La lotta all’obesità nel sud milano ha segnato un passo importante con l’introduzione della chirurgia bariatrica all’ospedale predabissi di vizzolo. Qui una giovane donna, residente nella zona, è stata operata con successo, dimostrando come questa soluzione possa integrarsi concretamente nei percorsi di cura locali. Il caso riporta l’attenzione su un fenomeno crescente e al contempo sulle risposte sanitarie offerte dal territorio.
Dettagli sull’intervento e risultati a breve termine
L’operazione di chirurgia bariatrica effettuata all’ospedale predabissi rappresenta una novità per la struttura di vizzolo, che si allinea così ad altri centri specializzati nel trattamento chirurgico dell’obesità. L’intervento svolto sulla giovane donna ha avuto riscontro positivo, senza complicazioni evidenti. Le prime settimane successive all’operazione presentano un calo ponderale che riflette le aspettative mediche, un dato incoraggiante che indica il corretto svolgimento del percorso post-chirurgico.
Miglioramenti dopo l’intervento
D.C. descrive un miglioramento generale dello stato fisico e della motivazione personale. La perdita di peso, infatti, non è solo un dato numerico, ma si traduce in un aumento dell’energia e della volontà di affrontare le quotidiane attività. Questa trasformazione psicofisica evidenzia come l’approccio integrato tra chirurgia e nutrizione possa offrire una reale opportunità per chi fatica a mantenere un controllo stabile del proprio peso, specie dopo situazioni esterne che compromettono i risultati raggiunti.
Il percorso della paziente prima dell’intervento chirurgico
D.C., la giovane donna protagonista di questa storia, aveva già avviato un cammino di cura contro l’obesità grazie al servizio di dietologia e nutrizione clinica del predabissi. Seguendo un percorso psico-nutrizionale, era riuscita a perdere ben 24 chili, un risultato importante ottenuto senza ricorrere subito alla chirurgia. Questo primo passo testimonia l’impegno degli specialisti nel favorire sin da subito metodi meno invasivi per il controllo del peso.
Tuttavia, come più volte accade in condizioni legate allo stress o a eventi traumatici, D.C. ha visto vanificare i progressi raggiunti. Il periodo segnato dalla pandemia di Covid-19 ha contribuito a un ritorno delle cattive abitudini alimentari e ad un aumento significativo del peso, riportandola nel punto di partenza o addirittura oltre. Dopo questo ritorno, è stata nuovamente visitata e seguita dal servizio di nutrizione, questa volta con una proposta diversa: un intervento chirurgico per ridurre lo stomaco, da affiancare a un nuovo percorso nutrizionale mirato al mantenimento del risultato post-operatorio.
Il team medico e la collaborazione in primo piano
La buona riuscita dell’intervento ha visto la partecipazione attiva del team medico diretto da Carmelo Magistro, responsabile della chirurgia al predabissi, e da Annalisa Mascheroni, direttrice della nutrizione clinica. La loro collaborazione ha permesso di realizzare un percorso assistenziale completo, che parte dalla valutazione clinica, passa per l’intervento, e si estende al sostegno nutrizionale successivo.
La risposta dell’azienda sanitaria locale
L’Asst Melegnano-Martesana, che controlla l’ospedale, ha espresso soddisfazione per questo risultato, sottolineando l’importanza di un’offerta sanitaria ampia e rispondente alle necessità del territorio. Questa nuova possibilità rappresenta un passo avanti nelle modalità di cura dell’obesità nel sud milano, una problematica che si riflette anche su altri aspetti del sistema sanitario regionale. I pazienti possono ora contare su un percorso più completo senza doversi spostare su strutture lontane.
Le esperienze come quella della giovane donna di vizzolo saranno probabilmente un modello di riferimento per futuri interventi, e per una gestione più puntuale di una condizione complessa come l’obesità. Restando vicino al paziente con controlli medici e sostegno nutrizionale, l’ospedale predabissi si propone come un punto di riferimento concreto nel contrasto a questa problematica di salute.
