Franzo Grande Stevens, figura chiave nel panorama economico e sportivo italiano, si è spento a 96 anni. La sua lunga carriera ha attraversato decenni di grandi cambiamenti, lasciando un’impronta indelebile in aziende come Fiat e Juventus. Conosciuto come “l’avvocato dell’Avvocato”, ha rappresentato un punto di riferimento per molte delle famiglie e delle imprese più influenti d’Italia.
dalle origini napoletane alla fiducia di Gianni Agnelli
Nato a Napoli nel 1928, Franzo Grande Stevens si laureò in Giurisprudenza all’università Federico II. Fu allievo di Alessandro Galante Garrone, uno dei più grandi giuristi italiani. Trasferitosi a Torino negli anni ’50, divenne subito una figura stimata nel mondo legale. La sua intelligenza e capacità lo portarono presto ad avvicinarsi a Gianni Agnelli, con cui instaurò un rapporto di fiducia duraturo.
Una carriera ricca di incarichi prestigiosi
Nel corso della sua vita ha ricoperto ruoli fondamentali in molte aziende italiane. È stato vicepresidente della Fiat, presidente della compagnia di San Paolo e consigliere in società come Ilfil e Rcs. Ha anche guidato la Juventus come presidente dal 2003 al 2006 ed è stato presidente onorario del club Bianconero.
Il ruolo strategico nella famiglia agnelli e nell’industria italiana
l’intervento decisivo sulla fusione fiat-Chrysler
Nel 2005 ha partecipato attivamente all’operazione finanziaria che permise alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo della Fiat. Questa mossa fu cruciale per salvare l’azienda durante un periodo difficile. La fusione con la statunitense Chrysler fu vista come una svolta fondamentale per il rilancio del gruppo automobilistico italiano.
Tra indagini e successi: la sua influenza sulla politica industriale
L’intervento di Stevens non si limitò alle questioni legali o finanziarie: fu anche tra i sostenitori dell’alleanza strategica con Chrysler, che portò benefici importanti alla Fiat. Nonostante alcune indagini della Consob e della Procura su alcune operazioni finanziarie, la sua figura rimane quella di un professionista rispettato.
l’eredità culturale e umana di franzo grande stevens
Un avvocato al servizio degli altri fino alla fine
Nel suo discorso ai giovani avvocati aveva detto: “Non scegliere questa professione se non vuoi prodigarti per gli altri”. La sua vita è stata dedicata al servizio pubblico e alle grandi famiglie italiane ed internazionali che hanno affidato a lui le loro sorti legali ed economiche.
Riconoscimenti e premi per settant’anni di carriera
L’anno scorso aveva ricevuto un’onorificenza speciale per i suoi 70 Anni da avvocato. Un riconoscimento che testimonia la stima del mondo legale nei confronti di uno dei protagonisti più influenti del settore.
il cordoglio della Juventus e del mondo imprenditoriale
Il messaggio ufficiale del club bianconero
La Juventus ha espresso profondo dolore per la scomparsa del suo ex presidente: “La squadra si stringe nel lutto e rivolge le condoglianze alla famiglia”. Stevens aveva lasciato un segno indelebile anche nello sport italiano grazie al suo impegno nella gestione del club Torinese.
Una figura poliedrica tra diritto, finanza e sport
Oltre alle sue attività imprenditoriali, aveva presieduto compagnie assicurative come Toro Assicurazioni, Ciga Hotels e Cassa Nazionale Forense. La sua presenza nel mondo degli affari era sinonimo di competenza ed etica professionale.
Franzo Grande Stevens lascia quindi una eredità complessa ma fondamentale nel panorama italiano. Un uomo che ha saputo coniugare cultura giuridica, capacità manageriali ed impegno sociale in ogni ruolo ricoperto. La sua morte rappresenta una perdita grande per tutti coloro che hanno seguito da vicino le vicende dell’Italia Industriale ed economica degli ultimi settant’anni.
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