un detenuto di origine magrebina è riuscito a fuggire dal carcere di Avellino, ma la polizia penitenziaria lo ha fermato prima che potesse far perdere le proprie tracce. si tratta di una nuova evasione che evidenzia le criticità nella gestione della sicurezza nel penitenziario campano. le forze dell’ordine hanno lavorato rapidamente per assicurare la cattura e ristabilire l’ordine nella struttura.
Fuga e intervento rapido delle forze dell’ordine ad Avellino
il detenuto è evaso dalla struttura carceraria di Avellino in un episodio che si inserisce in una serie di casi simili avvenuti negli ultimi diciotto mesi. sono cinque, infatti, le evasioni registrate nello stesso istituto in questo periodo. la fuga è stata scoperta tempestivamente, dando origine a una mobilitazione immediata delle forze dell’ordine del territorio. la polizia penitenziaria, con il supporto della polizia di stato, dei carabinieri e della guardia di finanza, ha coordinato le operazioni di ricerca e cattura.
le ricerche sono state concentrate in particolare nelle zone di accesso e uscita dalla città, come la stazione degli autobus. in quei punti è stato allestito un presidio fisso per impedire al detenuto di allontanarsi ulteriormente. l’episodio ha richiesto un dispiegamento importante di agenti e mezzi, a indicare la gravità della situazione e l’urgenza con cui le autorità hanno voluto risolverla.
Localizzazione e cattura del detenuto lungo Viale Italia
la fuga del detenuto si è interrotta nei pressi di Viale Italia, poco distante da Piazzale San Ciro, dove una pattuglia della polizia penitenziaria lo ha intercettato. l’operazione si è svolta in collaborazione con la polizia di stato e le altre forze di polizia impegnate sul territorio. la tempestività dell’intervento ha permesso di evitare che il fuggitivo potesse nascondersi o raggiungere altre province.
la cattura è avvenuta senza tensioni o incidenti gravi, segno di un’azione coordinata e ben pianificata. gli agenti hanno agito in modo rapido, circondando l’area e garantendo il recupero del detenuto da parte delle autorità penitenziarie, che lo hanno subito ricondotto in custodia. questo caso evidenzia come la collaborazione fra corpi diversi della sicurezza sia fondamentale per gestire situazioni di emergenza come le evasioni.
Sottolineature sulle carenze del personale penitenziario in Campania
a commento dell’accaduto, i rappresentanti sindacali dell’USPP, Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, hanno espresso preoccupazione sulle condizioni operative degli agenti in Campania. i due hanno evidenziato la carenza di personale all’interno degli istituti penitenziari, cifra che raggiunge circa 800 unità mancanti. la mancanza di agenti rende più difficile mantenere la sicurezza e prevenire episodi simili.
il sindacato sottolinea inoltre l’imminente pensionamento di oltre 500 agenti nella regione, un dato che rischia di aggravare ulteriormente la situazione. l’appello è rivolto alle autorità competenti affinché intervengano subito per rinforzare gli organici. questo, secondo i sindacalisti, è l’unico modo per garantire un ambiente di lavoro più sicuro per gli agenti e una custodia efficace dei detenuti.
le dichiarazioni evidenziano un malessere radicato tra il personale penitenziario, che lavora con risorse limitate in situazioni spesso complesse. senza un incremento immediato delle piante organiche, episodi come la recente evasione potrebbero ripetersi in maniera più frequente, con ripercussioni sul controllo e sulla sicurezza dentro e fuori le mura carcerarie.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Elisa Romano
