La presenza incontrollata dei veicoli noleggio con conducente nel cuore di Roma provoca problemi diffusi alla mobilità e alla vivibilità della città. Questa situazione dura ormai da anni e si aggrava in molte aree strategiche del centro storico, complicando la vita di residenti, lavoratori e turisti. Le violazioni del codice della strada si moltiplicano e gli spazi pubblici subiscono continue occupazioni abusive, specie da parte dei mini-van utilizzati dagli NCC.
Sosta selvaggia degli NCC in punti critici del centro storico
Dai marciapiedi riservati ai disabili alle piste ciclabili, le soste abusive degli NCC si notano ovunque. Via del Corso, via dei Serpenti, piazza San Silvestro, via Marsala e Corso Vittorio sono solo alcuni dei luoghi dove i furgoni neri si ammassano senza rispettare i divieti. Anche le isole spartitraffico e le zone dedicate al carico e scarico merci diventano parcheggi improvvisati. Questi veicoli, spesso prenotati per tutta la giornata e non solo per la singola corsa, restano fermi anche per ore in mezzo alla strada, in attesa dei clienti. Questo comportamento viola chiaramente le regole di circolazione e peggiora la già difficile situazione del traffico romano.
La presenza massiccia di questi mezzi in aree vietate riduce la capacità delle strade e provoca ingorghi. Le piazze storiche diventano punti di stazionamento, mentre i passaggi pedonali e le strade più strette si bloccano. Via dei Serviti, vicino a Fontana di Trevi, è un esempio emblematico: un singolo NCC fermo sul marciapiede può paralizzare l’intera via, costringendo automobilisti, motorini e biciclette a lunghe attese. Nonostante le proteste di cittadini e lavoratori, la situazione non accenna a migliorare.
Ripercussioni sulla mobilità urbana e sicurezza
L’occupazione ingiustificata degli spazi pubblici dagli NCC ha conseguenze dirette sulla mobilità. Gli autobus urbani spesso si trovano bloccati e non possono completare i loro percorsi in modo regolare. Le ambulanze incontrano difficoltà per raggiungere ospedali e luoghi di emergenza, aumentando i rischi per la salute. Anche i mezzi di raccolta dei rifiuti, come quelli dell’Ama, subiscono ritardi nell’espletamento dei servizi. Lo scenario peggiora soprattutto nelle ore di punta, quando il volume di traffico è già elevato.
Per i lavoratori del centro, raggiungere gli uffici diventa complicato. Lunghe code e rallentamenti causati dagli furgoni neri costringono molti ad anticipare le partenze o a subire ritardi. Le carreggiate si riducono notevolmente, provocando un effetto domino che investe tutto il sistema viario nel centro storico. Secondo stime comunali, i mezzi autorizzati a circolare nel cuore di Roma sono circa 4500, un numero elevato che non si traduce in un uso corretto degli spazi pubblici, ma spesso in una vera invasione.
Giustificazioni degli autisti e il vuoto normativo
Gli autisti degli NCC si difendono sostenendo di non avere stalli dedicati come i tassisti. Questa mancanza alimenta una pratica diffusa: sostare «dove capita» per aspettare i clienti, senza limiti di tempo. La prenotazione giornaliera di un mini-van permette ai driver di sostare in zone vietate anche per molte ore. La scusa più comune è dunque la carenza di spazi riservati, che viene spesso utilizzata per legittimare la sosta selvaggia.
Questo atteggiamento provoca un clima di conflitto cittadino e peggiora la qualità dell’ambiente urbano. L’assenza di un controllo efficace lascia spazio all’illegalità e al comportamento scorretto di molti operatori. Sebbene una parte degli NCC operi nel rispetto delle normative, sono frequenti almeno sulle strade centrali fenomeni di sconfinamento e violazione delle regole. Le amministrazioni comunali più volte hanno richiamato all’ordine, ma le soluzioni concrete sono ancora lontane.
Impatto sull’immagine turistica e diffusione del servizio NCC
L’occupazione indiscriminata dei veicoli NCC interessa anche le zone più suggestive della capitale, come piazza Venezia e il Colosseo. Il colpo d’occhio per i turisti, in cerca di scorci e fotografie con i monumenti storici, resta penalizzato dai pulmini parcheggiati ovunque. La possibilità di prenotare veicoli neri 24 ore su 24 tramite app e siti internet aumenta ulteriormente la presenza massiccia di questi mezzi nel centro. Molti operatori abusivi si inseriscono all’interno di queste piattaforme, alzando il numero reale ben oltre le cifre comunali.
Il risultato è una vera invasione che compromette anche l’esperienza turistica. Non esiste area centrale della città immune dal fenomeno: basta una breve passeggiata a piedi per vedere mini-van parcheggiati fuori posto, rivelazione plastica del disprezzo verso le regole di chi dovrebbe invece rispettarle. La difficoltà di regolamentare questa realtà contribuisce a consolidare un’immagine di caos e confusione che si riflette non solo sulla mobilità, ma sull’intera gestione urbana.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Serena Fontana