Il consiglio comunale di Carpi, piccolo centro della provincia di Modena, si trova di nuovo a discutere di una questione delicata: la revoca della cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini. Questa volta la spinta arriva da Forza Italia, partito di opposizione che ha presentato una mozione per cancellare l’onorificenza al duce. La vicenda riprende un dibattito mai davvero chiuso, che divide le forze politiche locali e riporta al centro il peso della memoria storica nella città.
La nuova mozione di forza italia sotto la guida di riccardo righi
Nel 2025 la dinamica si è in qualche modo invertita rispetto a tre anni fa. Ora è Forza Italia, formazione di centro destra, a guidare l’attacco nei confronti della cittadinanza onoraria a Mussolini. L’attuale sindaco Riccardo Righi, anch’egli di centro sinistra come il suo predecessore, non ha però promosso la proposta. È stato invece il capogruppo di Forza Italia, Michele De Rosa, a presentare una mozione chiara e diretta.
Nella mozione si sottolinea come mantenere la cittadinanza onoraria a Mussolini rappresenti un’offesa troppo forte all’eredità antifascista della comunità carpigiana. L’atto vuole inquadrare la revoca non come atto politico fine a se stesso, ma come un gesto di rispetto verso la coscienza storica locale, che ha lungamente sofferto gli anni del regime fascista.
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Questo ribaltamento della posizione politica tradizionale ha riacceso la discussione nel consiglio comunale di Carpi. La mozione ha generato un confronto acceso tra maggioranza e opposizione, segnando una nuova fase nel dibattito. A Carpi, la questione si ripropone come un simbolo di come la memoria storica influenzi ancora oggi le scelte politiche a livello locale.
I motivi storici alla base della richiesta di revoca
Il richiamo contenuto nella mozione di Forza Italia si lega a motivazioni storiche precise. Benito Mussolini fu al centro di una pagina complessa e dolorosa per tutta l’Italia e non poteva non segnare la storia anche di Carpi. Il regime fascista impose leggi oppressive, causò discriminazioni e promosse una guerra con conseguenze devastanti.
Carpi, come molte realtà italiane, si è trovata ad affrontare la difficile eredità del fascismo. La concessione della cittadinanza onoraria a Mussolini risale a un’epoca in cui quella scelta rispondeva a logiche storiche e politiche molto diverse da quelle odierne. La mozione di rivisitare quell’atto mette l’accento proprio sulla necessità di ricalibrare quel riconoscimento alla luce della storia antifascista che la città ha costruito dopo la fine del regime.
La revoca non vuole essere un semplice gesto simbolico ma un riaffermare i valori democratici e la memoria della resistenza locale alle dittature. Richiamare la città alle proprie radici antifasciste significa anche riconoscere le sofferenze subite e respingere ogni forma di giustificazione o riabilitazione del regime fascista.
La prima proposta di revoca e il dibattito del 2022
La questione della cittadinanza onoraria a Mussolini a Carpi non è nuova. Nell’aprile del 2022 l’allora sindaco Alberto Bellelli, esponente del centro sinistra, avanzò una proposta per ritirare l’onorificenza. La notizia suscitò scalpore e provocò una risposta netta da parte delle opposizioni, che respinsero la mozione con fermezza. Da quei banchi, composti da esponenti del centro destra, arrivò un’accusa diretta: Bellelli avrebbe voluto usare quella proposta per creare tensioni politiche e metterli in difficoltà.
In quella fase, il dibattito si consumò in aula con toni accesi. La proposta del sindaco fu vista come un modo per ribadire la linea politica antifascista della città, ma venne giudicata politicizzata dalle forze avverse. L’atteggiamento delle opposizioni fu dunque di netta contrarietà, e il suggerimento di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini si arenò senza trovare sufficiente consenso per passare.
Il contesto politico e le possibili reazioni in consiglio comunale
L’attuale dibattito in consiglio comunale riflette anche l’equilibrio politico della città. Carpi non è immune da tensioni tra maggioranza e opposizione e la questione della cittadinanza onoraria a Mussolini appare di nuovo come un terreno di scontro. La mozione di Forza Italia intende forzare la mano, sfidando l’attuale sindaco di centro sinistra che finora non ha promosso questa battaglia.
I gruppi politici dovranno valutare la posizione da assumere in questa nuova fase. Qualche difensore del mantenimento della cittadinanza sottolinea che si tratterebbe di un atto storico ormai superato, senza rappresentare né un’offesa né un valore attuale. Altri ritengono che mantenere quell’onorificenza sia provocatorio, soprattutto se valutato alla luce della storia contemporanea e delle scelte antifasciste della città.
Il confronto si svolgerà con tutta la complessità di una comunità che da decenni convive con le tracce di un passato difficile. Le scelte assunte, come la revoca della cittadinanza onoraria, potrebbero lasciare una scia importante nel dibattito pubblico cittadino, influenzando anche la percezione della memoria storica nelle generazioni future e il modo in cui Carpi si presenterà a livello nazionale e regionale.