Home Cronaca Campania Un murales dei giovani ucraini per diffondere il messaggio di pace al Centro Fernandes di Castel Volturno
Campania

Un murales dei giovani ucraini per diffondere il messaggio di pace al Centro Fernandes di Castel Volturno

Condividi
Murales dei giovani ucraini per la pace al Centro Fernandes di Castel Volturno. - Unita.tv
Condividi

Un gruppo di ragazzi ucraini ha realizzato un murales all’insegna della pace nel cuore di Castel Volturno, dentro il Centro Fernandes, luogo noto per accogliere migranti e persone in difficoltà. L’opera, nata nel pieno della estate 2024, prende spunto dalle parole di papa Leone XVI che invitano a trasformare ogni comunità in una “casa della pace”. La scelta del sito non è casuale: il Centro Fernandes rappresenta da anni un rifugio di solidarietà e dialogo, ambienti ideali per un messaggio che si fa arte collettiva.

Il contesto sociale e il Centro Fernandes come luogo di inclusione a Castel Volturno

Castel Volturno, situata nella provincia di Caserta, è una zona segnata da tensioni sociali e problematiche legate all’immigrazione e alla convivenza interculturale. Il Centro Fernandes si configura come uno spazio aperto dove migranti e rifugiati trovano supporto e assistenza. Nato diversi decenni fa, il centro rappresenta un punto di riferimento per chi cerca un futuro lontano dalle condizioni di guerra o povertà. Qui confluiscono esperienze umane molto diverse, ma accomunate dalla volontà di costruire ponti tra culture e di superare l’isolamento.

In questo contesto, il murales assume anche una valenza sociale, perché coinvolge i giovani ucraini ospiti del centro, molti dei quali hanno vissuto da vicino gli orrori del conflitto nel loro paese. Realizzare quest’opera in un luogo simbolo di accoglienza vuole quindi essere una forma di testimonianza e un invito a mantenere viva la speranza, anche di fronte a storie di dolore e incertezza. L’arte diventa così strumento diretto di espressione e condivisione.

Alessandro Ciambrone e il ruolo cruciale degli artisti nella rigenerazione urbana

Non casualmente, la guida del progetto artistico è stata affidata ad Alessandro Ciambrone, un artista residente proprio a Castel Volturno. La sua esperienza quotidiana con il degrado urbano gli conferisce una prospettiva particolare sull’importanza di interventi creativi nelle periferie. Ciambrone ha alle spalle realizzazioni di opere collettive, tra cui un murales sul muro perimetrale del carcere di Santa Maria Capua Vetere, lavoro che ha coinvolto detenuti e studenti e che è stato riconosciuto a livello nazionale.

La sua capacità di trasformare spazi marginalizzati in luoghi di incontro e riflessione si conferma anche con il dipinto dei ragazzi ucraini. L’artista ha seguito il processo di creazione del murales, durato circa cinque ore, raccontando l’entusiasmo e l’impegno con cui i giovani hanno lavorato non solo ai colori ma anche al significato da esprimere. Ciambrone ritiene che l’arte non sia solo decorazione ma un mezzo concreto per innescare dialogo, giustizia e perdono nelle comunità.

Le parole di Papa Leone XVI come ispirazione per un messaggio universale

L’elemento centrale del murales risiede proprio nelle parole pronunciate da papa Leone XVI, che invitano a fare di ogni comunità una “casa della pace”. Il pontificato ha insistito sul fatto che la pace non è un ideale lontano, ma un cammino fatto di gesti semplici e quotidiani. Il dialogo, la giustizia e il perdono sono azioni che possono disarmare l’ostilità, contribuendo a creare una convivenza più stabile e umana.

Nel contesto attuale, segnato da conflitti e tensioni sociali in diverse parti del mondo, questo invito assume una risonanza particolare. I giovani artisti ucraini, coinvolti in prima persona da eventi tragici, regalano con il murales una testimonianza di speranza e di volontà di cambiamento. Questo progetto sottolinea l’importanza di un’attenzione vigile e attiva alle difficoltà della società, spingendo ciascuno a fare la propria parte.

Il murales come testimonianza visibile della voglia di pace e dialogo della comunità

Il murales realizzato il 10 agosto 2024 si presenta come un segno visibile di un messaggio che va oltre la mera rappresentazione grafica. I ragazzi ucraini, immortalati dal fotografo Giovanni Izzo durante la lavorazione, diventano i veri protagonisti di un progetto che li vede esprimere ciò che hanno visto e vissuto. Il risultato finale non solo decora un muro, ma racconta una storia di dolore, resistenza e aspirazione a un futuro migliore.

All’interno del Centro Fernandes, l’opera si inserisce nel tessuto delle attività quotidiane di accoglienza e dialogo. Qui la presenza del murales può agire come un richiamo costante a praticare la tolleranza e ad affrontare le difficoltà attraverso la comprensione reciproca. Il lavoro collettivo dei giovani sottolinea quanto sia possibile trasformare anche le esperienze più complesse in energia positiva per la comunità.

Il progetto del murales dimostra il ruolo che l’arte può assumere per sostenere processi di inclusione e confronto. Un messaggio molto concreto che si materializza in colori e forme ma che ha radici profonde nelle vicende personali di chi ha partecipato alla sua realizzazione. A Castel Volturno, questo gesto artistico si affianca ad altre iniziative che cercano risposte efficaci alle sfide di pluralismo e coesione sociale.

Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.