
Cinque bambini sono stati intossicati da un eccesso di cloro in una piscina privata a Borghesiana durante la festa del 2 giugno; tre sono stati ricoverati in terapia intensiva, mentre la piscina è stata sequestrata e si indaga sulle cause. - Unita.tv
Una famiglia della Borghesiana ha vissuto un dramma il 2 giugno durante la festa della Repubblica. Cinque bambini – quattro fratellini e un’amica – stavano facendo il bagno nella piscina privata del circolo sportivo Imperium Eventi quando l’acqua ha iniziato a diventare gialla. Quell’allarme ha segnato l’inizio di una situazione di emergenza con conseguenze serie per i piccoli coinvolti.
I sintomi dell’intossicazione e il pronto intervento
Appena i bambini si sono accorti del cambiamento di colore dell’acqua, si sono subito manifestati problemi respiratori, tosse insistente e bruciore agli occhi. La madre, presente con i quattro figli di 5, 7, 9 e 11 anni, ha capito subito che qualcosa non quadrava e ha chiamato il 112. Il personale medico del 118 è arrivato rapidamente portando i bambini al Policlinico Umberto I di Roma.
La diagnosi ipotizzata è stata un’intossicazione da cloro. Due dei piccoli, dopo alcune ore di osservazione, hanno potuto lasciare l’ospedale. Gli altri tre sono stati invece ricoverati in terapia intensiva pediatrica. Tra loro, il bambino di 9 anni ha subito la situazione più critica: inizialmente intubato, ora respira senza supporto ma presenta disturbi neurologici. I medici mantengono una prognosi riservata, pur evidenziando una lieve ripresa.
Gli altri due ricoverati, i bambini di 5 e 7 anni, hanno ricevuto ossigenoterapia per circa 24 ore. Sono in via di dimissione ma dovranno sottoporsi a controlli specialistici mirati viste le lesioni alle vie respiratorie che hanno riportato.
Indagini e sequestro della piscina
Subito dopo l’incidente, la piscina è stata posta sotto sequestro dalle autorità. Il titolare del circolo Imperium Eventi risulta iscritto nel registro degli indagati per lesioni gravi. Gli ispettori della Asl Roma hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni della vasca e prelevare campioni dell’acqua. Questi campioni sono ora al vaglio di esperti per chiarire la natura e l’entità della contaminazione.
Il procuratore aggiunto Giovanni Conzo ha aperto un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto. Le prime verifiche indicano che un possibile guasto al sistema di dosaggio automatico del cloro potrebbe aver causato un rilascio eccessivo della sostanza chimica. Si attendono però i risultati definitivi delle analisi, che con ogni probabilità saranno decisive per capire responsabilità e dinamiche precise.
Contesto e implicazioni della vicenda
L’episodio accaduto a Borghesiana richiama l’attenzione sulla sicurezza nelle piscine, soprattutto quando si tratta di impianti privati all’interno di circoli o strutture ricreative. Il dosaggio del cloro deve rispettare parametri molto rigidi per evitare effetti tossici sugli utenti, in particolare quando coinvolge bambini. I controlli periodici e la manutenzione degli impianti risultano cruciali per prevenire incidenti come questo.
La famiglia coinvolta è ancora sotto shock per quanto successo, mentre i medici seguono con attenzione la situazione dei piccoli più gravi. Si preparano inoltre ispezioni approfondite in altri impianti simili per scongiurare il ripetersi di circostanze pericolose. Al momento, lo stato dei bambini migliora lentamente ma resta sotto stretta osservazione per escludere danni permanenti.