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Tredicenne in passerella a concorso di bellezza per 17enni: polemiche e provvedimenti a Miss Italia

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Tredicenne in gara a Miss Italia per over 16, scoppiano le polemiche. - Unita.tv
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Negli ultimi giorni un video di una ragazza di 13 anni che sfila in bikini e tacchi alti in un concorso di bellezza riservato a ragazze di almeno 17 anni ha fatto il giro dei social. La vicenda ha acceso discussioni sulla tutela delle minorenni nelle gare di bellezza italiane. Patrizia Mirigliani, direttrice di Miss Italia, ha deciso di intervenire con un provvedimento disciplinare contro l’organizzatore regionale della Campania, ritenuto responsabile. Questo episodio riapre il dibattito sulle regole e le soglie d’età nei concorsi di bellezza più famosi del paese.

Contestazioni e reazioni per la partecipazione di una 13enne alla sfilata

L’attenzione pubblica si è concentrata su un video che mostra una ragazzina tredicenne impegnata in una passerella in un concorso dove è prevista la partecipazione solo di ragazze maggiorenni o prossime a diventarlo. La giovane indossava un costume da bagno e tacchi alti, elementi che hanno sollevato preoccupazioni sulla possibile sessualizzazione delle minorenni nei contesti di moda e concorsi. Selvaggia Lucarelli ha raccontato la vicenda attraverso la sua newsletter “Vale tutto“, ribadendo la necessità di tutelare le ragazze in età così giovane da questo tipo di esposizione pubblica.

La tredicenne, durante la manifestazione, si è presentata alla giuria spiegando di avere 13 anni e di sognare di diventare una modella. Ha sottolineato l’importanza che in questo momento hanno i social nel darle fiducia e visibilità. Le immagini diffuse sono diventate virali, scatenando un acceso dibattito sulla correttezza del suo coinvolgimento in un contest con limiti d’età precisi, pensati per garantire standard e una certa tutela legale e sociale alle partecipanti.

Provvedimenti ufficiali e rigore sulle regole di Miss Italia

A seguito dell’episodio, Patrizia Mirigliani si è espressa pubblicamente condannando la violazione delle norme interne al concorso Miss Italia. In una nota ufficiale ha fatto sapere di aver revocato il ruolo di organizzatore regionale a Antonio Contaldo, figura storica nella gestione del concorso in Campania. Il motivo è legato al fatto che il regolamento vieta la partecipazione alle ragazze al di sotto dei 17 anni nel ruolo di “Mascotte“, una posizione che prevede comunque un’età minima ben definita.

Mirigliani ha ricordato che l’età minima per partecipare a Miss Italia è stata innalzata a 18 anni proprio per impedire la presenza di minorenni. Questo limite vale anche per le “Mascotte“, ruolo introdotto anni fa per giocare un po’ con l’età delle partecipanti ma sempre con una soglia di ingresso regolamentata. L’ultima partecipante minorenne al concorso principale risale al 2001, quando Daniela Ferolla, allora 17enne, vinse il titolo.

La decisione di Patrizia Mirigliani punta a rafforzare il rispetto delle regole esistenti e a evitare situazioni come quella recente, considerate pericolose per l’immagine della manifestazione e per la tutela delle minorenni coinvolte.

Implicazioni sociali e normativi sulla presenza di minorenni nei concorsi di bellezza

L’episodio della tredicenne in passerella apre riflessioni sulle modalità con cui vengono gestite le selezioni e le sfilate di ragazzi e ragazze giovani, in particolare quando si parla di concorsi di bellezza molto pubblicizzati e seguiti. Le regole nate per tutelare l’immagine e la sicurezza delle concorrenti sembrano essere state ignorate, almeno in questo caso. Le critiche riguardano la possibile esposizione prematura a modelli estetici che possono risultare poco adatti a un’età così fragile.

Il dibattito si è allargato anche al ruolo dei social network, dove la pressione a mostrarsi e a raccogliere consensi può spingere anche ragazzine molto giovani a cercare visibilità con immagini e comportamenti che sollevano dubbi etici. Gli esperti del settore più attenti sottolineano che serve maggiore controllo e controllo da parte degli organizzatori, ma anche delle famiglie e delle scuole, per proteggere i minori in queste situazioni.

Le norme di Miss Italia testimoniano una linea piuttosto rigida per evitare la presenza di minorenni, ma l’episodio dimostra come la trasgressione di tali limiti abbia un impatto immediato, con ripercussioni sulla reputazione e sull’organizzazione stessa del concorso.

Il ruolo dell’organizzatore regionale e il futuro delle selezioni

Antonio Contaldo, responsabile per la regione Campania, ha perso l’esclusiva per l’organizzazione delle selezioni dopo l’episodio. Una decisione che segnala come anche figure storiche e da tempo coinvolte nel concorso debbano rispettare ogni clausola o incorrere in conseguenze immediate. La gestione delle regioni rappresenta un passaggio chiave per il corretto svolgimento del concorso nazionale.

La vicenda fa riflettere sulla necessità di un controllo più rigoroso durante le fasi preliminari delle selezioni. Gli organizzatori devono verificare con attenzione l’età delle partecipanti e assicurarsi che non ci siano incertezze al riguardo. La tutela delle minorenni deve essere prioritaria anche nella valutazione dei ruoli secondari come le “Mascotte”, figure che partecipano alla manifestazione ma non direttamente alle finali.

Il futuro del concorso passa così anche da un aumento di trasparenza e rigore nella conduzione delle singole tappe regionali, evitando così che episodi come quello della tredicenne sotto i 14 anni si ripetano e suscitino nuove polemiche.

Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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