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Cinque ginko biloba piantati a città del messico per ricordare le vittime della strage di capaci e contrastare la criminalità

Cinque alberi di ginko biloba piantati a città del messico in memoria delle vittime della strage di capaci, simbolo di un accordo tra università e istituzioni per combattere la criminalità organizzata.

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Cinque alberi di ginkgo biloba sono stati piantati a Città del Messico in memoria delle vittime di Capaci, nell’ambito di un accordo tra Italia e Messico per promuovere la cultura della legalità e rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata attraverso formazione e collaborazione accademica. - Unita.tv

Cinque alberi di ginko biloba sono stati messi a dimora a città del messico per creare un piccolo boschetto in memoria delle vittime della strage di capaci, avvenuta 33 anni fa. L’iniziativa si lega a un accordo tra l’Università degli Studi di milano, l’Istituto messicano per la giustizia e la Cattedra falcone borsellino dell’Alta Escuela para la Justicia per promuovere la cultura della legalità e la lotta alla criminalità organizzata attraverso scambi e formazione congiunta. Questo progetto prende forza anche dall’aumento dei crimini registrati nella capitale messicana, che hanno colpito anche funzionari pubblici negli ultimi giorni.

Piantumazione simbolica e collaborazione accademica per la memoria di capaci

Nella capitale messicana, cinque alberi di ginko biloba sono stati piantati per onorare la memoria di chi perse la vita nella strage di capaci, un episodio storico che ha segnato fortemente l’Italia e il mondo. Questi alberi saranno il nucleo di un boschetto intensivo, simbolo visibile della resistenza contro le mafie e la criminalità. La cerimonia di piantumazione è stata accompagnata dalla firma di un accordo fra l’Università degli Studi di milano, l’Istituto messicano per la giustizia e la Cattedra falcone borsellino dell’Alta Escuela para la Justicia.

Un patto tra italia e messico per la legalità

Il documento firmato segna un patto tra Italia e messico per scambiare metodologie didattiche e pratiche sulla cultura della legalità, sulle modalità di contrasto alla criminalità organizzata, nonché sull’elaborazione di programmi formativi condivisi. L’accordo prevede anche la mobilità di docenti e ricercatori e l’organizzazione di eventi congiunti in questo ambito. Un punto chiave è la condivisione di strumenti e metodologie per migliorare la formazione e le competenze di chi si occupa direttamente o indirettamente di contrastare la criminalità.

Strategia congiunta contro la criminalità a città del messico dopo l’aumento di violenza

Il patto e la cerimonia sono anche una risposta alla recente escalation di violenza a città del messico. Solo nelle ultime settimane la città ha registrato l’assassinio di due funzionari pubblici, Ximena Guzmán e José Muñoz. Questi episodi evidenziano la difficile condizione della sicurezza e la pressione che subiscono le istituzioni locali. L’intesa tra università e istituzioni messicane si propone di affrontare questa emergenza attraverso una formazione più mirata e moderna delle forze dell’ordine.

Formazione e tecniche investigative

Un primo risultato concreto sarà l’organizzazione di seminari congiunti a partire da ottobre dedicati al Sistema di polizia di città del messico. Qui si approfondiranno temi come le tecniche investigative avanzate, l’uso di strumenti informatici per le indagini e la formazione giuridica specifica per gli agenti della polizia investigativa. Verrà inoltre posta attenzione sulle metodologie di prevenzione per diminuire i rischi di infiltrazioni e violenze legate alla criminalità organizzata.

Il ruolo di nando dalla chiesa e dell’osservatorio cross nel progetto

L’Università degli Studi di milano affida la conduzione del progetto a nando dalla chiesa, noto studioso e fondatore dell’osservatorio cross sull’analisi della criminalità organizzata. Dalla chiesa era presente alla cerimonia di piantumazione ed è tra i protagonisti della nuova roadmap educativa tra i due paesi. L’osservatorio cross da anni monitora e studia fenomeni mafiosi e forme di illegalità in italia e all’estero, con dati, ricerche e collaborazioni che rafforzano la formazione di chi opera in questo ambito.

Esperienze dirette e approccio scientifico

Grazie a questa collaborazione, il programma di formazione potrà comprendere esperienze dirette, casi studio e approcci pratici per combattere la criminalità. La presenza di nando dalla chiesa contribuisce a dare un taglio scientifico e operativo al progetto, così da offrire alle forze di polizia messicane strumenti concreti per migliorare le indagini e le strategie di prevenzione. Il lavoro formativo si sviluppa quindi sia su tecnologie moderne che su analisi sociologiche del fenomeno criminale.

Il boschetto di ginko biloba in città del messico diventa così un simbolo vivo e tangibile di un impegno condiviso tra due realtà molto distanti tra loro ma unite dall’obiettivo di onorare le vittime di capaci e rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata. La sfida resta però aperta, in un contesto segnato da continue tensioni e attacchi, specialmente in città del messico, dove i nuovi corsi e le attività di collaborazione dovranno presto dimostrare la loro efficacia reale.