
A Milano quattro cavalli confiscati alla 'ndrangheta saranno impiegati per pattugliare i parchi cittadini, promuovendo sicurezza e legalità grazie a un progetto di riutilizzo sociale dei beni confiscati. - Unita.tv
A Milano i cavalli sottratti a un affiliato della ‘ndrangheta sono stati destinati a pattugliare i parchi cittadini per rafforzare la sicurezza e promuovere la legalità. Quattro equini, presi anni fa a Bartolomeo Iaconis, condannato per omicidio aggravato da metodo mafioso, inizieranno un nuovo ruolo nei parchi pubblici. L’iniziativa nasce da una norma che permette il riutilizzo sociale dei beni confiscati. Un progetto che impegna associazioni e polizia locale con costi contenuti per il comune.
Il recupero dei cavalli confiscati e la loro nuova funzione sociale
Gli equini Olly, Sonny, Special e Virgola furono sequestrati a Bartolomeo Iaconis, membro noto dei clan calabresi della ‘ndrangheta, condannato in via definitiva per omicidio con aggravante mafiosa. Dopo il sequestro, i cavalli sono stati affidati alle Giacche Verdi Lombardia, un’associazione che si occupa di gestione e animali da lavoro. Questi animali, in passato simboli del potere mafioso, avranno dal 6 giugno 2025 un impiego all’interno dei parchi di Milano dedicati alla sicurezza urbana e a iniziative sociali. La legge che consente questo tipo di riuso sociale dei beni confiscati fu approvata 30 anni fa, su spinta di Libera, associazione antimafia nota per le campagne di sensibilizzazione.
Un simbolo che cambia pelle
Il progetto consente di trasformare un segno del potere criminale in un simbolo positivo, inserendo gli animali in un contesto di utilità sociale. Curare cavalli di proprietà mafiosa significa romperne il legame con la criminalità e utilizzarli come strumenti di vigilanza, prevenzione e comunicazione. I cavalli sono già addestrati per affiancare le forze dell’ordine, un passo importante per rendere concreta l’evoluzione da simboli di oppressione a agenti di legalità.
Il ruolo delle giacche verdi e della polizia locale nei parchi milanesi
La gestione quotidiana di questi quattro cavalli è affidata all’associazione Giacche Verdi Lombardia, che cura alimentazione, assistenza veterinaria e addestramento. Il loro lavoro proseguirà senza gravare pesantemente sulle casse comunali. La spesa annuale per mantenere il servizio è di 17.000 euro, coperta quasi interamente dal comune di Milano, evidenziando un risparmio netto rispetto all’idea di costi molto più alti.
La polizia locale ha formato otto agenti volontari che lavoreranno a cavallo nei parchi pubblici. La presenza su due o quattro zampe consente un controllo più attento, soprattutto in zone verdi difficili da raggiungere con veicoli tradizionali. Il comandante Gianluca Mirabelli ha sottolineato come “non si tratti solo di prevenzione del crimine, ma anche di un collegamento diretto con cittadini e famiglie, che possono interagire con la polizia in modo più sereno e naturale.”
Un servizio innovativo per milano
L’iniziativa rappresenta una novità per Milano, visto che mai prima d’ora c’erano state pattuglie stabili a cavallo nelle sue aree verdi. Il servizio si concentra principalmente sul parco Lambro, con turni programmati ogni venerdì, sabato e domenica. Questa presenza garantisce un presidio fisso e ben visibile, oltre a rappresentare un richiamo forte a favore della cultura della legalità e della sicurezza.
Polemiche sui costi della nuova unità a cavallo in consiglio comunale
La nascita delle pattuglie a cavallo ha sollevato alcune critiche politiche durante le discussioni in consiglio comunale. Carlo Monguzzi, consigliere dei Verdi, aveva espresso dubbi riguardo alla sostenibilità economica del progetto, stimando in circa 500.000 euro il costo annuo per il comune. Queste cifre sono state però smentite dagli stessi enti coinvolti, i quali hanno precisato che il costo reale si limita a circa 17.000 euro, riferito esclusivamente alla cura e al mantenimento degli animali.
Le spese comprendono vitto, assistenza veterinaria e gestione logistica, senza ulteriori investimenti ingenti o esigenze di personale aggiuntivo. Il modello permette un servizio di sicurezza più umano e diretto, senza gravare eccessivamente sulle casse pubbliche. Inoltre, l’uso dei cavalli evita il bisogno di mezzi motorizzati nelle aree interne ai parchi, riducendo anche l’impatto ambientale.
Uno scambio di cifre e opinioni
Questa differenza di cifre ha alimentato il dibattito tra i consiglieri. Il comune ha ribadito la validità economica e sociale dell’intervento, sottolineando il valore della lotta al crimine organizzato tradotto in azioni quotidiane di prossimità. I cavalli diventano così simboli concreti di una strategia che coinvolge tutte le componenti della città, dagli agenti ai cittadini, nella difesa del territorio e dei valori civili.
Le tempistiche del progetto e l’impatto atteso sulle aree verdi di milano
Il servizio delle pattuglie a cavallo prenderà il via ufficialmente sabato 6 giugno e proseguirà fino alla fine di dicembre 2025. Il focus è sul parco Lambro, uno degli spazi verdi più frequentati di Milano, dove maggiore è la necessità di presenza e sicurezza. Le attività sono concentrate soprattutto nei fine settimana, in orari di maggiore afflusso, offrendo così un presidio visibile e costante.
Vantaggi dell’impiego dei cavalli
L’impiego di cavalli consente di raggiungere zone del parco difficili da controllare con altri mezzi, aumentando così l’efficacia delle azioni di prevenzione. La presenza degli animali si rivela utile non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche come strumento di sensibilizzazione verso una cultura del rispetto delle regole e del territorio.
L’esperimento intende creare un modello replicabile in altre aree verdi della città, contribuendo a rafforzare la collaborazione tra polizia locale, associazioni e cittadini. La risposta iniziale di molti frequentatori del parco è stata positiva, segnalando il valore aggiunto che un presidio umano e vicino può portare a una realtà metropolitana spesso considerata distante e caotica.
Il mantenimento e l’attenzione agli animali proseguiranno con precise garanzie di benessere, assicurando che questi cavalli passati da un contesto criminale trovino finalmente una nuova funzione, utile e rispettosa. A Milano, la presenza a cavallo nei parchi deflagra così in un segnale tangibile di legalità e impegno civile.