare maggiore voce e potere ai lavoratori nei processi decisionali aziendali.
Questo approccio mira ad allargare il coinvolgimento diretto alle scelte che riguardano i lavoratori, per rafforzare il senso di appartenenza e la democrazia partecipativa nel mondo del lavoro. Nava ha ribadito che il sindacato vuole evitare divisioni sociali, preferendo costruire connessioni e collaborazione. La Cisl non cerca privilegi ma vuole offrire soluzioni concrete per coinvolgere tutti gli attori in modo costruttivo.
Il futuro del lavoro passa dalle nuove generazioni
La Cisl Lombardia ha presentato inoltre una ricerca dedicata ai giovani e al lavoro, sottolineando come le nuove generazioni vogliano essere ascoltate e diventare protagoniste delle trasformazioni sociali ed economiche. Nava ha spiegato che il sindacato intende affiancare i giovani in questa fase, dando loro un ruolo attivo nel definire il futuro lavorativo e sociale della regione.
Questa attenzione verso le nuove generazioni è parte della più ampia strategia della Cisl lombarda per superare le divisioni esistenti e costruire un percorso condiviso. Il messaggio è chiaro: il futuro non arriverà spontaneamente, ma va costruito insieme coinvolgendo tutti, a partire da chi, per età e prospettive, rappresenta una delle componenti più importanti della società lombarda.