Scienziati e tecnici sono scesi nell’area sotto le Cento Fontane di Torre del Greco per studiare un corso d’acqua che corre vicino al monumento. Questa indagine fa parte di un progetto più ampio pensato dal Comune per riportare a nuova vita quel sito storico, molto vicino al porto, e integrarlo con il turismo locale. L’attenzione si concentra soprattutto sul tracciato e l’origine del flusso d’acqua, un elemento centrale per mettere a punto interventi adeguati al rilancio della zona.
Sopralluogo tecnico con esperti e speleologi per scandagliare il corso d’acqua nascosto
Le verifiche sono state condotte da un gruppo di esperti guidati dal geologo Biagio Palma, incaricato dal Comune di Torre del Greco. Palma e il suo team, insieme a speleologi e tecnici, hanno seguito un percorso obbligato che ha portato a entrare direttamente nella zona dove scorre l’acqua, a pochi metri dalle Cento Fontane. L’area, ormai da mesi delimitata per permettere i lavori, vede anche la presenza della dirigente del settore comunale, Maria Gabriella Camera, per monitorare dettagli e sviluppi.
Il sindaco Luigi Mennella ha spiegato che non si è trattato di un primo sopralluogo, ma di uno tra una serie di controlli programmati. Ha incontrato gli operatori a conclusione dei rilievi per fare il punto e confermare che altre ispezioni seguiranno nelle prossime settimane. Con queste azioni si punta a fare chiarezza sulle caratteristiche e il percorso del corso d’acqua, fondamentale per le scelte successive nella gestione dell’area.
Obiettivi del progetto: risalire al corso d’acqua e comprendere la sua origine per valorizzare il monumento
La parte centrale dell’indagine riguarda la tracciabilità del corso d’acqua che scorre accanto alle Cento Fontane. Le immagini mostrano solo una porzione di quel flusso, che molte persone collegano al fiume Dragone, un corso d’acqua che la città conosce soprattutto per leggende e misteri. Il sindaco Mennella ha sottolineato che è necessario definirne con precisione il percorso completo e individuare da dove l’acqua provenga, per evitare problemi legati alla sua canalizzazione.
Questo lavoro ha un valore molto pratico e storico. Scoprire il percorso del corso d’acqua può aiutare a integrare il monumento in un contesto capace di attrarre visitatori. Inoltre, il legame tra questa risorsa idrica e il Vesuvio e le sue eruzioni riporta a un pezzo importante della storia locale. L’idea è che questo elemento naturale diventi parte di un racconto che coinvolga il patrimonio culturale e ambientale di Torre del Greco.
Fase successiva: avviare il progetto di riqualificazione con interventi mirati alla tutela delle strutture
Al momento le Cento Fontane sono in uno stato di cantiere aperto, con lavori di monitoraggio che proseguiranno fino a chiarire tutti i punti critici. Solo dopo la completa conoscenza del percorso d’acqua e del suo impatto sulle strutture vicine sarà possibile dare avvio a un progetto organico di riqualificazione. Questo progetto sarà rivolto a restituire dignità e bellezza all’area, tutelando le opere edilizie e valorizzando il monumento.
Il sindaco ha messo in evidenza che la pianificazione non potrà iniziare senza dati certi sui flussi d’acqua, per evitare rischi legati a danni idraulici o strutturali. Gli interventi previsti dovranno prevedere sistemi per controllare e indirizzare il corso, evitando infiltrazioni dannose o altri problemi. Questo passaggio risulta imprescindibile per garantire una lunga durata e un utilizzo corretto del luogo, con attenzione sia alle esigenze di conservazione che a quelle di fruizione pubblica.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Davide Galli