Home Cronaca Campania Un murale di memoria e speranza realizzato dai detenuti a secondigliano con il progetto #noninvano
Campania

Un murale di memoria e speranza realizzato dai detenuti a secondigliano con il progetto #noninvano

Condividi
Murale di speranza a Secondigliano realizzato dai detenuti con il progetto #noninvano. - Unita.tv
Condividi

Sui muri del carcere “Pasquale Mandato” di Secondigliano è apparso un murale intitolato #NON INVANO, frutto di un progetto promosso dalla Fondazione Polis della Regione Campania. L’opera è nata grazie al lavoro diretto di un gruppo di detenuti coinvolti in un percorso formativo, capace di trasformare un luogo di detenzione in uno spazio di ricordo e riflessione. Questo intervento artistico racconta di memoria, dignità e futuro, diventando simbolo di un cambiamento possibile dentro il mondo carcerario.

L’arte come veicolo di umanità nel carcere di secondigliano

La presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli, ha sottolineato che il murale rappresenta un modo concreto per ricordare che la giustizia non si esaurisce in un processo, ma si costruisce giorno per giorno attraverso gesti umani. Secondo Covelli, l’opera dimostra che anche in spazi segnati da sofferenza può nascere qualcosa che parla di dignità e speranza. Il fatto che a realizzarla siano stati i detenuti conferma che l’arte ha la forza di favorire una riconciliazione profonda e di aprire spazi di trasformazione personale.

L’attività creativa dei reclusi ha un valore aggiunto proprio perché nasce da un coinvolgimento diretto, all’interno di un istituto penitenziario dove il tempo e gli ambienti spesso sembrano soffocare ogni forma di sviluppo. Nel murale si condensano messaggi di memoria verso chi ha subito ingiustizie e il desiderio di costruire un futuro più umano, con la partecipazione attiva degli stessi detenuti chiamati ad essere protagonisti.

La rete istituzionale e sociale dietro il murale #noninvano

L’iniziativa ha preso vita grazie a una collaborazione tra diverse realtà: istituzioni giudiziarie, mondo carcerario, associazioni culturali, artisti e persone reclusi. Questo lavoro collettivo ha permesso di dare forma a un progetto che coinvolge attivamente i detenuti in attività educative e artistiche, con un chiaro intento di promuovere il recupero sociale.

Maria Rosaria Covelli ha evidenziato l’importanza del ruolo di don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis. Palmese si è dedicato a tessere legami tra le persone e le istituzioni, mostrando fiducia nella memoria e nella solidarietà come strumenti capaci di operare un cambiamento. Il suo lavoro ha favorito la crescita di iniziative capaci di coinvolgere i detenuti in esperienze di valore umano e culturale.

Anche la direttrice del penitenziario, Giulia Russo, ha ricevuto un riconoscimento per il suo impegno a creare spazi per la formazione e il reinserimento all’interno della struttura. Secondigliano si distingue per le numerose attività che promuovono il rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, che impone di trattare la pena senza precludere il percorso verso la reintegrazione nella società.

La cerimonia di presentazione sul significato sociale del progetto

All’inaugurazione del murale erano presenti numerose autorità e rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel progetto. Tra loro la vicepresidente del Senato, Maria Domenica Castellone, il provveditore regionale Lucia Castellano, e la presidente del Tribunale di Sorveglianza, Patrizia Mirra. La presenza del procuratore Antonio D’Amato e del garante regionale per le persone private della libertà, Samuele Ciambriello, ha rafforzato il valore istituzionale dell’iniziativa.

Anche molte famiglie delle vittime della criminalità, membri delle forze dell’ordine e della Polizia Penitenziaria hanno partecipato all’evento. Il cappellano don Cozzolino e il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti, Giuseppe Granata, hanno contribuito a sottolineare l’importanza di questo lavoro di memoria condivisa.

La cerimonia ha fatto emergere il messaggio che il carcere deve essere uno spazio dove anche il dolore e la fatica possono lasciare spazio a nuove possibilità, rese tangibili dall’arte e dalla partecipazione diretta. L’intervento a Secondigliano rappresenta un esempio concreto di come la memoria e la dignità possano rifiorire anche in contesti difficili.

Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.