La Guardia di finanza ha portato a termine una vasta operazione contro la vendita di articoli contraffatti tra Napoli e comuni limitrofi. Tra i prodotti sequestrati figurano cosmetici contenenti sostanze vietate perché ritenute cancerogene, oltre a bigiotteria, giocattoli e articoli religiosi. L’intervento ha coinvolto numerosi negozi al dettaglio e all’ingrosso, con denunce e segnalazioni alle autorità competenti.
Controlli mirati in diversi comuni dell’area metropolitana
I finanzieri della Compagnia di Portici hanno svolto verifiche approfondite in negozi situati a Napoli, Portici, Ercolano e San Giorgio a Cremano. L’attività investigativa si è avvalsa anche del monitoraggio dei social network per individuare punti vendita sospetti o canali illeciti. Sono stati scoperti cosmetici con ingredienti proibiti che mettono a rischio la salute dei consumatori.
La sostanza lilial e i rischi per la salute
Tra questi spicca la presenza della sostanza buthylphenyl methylpropional – nota come “lilial” – inserita nell’elenco delle Cmr . Questa componente è vietata nei prodotti cosmetici proprio per il suo potenziale dannoso certificato da studi scientifici internazionali. “Il rischio per la salute dei consumatori è concreto e non può essere sottovalutato”, sottolineano gli esperti.
Tipologie di merci sequestrate ed effetti sulla sicurezza pubblica
Oltre ai cosmetici contaminati sono stati posti sotto sequestro più di due milioni di articoli contraffatti che comprendevano bigiotteria non conforme agli standard sanitari, giocattoli riproducenti marchi famosi o personaggi popolari senza autorizzazione legale. Anche articoli religiosi falsificati sono stati trovati durante le ispezioni.
Il commercio illegale di questi beni rappresenta un rischio concreto non solo per i consumatori ma anche per l’economia locale poiché danneggia produttori onesti e mette in circolazione materiali potenzialmente tossici o nocivi soprattutto se utilizzati da bambini o persone sensibili.
L’impatto sul tessuto economico e sociale
“La contraffazione mina la fiducia nel mercato e la sicurezza delle famiglie,” affermano le autorità. Tali operazioni evidenziano la necessità di controlli rigorosi e di una collaborazione tra istituzioni per proteggere i cittadini.
Provvedimenti giudiziari e amministrativi contro i responsabili
Le indagini hanno portato all’identificazione complessiva di 15 persone coinvolte nella distribuzione dei prodotti irregolari. Di queste nove sono state denunciate con accuse formali relative alla contraffazione e violazioni delle norme sulla sicurezza dei beni immessi sul mercato.
Altre sei persone sono state segnalate alla Camera di Commercio che procederà con le sanzioni amministrative previste dalla legge. Le multe possono raggiungere cifre fino a 30 mila euro secondo l’entità delle infrazioni accertate durante le attività ispettive svolte dai finanzieri nel corso dell’operazione anticonsumismo nell’area napoletana.