A Milano sono comparsi diversi cartelli con la scritta “Israeli not welcome”, posizionati in punti strategici della città come l’ingresso delle stazioni della metropolitana di Tolstoj, via Soderini e via D’Aviano, zone adiacenti al quartiere ebraico. Questo episodio ha suscitato immediatamente reazioni da parte delle autorità locali e rappresenta un caso di discriminazione nazionale che ha richiamato alla memoria periodi storici bui.
Il contesto del ritrovamento
I manifesti recanti la frase “Israeli not welcome” sono stati affissi in più punti della città di Milano, tra cui l’ingresso della stazione metropolitana Tolstoj. Questa fermata è situata in una zona centrale frequentata da numerosi pendolari ogni giorno. Altri cartelli sono stati trovati lungo via Soderini e via D’Aviano, strade che segnano il confine del quartiere storico abitato dalla comunità ebraica milanese.
La scelta di questi luoghi non appare casuale: si tratta infatti di aree simboliche per la presenza culturale ed identitaria degli israeliani o comunque legate alla storia dell’ebraismo nella città. L’apparizione dei messaggi offensivi proprio qui ha acceso un dibattito sulla tolleranza sociale nel capoluogo lombardo.
Le reazioni delle istituzioni
Daniele Nahum, consigliere comunale per il partito Azione, ha commentato duramente l’accaduto definendo questa forma di propaganda come “un’operazione degna dei fascisti degli anni Trenta”. Secondo Nahum non conta chi governi gli Stati coinvolti: attaccare una nazionalità attraverso slogan ostili è sempre un atto grave che va condannato senza esitazioni.
Il consigliere si è impegnato a denunciare formalmente quanto accaduto presso tutte le sedi competenti affinché vengano presi provvedimenti adeguati contro gli autori dell’affissione abusiva. La sua posizione sottolinea l’importanza di difendere i valori democratici contro qualsiasi forma di intolleranza o razzismo.
L’intervento per la rimozione dei cartelli
Oltre all’annuncio delle denunce formali alle autorità preposte, Daniele Nahum ha segnalato tempestivamente il problema all’Amsa, azienda municipale incaricata della pulizia urbana a Milano. Grazie a questa segnalazione è già iniziata la rimozione dei manifesti contenenti messaggi discriminatori dalle vie interessate.
L’intervento rapido mira a limitare ulteriormente la diffusione del messaggio ostile evitando che possa influenzare negativamente residenti o visitatori nelle zone colpite dall’accaduto. Le operazioni proseguiranno fino alla completa eliminazione delle scritte offensive dal territorio cittadino.
Tensioni sociali e convivenza civile
Questi fatti si inseriscono nel contesto più ampio delle tensioni sociali legate alle questioni internazionali ma mostrano anche come sia necessario mantenere alta l’attenzione su episodi locali potenzialmente divisivi per garantire convivenza civile nelle grandi città italiane come Milano.
