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Centro storico di roma, boom di alloggi per turisti e calo del commercio tradizionale nel post giubileo 2025

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Il cuore di roma si trasforma sotto la spinta del turismo che cresce in modo marcato, mentre il commercio tradizionale perde terreno. Il rapporto della banca del fucino fotografa una città divisa tra la domanda residenziale e l’espansione degli alloggi turistici, con un impatto evidente sulla vita quotidiana e sull’economia locale. I dati raccolti fino al 2024 evidenziano tendenze importanti da seguire nei mesi successivi al giubileo.

Crescita degli alloggi turistici e impatto sul tessuto urbano

Negli ultimi anni il centro storico di roma ha visto una crescita impressionante delle strutture destinate ai turisti. Dal 2016 a oggi gli alloggi per visitatori sono aumentati del 64,9%, un dato che supera nettamente quello delle attività alberghiere tradizionali. Le piattaforme digitali come airbnb hanno ampliato la loro presenza in modo esponenziale: solo nel municipio i residenti temporanei stimati attraverso queste piattaforme superano abbondantemente il numero reale dei residenti stabili.

Questo fenomeno ha portato a una saturazione dell’offerta ricettiva che modifica profondamente l’uso degli spazi urbani. Quartieri storici si trasformano in aree quasi esclusivamente dedicate al turismo, con conseguenze dirette sulla vita dei cittadini abituali. La pressione esercitata da questa domanda crescente solleva dubbi sulla sostenibilità della gestione urbana e sull’equilibrio tra esigenze locali e flussi turistici.

La gentrificazione turistica come fenomeno chiave

La gentrificazione turistica appare così come un elemento centrale nelle dinamiche attuali: immobili destinati a uso residenziale vengono convertiti in affitti brevi con contratti spesso flessibili ma non sempre regolamentati adeguatamente. Questo processo altera anche i prezzi immobiliari, rendendo più difficile per chi vive o lavora nel centro mantenere stabile la propria presenza.

Evoluzione demografica tra calo storico e recente ripresa

Il numero dei residenti nel centro storico è stato oggetto di variazioni significative negli ultimi vent’anni. Tra il 2001 e il 2021 si è registrata una diminuzione complessiva del 7,5%, segno delle difficoltà legate alla convivenza con le attività turistiche crescenti ma anche alle condizioni abitative o economiche della zona.

Tuttavia dal 2021 al 2023 c’è stata una lieve inversione di tendenza: i residenti sono aumentati del 2,5%. Questo dato indica che alcune politiche o cambiamenti sociali potrebbero aver favorito un ritorno alla vita cittadina vera nei quartieri storici oppure nuove forme abitative più accessibili rispetto agli anni precedenti.

Nonostante questo recupero parziale però resta chiaro come gli abitanti permanenti rappresentino ancora meno dell’un percento della popolazione complessiva romana . La sfida rimane quella di conciliare le esigenze abitative con quelle economiche generate dall’enorme afflusso turistico nella capitale italiana.

Trasformazioni commerciali tra perdita dei negozi tradizionali ed espansione ristorativa

L’attività commerciale nel centro storico mostra segnali contrastanti ma netti nella sua riconfigurazione interna. Dal rapporto emerge infatti che le imprese legate al commercio tradizionale hanno subito un calo significativo pari al -9,3% dal 2016 ad oggi; molte botteghe storiche hanno chiuso o cambiato destinazione d’uso sotto la pressione immobiliare ed economica generata dalla crescita turistica.

Al contrario crescono nettamente le attività collegate direttamente ai servizi rivolti ai visitatori: gli esercizi dedicati all’alloggio turistico sono aumentati quasi del doppio , mentre quelli legati alla ristorazione registrano un incremento importante . Questi dati indicano uno spostamento netto verso modelli commerciali pensati principalmente per soddisfare bisogni temporanei piuttosto che quelli quotidiani degli abitanti locali.

Metamorfosi del commercio urbano e impatto culturale

Il risultato è uno scenario urbano dove negozi tipici lasciano spazio a bar, ristoranti, strutture ricettive spesso concentrate nelle vie più frequentate dai turisti. Questa metamorfosi incide sul carattere stesso dei quartieri centrali influenzando non solo l’economia ma anche l’identità culturale della città.

Numeri chiave su imprese attive e densità imprenditoriale

A giugno 2024 risultavano attive oltre quattromila cinquecento imprese nel centro storico romano. Questo volume crea un rapporto imprese/abitanti pressoché doppio rispetto alla media generale della città. Un indice significativo dell’intensa attività commerciale presente nell’area.

Questa densità riflette però soprattutto lo sviluppo delle nuove categorie legate al turismo, piuttosto che un equilibrio fra diversi tipi d’impresa. Le aziende concentrate nell’alloggio breve termine contribuiscono infatti ad aumentare questa quota, mentre molte realtà artigianali o commerciali classiche continuano a diminuire.

Polarizzazione funzionale dello spazio urbano

L’effetto complessivo è quello di una forte polarizzazione funzionale dello spazio urbano: zone dove prevalgono servizi dedicati ai visitatori accanto ad aree meno frequentate dai residenti stabili. Una situazione delicata da gestire perché mette in discussione modelli consolidati di convivenza sociale ed economica nella capitale italiana.


Roma affronta quindi ora momenti decisivi dopo il giubileo: bilanciare turismo crescente, preservare funzioni urbane essenziali per i cittadini, evitare ulteriore erosione delle radici locali sarà fondamentale nei prossimi mesi. Il quadro delineato dal rapporto banca del fucino offre numerosi spunti concreti su cui lavorare senza perdere contatto con realtà tangibili vissute ogni giorno dagli abitanti stessi.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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