Quasi mille persone hanno preso parte ieri sera, 11 giugno 2025, a Castelvetrano , alla fiaccolata in memoria di Mary Bonanno, la donna uccisa brutalmente dal marito venerdì scorso. L’evento ha voluto essere un segnale forte contro la violenza domestica e un momento di riflessione per tutta la comunità.
quando il silenzio parla: la città unita per ricordare Mary Bonanno
La fiaccolata è partita da piazza Escrivà, cuore pulsante di Castelvetrano, e ha attraversato le vie principali fino a raggiungere la Chiesa Madre. Qui quasi mille persone si sono raccolte in preghiera, in un’atmosfera carica di emozione ma anche di determinazione.
L’iniziativa è stata promossa dalle colleghe di Mary, insegnanti Asacom che lavorano negli istituti scolastici locali. Hanno voluto così onorare la memoria della donna e lanciare un messaggio chiaro contro ogni forma di violenza sulle donne.
Il sindaco Lentini: “una ribellione contro la cultura del possesso”
Il sindaco Giovanni Lentini ha preso la parola durante il momento finale in Chiesa Madre. Ha sottolineato come questa manifestazione rappresenti un cambiamento culturale importante per Castelvetrano.
“Il valore sta nella presenza di tante donne e uomini – ha detto Lentini – che dimostrano come nella nostra comunità stia crescendo il senso di ribellione rispetto alla cultura del possesso.”
Ha poi aggiunto l’urgenza di educare all’amore vero e al rispetto reciproco per evitare tragedie simili a quella vissuta dalla famiglia Bonanno-Campagna.
Associazioni solidali: Palma Vitae e cotulevi in prima linea per non arrendersi mai
Tra i partecipanti c’erano anche rappresentanti delle associazioni Palma vitae e Cotulevi, realtà impegnate da anni nel sostegno alle donne vittime di maltrattamenti.
un appello che suona forte: le parole dell’avvocato mariella Gulotta
Mariella Gulotta, avvocato e portavoce di Cotulevi, ha espresso il suo rammarico per l’attenzione che spesso arriva solo dopo fatti drammatici come questo:
“Mi dispiace che ci ricordiamo dell’importanza dell’unione solo quando succedono tragedie – ha spiegato – mentre dovremmo vigilare sempre, non chiudere gli occhi davanti ai segnali o fare finta di niente.”
Ha invitato tutti a non sottovalutare i comportamenti sospetti dei giovani o situazioni familiari difficili, perché prevenire è possibile se si agisce con coraggio.
La chiesa madre accoglie il dolore della comunità
Don Giuseppe Undari, parroco della Chiesa Madre, ha guidato il momento finale con parole semplici ma profonde. Ha ricordato che il dolore per una perdita così grande non può restare confinato ai soli familiari.
“Questa tragedia deve trovare forza nelle persone – ha detto don Giuseppe – La presenza massiccia dei cittadini dimostra che nessuno è solo.”
Il suo invito è stato quello a trasformare il lutto in impegno concreto contro ogni forma di violenza domestica.
La fiaccolata per Mary Bonanno non è stata solo un momento commemorativo ma una chiamata all’azione per tutta Castelvetrano. Una città che vuole dire basta alla violenza nascosta dietro le porte chiuse delle case.