Choc a bologna, due uomini trovati morti in casa con ferite da coltello: indagini in corso sul coinquilino
Due uomini, Michele e Roberto, sono stati trovati morti a Bologna con ferite da arma da taglio. La polizia indaga su un coinquilino sospetto e raccoglie prove per chiarire la dinamica del delitto.

Due uomini sono stati trovati morti con ferite da arma da taglio in un appartamento di piazza dell’Unità a Bologna; la polizia indaga su un terzo coinquilino sospettato dell’omicidio. - Unita.tv
Due uomini sono stati scoperti privi di vita all’interno di un appartamento situato in piazza dell’Unità 15 a Bologna, entrambi con righe profonde e ferite da arma da taglio. Le vittime si chiamavano Michele e Roberto , conviventi italiani rispettivamente di 50 e 54 anni, e abitavano insieme all’interno dell’immobile. Il più giovane, nato a Bologna, ha riportato una profonda lesione addominale, mentre l’altro, originario di Arezzo, è stato ritrovato con un taglio letale al collo. Le autorità sono subito intervenute sul posto; la Squadra Mobile ha aperto un’indagine puntando a identificare e rintracciare un terzo coinquilino ritenuto sospetto, mentre la Polizia Scientifica continua i rilievi per ricostruire la dinamica dei fatti.
Il ritrovamento e le prime fasi dell’intervento della polizia a bologna
La scoperta dei corpi è avvenuta nella mattinata di un giorno recente, dopo una segnalazione giunta da vicini preoccupati per il silenzio prolungato e l’assenza di risposte dall’appartamento. Gli agenti hanno raggiunto rapidamente il civico 15 in piazza dell’Unità, trovando le due persone ormai prive di vita. Le condizioni delle ferite e la disposizione dei cadaveri hanno suggerito un omicidio con modalità violente. La Polizia Scientifica ha iniziato subito i rilievi accurati per raccogliere elementi come tracce di sangue, impronte, e possibili arma da taglio utilizzata per l’aggressione. Gli accertamenti tecnici, effettuati in coordinazione con la Squadra Mobile, puntano a stabilire l’ora esatta dell’aggressione e le eventuali tracce di presenza di altre persone nell’abitazione.
Sospetti sul coinquilino e ricerca in corso da parte della squadra mobile
Le indagini si concentrano su un terzo uomo che condivideva l’appartamento con le vittime. Quest’ultimo è attivamente ricercato dalla polizia come possibile autore dell’aggressione. Secondo fonti investigative, il coinquilino presenta contatti intermittenti con le due vittime e sarebbe scomparso dalla scena subito dopo i fatti. Le forze dell’ordine stanno ascoltando conoscenti e vicini per acquisire informazioni su eventuali litigi, tensioni pregresse o comportamenti insoliti. Il profilo del sospettato, non ancora rintracciato, resta al centro dell’inchiesta. La polizia valuta anche la presenza di telecamere nei dintorni dell’appartamento per ricostruire i movimenti e circoscrivere le tempistiche dei delitti.
Analisi delle ferite e possibili dinamiche del delitto
Le due vittime mostravano lesioni molto diverse, indice di modalità multipla o di una lotta protratta. Il 50enne bolognese ha subito una ferita profonda all’addome, probabilmente inferta con un coltello da cucina o un’arma affilata simile. L’uomo di 54 anni, nato ad Arezzo, è stato sgozzato in modo più diretto, possibile segno di un’aggressione fulminante e mirata. Questa differenza ha spinto gli inquirenti a ipotizzare che l’assalitore possa aver cambiato intensità o bersaglio durante l’azione violenta. Non si esclude che l’aggressione sia avvenuta dopo un litigio in casa o per motivi personali ancora da chiarire. La perizia sulle ferite e il confronto con altri elementi raccolti in loco saranno fondamentali per fissare una ricostruzione probabile e individuare il movente.
Le attività della polizia scientifica e il contesto delle indagini a bologna
Nell’appartamento sono tuttora in corso rilievi accurati ad opera degli specialisti della Polizia Scientifica. L’area del crimine è stata isolata per evitare contaminazioni delle prove. Oltre al sangue, gli investigatori stanno cercando tracce digitali come telefoni spenti o computer per accedere a conversazioni o messaggi utili a chiarire i rapporti tra le persone coinvolte. L’attenzione si concentra anche sulle chiavi, sugli oggetti personali e sui segni di effrazione o lotta nell’abitazione. Questo caso, che scuote il quartiere e richiama l’attenzione locale, ha messo in moto un’azione rapida delle forze dell’ordine volte a fare luce su un fatto di cronaca grave che ha colpito la città di Bologna.