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Quattro morti sul lavoro in poche ore, Assidal chiede un cambio culturale urgente sulla sicurezza

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Quattro vittime sul lavoro, Assidal sollecita una svolta sulla sicurezza. - Unita.tv
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Un nuovo drammatico episodio segna il lavoro in italia, dove quattro persone hanno perso la vita a causa di infortuni sul posto di lavoro in poche ore. I dati fanno emergere quanto la sicurezza continui a essere un’emergenza irrisolta e evidenziano la necessità di un profondo cambiamento culturale, non solo normativo. L’associazione italiana datoriale attività lavorative rilancia la sua richiesta di maggiore impegno e consapevolezza nelle aziende e nei cantieri per evitare altre tragedie.

Incidenti mortali a Napoli e Brescia, una fotografia degli infortuni sul lavoro

La mattina del 25 aprile, a napoli, tre operai sono caduti da un montacarichi precipitando da un’altezza di circa venti metri. I soccorsi sono arrivati rapidamente, ma per due di loro non c’è stato nulla da fare. Le dinamiche dell’incidente sono in corso di accertamento, ma fin da subito emerge una mancanza evidente di misure di sicurezza adeguate. Nel frattempo, in provincia di brescia, un altro lavoratore ha perso la vita schiacciato da un muletto durante le operazioni di movimentazione materiali.

Questi episodi sottolineano che, nonostante la crescente attenzione mediatica e normativa, continuano a verificarsi morte e infortuni gravi in settori caratterizzati da rischi elevati. La tipologia degli incidenti lascia trapelare carenze nella prevenzione: cadute dall’alto e schiacciamenti rappresentano ancora le cause prevalenti nei tragici bilanci quotidiani. I lavoratori coinvolti provengono da settori diversi, ma tutti sono vittime di procedure di sicurezza carenti o non rispettate.

La denuncia di Assidal: la sicurezza rimane un tema marginale nelle aziende italiane

L’associazione italiana datoriale attività lavorative ha espresso duramente il proprio sdegno per le morti avvenute nelle ultime ore e, più in generale, per la situazione della sicurezza sul lavoro. I rappresentanti di assidalGiuseppe Ciarcelluto , Marco Belfiglio ed Eleonora Ballerini – sottolineano che la sicurezza è troppo spesso vista come una semplice voce di bilancio o un obbligo burocratico da assolvere.

Il problema, secondo assidal, nasce dalla scarsa attenzione reale verso un cambiamento culturale nella gestione della sicurezza. Le imprese, i cantieri e tutte le organizzazioni dovrebbero adottare la sicurezza come principio fondante, una modalità di lavoro parte integrante della loro identità. Invece si continua a registrare un alto numero di incidenti che, in molti casi, potrebbero essere evitati con procedure di prevenzione rigorose e controlli puntuali.

Il richiamo dell’associazione appare come un monito diretto: “non basta rispettare le norme sulla carta, serve una presa di coscienza condivisa che metta la vita del lavoratore prima di tutto, superando logiche di risparmio o superficialità che si ripercuotono tragicamente sulle persone.”

Le lacune dopo l’accordo stato-regioni: la formazione non produce ancora risultati

Solo pochi mesi prima, a gennaio 2025, è entrato in vigore l’accordo stato-regioni che ha introdotto modifiche rilevanti nella formazione e nelle misure di prevenzione antinfortunistiche. Tuttavia, i numeri degli incidenti sul lavoro restano sostanzialmente invariati, lasciando intravedere una forte distanza tra le norme e l’effettiva pratica quotidiana nei luoghi di lavoro.

Assidal evidenzia che la formazione richiesta da quell’accordo non si limita a corsi obbligatori una tantum, ma deve trasformarsi in un processo continuo, aggiornato e soprattutto efficace. Le istituzioni, i datori di lavoro e i lavoratori stessi devono essere coinvolti attivamente per superare la cultura dell’adempimento formale senza risultati concreti.

Secondo l’associazione, la prevenzione deve partire fin dalla scuola, educando i giovani al rispetto della sicurezza come valore imprescindibile. Solo così si può costruire una nuova generazione di lavoratori e imprenditori più consapevole dei rischi e attrezzata per evitare tragedie evitabili.

La richiesta urgente di una ferma svolta culturale nella sicurezza sul lavoro

I rappresentanti di assidal ribadiscono che senza una cultura della sicurezza radicata non si raggiungerà mai una prevenzione reale degli incidenti. L’assenza di questa visione rimanda a un inevitabile tragico bilancio di morti sul lavoro che continua a crescere.

Il momento richiede una pausa netta e un cambio di direzione, con un impegno collettivo e duraturo per ripensare le pratiche aziendali. Le morti devono smettere di essere normali tragici eventi quotidiani e diventare invece un monito che spinga tutti, a partire dai vertici imprenditoriali, a mettere la sicurezza al primo posto.

Il richiamo di assidal arriva in un momento cruciale, mentre si discute di obblighi e tutele, e indica una strada chiara: la sicurezza deve entrare nel dna di ogni luogo di lavoro, senza compromessi, per fermare un’emorragia di vite che si protrae inutilmente.

Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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