Cinque lombardi nel consiglio superiore di sanità per il triennio 2025-2028
Il ministero della Salute ha rinnovato il Consiglio superiore di sanità per il triennio 2025-2028, con cinque esperti lombardi e la presidenza affidata ad Alberto Mantovani.

Il Ministero della Salute ha nominato i 30 membri del Consiglio superiore di sanità per il triennio 2025-2028, con un forte rinnovamento e una significativa presenza lombarda, inclusa la presidenza affidata all’immunologo Alberto Mantovani. - Unita.tv
Il ministero della Salute ha nominato i 30 membri del Consiglio superiore di sanità per il periodo 2025-2028, annunciando un cambio netto rispetto alla precedente compagine. Cinque esperti provenienti dalla Lombardia fanno parte della nuova squadra, che avrà il compito di consigliare il governo sulle questioni di salute pubblica e ricerca scientifica. Questa selezione segna un forte rinnovamento voluto dall’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
La nuova composizione del consiglio superiore di sanità
Il Consiglio superiore di sanità è l’organo di consulenza del ministero della Salute in tema di sanità pubblica, sicurezza e innovazione medica. Per il mandato 2025-2028, è stato rivoluzionato rispetto alla formazione uscente, nominata sotto l’allora ministro Roberto Speranza. Dei membri non di diritto, soltanto cinque sono stati riconfermati, a sottolineare il deciso turnover.
Tra i confermati lombardi spiccano due nomi di rilievo. Enrico Gherlone, rettore dell’università Vita-Salute San Raffaele, continua il suo ruolo all’interno del consiglio. Il secondo è Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, figura rispettata nel campo della ricerca medica, indicato per una delle vicepresidenze del Css.
La presidenza affidata a un lombardo
La presidenza è destinata a un altro lombardo, un cosiddetto “new entry” che però è noto a livello internazionale: Alberto Mantovani, immunologo e presidente della fondazione Humanitas. Con le sue competenze specifiche, porterà un contributo importante per le strategie sanitarie nazionali.
I nuovi ingressi lombardi e i loro ruoli
Oltre ai veterani Gherlone e Remuzzi, il Consiglio accoglie tre nuovi lombardi. Anna Odone guida la Scuola di Igiene e medicina preventiva all’università di Pavia, apportando esperienze nel campo dell’epidemiologia e sanità pubblica. La sua presenza rispecchia l’attenzione sulle politiche di prevenzione e controllo delle malattie.
Giuseppe Lauria Pinter, professore di Neurologia all’università Statale di Milano e direttore scientifico dell’Irccs neurologico Besta, è un altro volto nuovo. Originario di Belluno, la sua nomina ha suscitato reazioni nel Veneto, dove si lamenta la mancata presenza di scienziati locali nella lista. Lauria Pinter ha commentato con senso di responsabilità il suo ruolo, sottolineando l’importanza della missione affidata al Css.
L’ultima new entry lombarda completa il gruppo selezionato per dare un contributo nelle rispettive aree di competenza. L’insieme rappresenta una squadra che unisce esperienza consolidata e nuove professionalità in ambito medico-sanitario.
Il ruolo e le aspettative del consiglio superiore di sanità per il triennio futuro
Il Consiglio superiore di sanità ha compiti cruciali nell’ambito della tutela della salute pubblica. Consiglia il ministero su decisioni che riguardano la sicurezza dei cittadini, l’aggiornamento delle normative sanitarie e le strategie di ricerca. Gli scienziati sono chiamati a garantire continuità e sviluppo nel sistema sanitario nazionale.
La composizione rinnovata riflette una volontà di mettere al centro esperti con background diversificati e territorialmente rappresentativi, anche se non sono mancate polemiche su alcune assenze. Il triennio 2025-2028 si apre con sfide importanti, fra cui l’adattamento a nuove emergenze sanitarie e l’implementazione di progressi scientifici.
Le dichiarazioni rilasciate dagli interessati mostrano un impegno a lavorare per mantenere alta la qualità della salute pubblica, focalizzandosi sull’applicazione pratica delle conoscenze. Per questo, è fondamentale osservare come il consiglio agirà attraverso il dialogo tra istituzioni e ricerca in un quadro complesso e in evoluzione.
Il ministero della Salute ha scelto cinque lombardi come protagonisti in questo nuovo ciclo di attività, consolidando il peso di questa regione nella governance scientifica sanitaria italiana. Gli sviluppi futuri del Consiglio superiore di sanità rappresenteranno un punto di riferimento per le decisioni di carattere sanitario a livello nazionale.