Il recente dibattito in consiglio comunale a Cernusco sul Naviglio si è acceso intorno al ruolo chiave di Danilo Radaelli nelle ultime elezioni amministrative e alle tensioni legate alla gestione del territorio e delle strutture sportive. L’ex sindaco Daniele Cassamagnaghi, tornato in consiglio con Forza Italia, ha messo in chiaro le sue aspettative di risarcimento politico per il contributo elettorale di Radaelli, mentre il centrodestra si prepara a esercitare un controllo serrato sui prossimi sviluppi dell’amministrazione comunale. La vicenda si concentra su temi concreti come il piano di governo del territorio, il progetto contestato di via Don Sturzo e il futuro del centro sportivo di rugby, tutte questioni al centro delle tensioni politiche locali nel 2025.
L’importanza dei voti di danilo radaelli e le richieste di cassamagnaghi
Daniele Cassamagnaghi, figura storica del centrodestra cernuschese, ha sottolineato il ruolo decisivo di Danilo Radaelli nel portare i voti necessari al ballottaggio delle ultime elezioni comunali. Secondo Cassamagnaghi, senza il sostegno di Radaelli la candidata Paola Colombo avrebbe avuto un percorso decisamente più difficile, se non impossibile, verso la vittoria. Per questo motivo, ha affermato, ci si aspetta che venga riconosciuto a Radaelli un tipo di “risarcimento” politico, anche se la forma precisa di questo riconoscimento resta da definire.
Una fase di consolidamento per il centrodestra locale
Questa posizione segnala una fase di consolidamento del centrodestra locale, dove Cassamagnaghi promette che il gruppo non accetterà alcuna deroga o leggerezza nell’attività di controllo in consiglio comunale. Ha avvertito che “non è tempo di autocommiserazione per la sconfitta elettorale, ma serve un coinvolgimento attivo e senza compromessi”. Il riferimento alle posizioni senza sconti lascia intendere che il centrodestra avrà un comportamento deciso nell’opposizione, puntando a sfruttare ogni occasione per far valere le proprie ragioni.
Cassamagnaghi ha anche ricordato che questa tornata elettorale è stata una delle più vicine al successo per i liberali nella zona, dove la differenza risultava di soli 180 voti. Quel “tesoretto” di consensi, che secondo lui ha orientato in modo netto il risultato finale, è ora al centro delle dinamiche di potere interne alla coalizione.
Le priorità concrete della coalizione per la città di cernusco
La coalizione di centrodestra a Cernusco si prepara a concentrarsi su problemi pratici e immediati che riguardano i cittadini. Uno dei temi scottanti è la questione legata a via Don Sturzo, un progetto che continua a suscitare polemiche. Il piano originario è stato presentato, ma ha incontrato l’opposizione del quartiere che lo aveva contestato. Anche dopo alcune correzioni, la situazione rimane tesa e il progetto è ancora nel mirino di chi vive nella zona, che non ha cambiato idea sul proprio dissenso.
Il piano di governo del territorio sotto il controllo del centrodestra
In questo contesto, il centrodestra si propone di esercitare un controllo attento e pressante sul piano di governo del territorio, descritto come “la vera grande partita” nelle mani dell’assessore all’urbanistica. Da questo dipenderà infatti la direzione futura dello sviluppo urbanistico di Cernusco, con possibili ripercussioni su altri quartieri della città.
Nel mirino anche la gestione degli impianti sportivi comunali, con particolare attenzione al centro di rugby. Questo impianto, costruito con un investimento superiore ai 5 milioni di euro, di cui 3,3 milioni provenienti dai fondi del PNRR e 1,5 milioni messi dai contribuenti cernuschesi, rappresenta un progetto importante per la città. La struttura ha ricevuto l’approvazione della Federazione Rugby Italiana, ma al momento il suo futuro gestionale appare incerto.
Il caso del centro sportivo di rugby e le perplessità sulla sua gestione
Il centro sportivo dedicato al rugby a Cernusco sul Naviglio rappresenta uno dei maggiori investimenti recenti con fondi pubblici e comunitari. La struttura ha l’obiettivo di dare alla città un ruolo rilevante nella disciplina della palla ovale, attirando eventi e atleti di primo piano.
Dubbi sulla gestione futura dell’impianto
Il problema principale sta nella gestione dopo la realizzazione. Nonostante il finanziamento significativo, molte domande restano aperte sul modo in cui sarà mantenuto e utilizzato il centro sportivo. La federazione nazionale ha già benedetto l’impianto, ma la città non ha ancora chiarito quale sarà il modello di gestione e se i costi saranno ben distribuiti nel tempo.
Il centrodestra ha dichiarato di voler accendere i riflettori su questa situazione, definendola un caso da “illuminare”. L’obiettivo è evitare che la struttura cada in sofferenza gestionale o diventi un peso economico per i cittadini senza portare i risultati sportivi o sociali sperati.
L’attenzione alla trasparenza e all’efficacia della gestione pubblica sarà un banco di prova importante per la nuova amministrazione, chiamata a rispondere con scelte chiare e condivise. Il dibattito sul centro sportivo è diventato in questo modo un simbolo delle tensioni tra politica, cittadini e bisogni concreti della comunità.