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Carta di solfagnano, otto priorità per migliorare la vita delle persone con disabilità attraverso nuove tecnologie e protezione in crisi

La carta di Solfagnano, approvata al G7, delinea otto priorità per l’inclusione delle persone con disabilità, enfatizzando l’uso dell’intelligenza artificiale e la protezione in situazioni di crisi.

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La Carta di Solfagnano, approvata al G7 sull’inclusione e disabilità, definisce otto priorità, tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la vita quotidiana delle persone con disabilità e la protezione in situazioni di crisi, come sottolineato dalla ministra Alessandra Locatelli al Festival dell’Economia di Trento. - Unita.tv

La carta di solfagnano, approvata durante il G7 dedicato all’inclusione e alla disabilità, ha definito otto priorità fondamentali per sostenere le persone con disabilità. Tra queste, spicca l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare aspetti quotidiani della vita di chi convive con disabilità diverse. Il documento è stato al centro di un dibattito a trento, durante il Festival dell’economia, dove la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli ha ribadito l’importanza di interventi specifici soprattutto in situazioni emergenziali come conflitti o crisi umanitarie.

Le otto priorità della carta di solfagnano per le persone con disabilità

La carta di solfagnano presenta otto punti chiave indirizzati all’inclusione concreta delle persone con disabilità in vari ambiti sociali. Il documento, frutto del lavoro del G7 dedicato a questa tematica, si concentra su interventi pratici e misure precise. Tra queste, la promozione di tecnologie capaci di adattarsi ai bisogni individuali e una maggiore attenzione alla protezione nei momenti critici.

In particolare, il testo richiama l’attenzione sull’importanza degli “accomodamenti ragionevoli” da offrire nelle più diverse sfere della vita: dal lavoro alla scuola, dall’accessibilità delle infrastrutture ai servizi sanitari. L’intelligenza artificiale può ricoprire un ruolo decisivo, se inserita con logica e attenzione, permettendo un supporto personalizzato. Insomma, si punta a superare barriere che fino a poco tempo fa sembravano insormontabili grazie allo sviluppo e alla diffusione di soluzioni digitali mirate.

Non solo tecnologia, però. Tra le altre priorità figura anche il rafforzamento dei sistemi di tutela, inclusi quelli legati alle crisi e ai conflitti armati. È una visione che richiede interventi su più livelli, con piani d’azione specifici pensati per diversi tipi di disabilità: intellettiva, sensoriale, fisica.

L’intelligenza artificiale al servizio della vita quotidiana delle persone con disabilità

Nel contesto del festival dell’economia di trento, la ministra Alessandra Locatelli ha sottolineato come l’intelligenza artificiale possa trasformare l’esperienza e la quotidianità delle persone con disabilità. La tecnologia, se adottata con criteri inclusivi, diventa uno strumento che adatta ambienti e strumenti alle diverse esigenze.

Per esempio, sistemi di riconoscimento vocale evoluti consentono a chi ha difficoltà di movimento di interagire con dispositivi elettronici senza necessità di comandi manuali. App per la lettura di testi e traduzione in linguaggio dei segni ampliano la possibilità di comunicazione e accesso all’informazione.

Questi strumenti si rivelano particolarmente efficaci quando anziché essere applicati in modo generico, vengono utilizzati come “accomodamenti ragionevoli”. Vale a dire, interventi tarati sulla singola persona, capaci di garantire autonomia e partecipazione piena a tutte le attività sociali, lavorative e culturali.

La ministra ha esplicitamente evidenziato che lo sfruttamento consapevole e mirato dell’intelligenza artificiale può dunque accorciare il divario tra le persone con disabilità e il resto della società, superando limiti spesso dati per insuperabili fino a pochi anni fa. Si tratta, per chi segue il tema, di una sfida aperta ma concreta, che richiede attenzione e investimenti continui.

La questione della tutela nelle crisi, conflitti e situazioni di emergenza

Un capitolo della carta di solfagnano riguarda la protezione delle persone con disabilità nei momenti di crisi, guerre, emergenze umanitarie. Alessandra Locatelli ha dedicato spazio a questa tematica durante il panel a trento, chiamando a una riflessione approfondita.

Le crisi possono colpire chiunque, ma le persone con disabilità si trovano spesso in condizioni di particolare vulnerabilità. Mancano ancora piani adeguati e specifici, capaci di garantire assistenza, sicurezza e continuità nelle cure durante eventi imprevedibili come disastri naturali o scenari di conflitto.

La ministra ha sollecitato la creazione di procedure e misure specializzate, che considerino le diverse forme di disabilità – intellettiva, sensoriale, fisica – e le relative necessità. Avere strategie mirate evita situazioni drammatiche causate dall’assenza di supporto, dalla difficoltà negli spostamenti, o dalla scarsità di risorse durante l’emergenza.

Non è un tema nuovo, ma resta spesso marginale nel dibattito pubblico e nelle politiche di emergenza. La carta pone un accento preciso su questo problema, invitando governi e istituzioni a prepararsi davvero, con piani operativi, collaborazioni e risorse dedicate. Di fatto si tratta di una delle sfide più complesse e urgenti nel settore della disabilità a livello globale.

Il festival dell’economia di trento come luogo di confronto e approfondimento sui temi sociali

Il festival dell’economia tenutosi a trento nei primi mesi del 2025 ha rappresentato un’occasione per discutere questioni sociali ancora poco affrontate nei consueti eventi pubblici. Organizzato dal Gruppo 24 Ore insieme alla Provincia autonoma di trento, il comune e l’università locale, ha ospitato panel dedicati a conflitti, crisi e tutela delle persone con disabilità.

L’intervento della ministra Locatelli ha richiamato l’attenzione su rischi e opportunità, sollecitando un dialogo alla ricerca di soluzioni possibili. L’evento ha visto confrontarsi esperti da vari ambiti, tra chi lavora nel sociale, nella tecnologia, nella politica territoriale.

In questo contesto si è ribadito più volte il bisogno di passare dalla teoria alla pratica. Le parole devono tradursi in iniziative concrete che arrivino ai cittadini con disabilità, sia attraverso nuove tecnologie sia con piani di protezione efficaci in caso di emergenze.

L’appuntamento a trento ha ribadito il ruolo che manifestazioni di questo tipo possono avere nel mantenere alta l’attenzione su questioni delicate, favorendo sinergie tra istituzioni locali, nazionali e attori internazionali.

La carta di solfagnano resta una traccia importante di questo percorso, capace di indicare obiettivi precisi e realizzabili per i prossimi anni.