Una mattinata di preghiera si è trasformata in attimi di paura nella cappella delle suore domenicane di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Un uomo è piombato all’improvviso durante la messa, ha sparato un colpo a salve per spaventare chi era lì e poi è scappato via. La polizia è al lavoro per ricostruire l’accaduto.
Invasione nella cappella: il panico tra i fedeli
Tutto è successo nella cappella delle suore domenicane di Sant’Anastasia, un punto di riferimento per i residenti del quartiere. Intorno a metà mattina, mentre si celebrava la messa, un uomo con il volto coperto è entrato di corsa. Probabilmente voleva approfittare del momento di raccoglimento per mettere a segno un colpo. Ha estratto una pistola e ha sparato un colpo a salve, cercando di intimidire i presenti.
Il botto ha fatto scattare il panico tra fedeli e suore. Per fortuna nessuno è rimasto ferito. L’aggressore ha provato a rapinare chi si trovava lì, probabilmente puntando a soldi o oggetti di valore. Ma la risposta dei fedeli non si è fatta attendere: alcuni sono riusciti a scappare, altri hanno cercato di fermarlo. Visto il contrario, il malvivente ha scelto di darsela a gambe e si è dileguato subito dopo.
Polizia in azione, indagini in corso
Appena è arrivata la segnalazione, sono arrivati sul posto gli agenti della Squadra Mobile di Napoli insieme al commissariato di Ponticelli, che copre l’area della cappella. Sul posto hanno raccolto le testimonianze e stanno controllando le immagini delle telecamere di sorveglianza, sperando di trovare tracce dell’uomo.
Gli investigatori stanno cercando di capire chi sia, quali siano i motivi e come siano andate davvero le cose. Stanno anche verificando se l’uomo ha precedenti per reati simili. Le autorità tengono sotto controllo anche altri episodi nella zona per capire se ci siano collegamenti. L’obiettivo è fermare il responsabile il prima possibile, per mettere in sicurezza la comunità e evitare che accada di nuovo.
Un territorio sotto pressione: la sicurezza a Napoli e provincia
Napoli e la sua provincia convivono da tempo con problemi legati alla sicurezza, soprattutto in quartieri periferici come Ponticelli. Anche se episodi come rapine o aggressioni in luoghi pubblici o di culto non sono all’ordine del giorno, ogni volta che succedono fanno scattare l’allarme tra la gente.
Il tentativo di rapina nella cappella di Sant’Anastasia mette in luce quanto certi spazi siano fragili e quanto serva una presenza più costante delle forze dell’ordine. Le comunità locali chiedono più controlli per garantire la serenità di chi vive e frequenta le strade, specialmente famiglie e anziani.
Tenere l’ordine in queste zone è una sfida quotidiana, soprattutto perché si devono anche contrastare i fenomeni più gravi legati alla criminalità organizzata, che possono alimentare anche la microcriminalità. Casi come questo spingono a riflettere sull’importanza di protocolli di sicurezza più rigidi in luoghi sensibili come chiese e cappelle.
I dati degli ultimi mesi mostrano una lieve diminuzione di questi reati nella regione, ma non escludono che possano accadere nuovi episodi. La collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e realtà locali resta la chiave per affrontare questi rischi e proteggere chi vive e frequenta questi spazi.
Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2025 da Davide Galli