Quattro divieti di accesso alle manifestazioni sportive, noti come Daspo, sono stati decisi dalla questura di Potenza in seguito ai disordini avvenuti durante l’incontro di calcio tra Taranto e Sorrento. L’episodio si è verificato l’8 febbraio 2025 allo stadio Viviani, dove la squadra pugliese ha affrontato quella campana nel girone C della serie C. Le misure riguardano tifosi ritenuti responsabili di comportamenti violenti e irregolari.
I fatti accaduti durante la partita taranto-sorrento
L’incontro disputato allo stadio Viviani ha visto il Sorrento imporsi con un netto 6-0 sul Taranto. La gara è stata segnata da una protesta dei tifosi tarantini, che hanno espresso il loro malcontento verso la società sportiva locale. Durante l’intervallo, infatti, i sostenitori pugliesi hanno lanciato numerosi petardi all’interno dello stadio causando un ritardo superiore ai quindici minuti nell’avvio del secondo tempo.
Tensioni e formazione giovanile
La situazione era già tesa perché il Taranto aveva schierato una formazione composta principalmente da giovani calciatori a causa delle difficoltà societarie che poi hanno portato all’esclusione della squadra dal campionato. Il pesante svantaggio per cinque reti a zero al termine del primo tempo ha ulteriormente alimentato le tensioni sugli spalti.
Le indagini della questura e le misure adottate
A seguito degli episodi violenti registrati durante la partita, il questore di Potenza Raffaele Gargiulo ha coordinato le indagini volte a identificare i responsabili dei disordini. Sono stati individuati quattro tifosi coinvolti direttamente nel lancio dei petardi e nelle azioni che hanno turbato lo svolgimento dell’incontro.
Tre delle persone colpite dal Daspo sono maggiorenni; per loro è stato disposto un divieto di accesso agli eventi sportivi con durata variabile da uno fino a tre anni in base alla gravità delle condotte contestate. Tra questi c’è anche un minorenne considerato recidivo: nei suoi confronti il provvedimento si estende fino a cinque anni vista la reiterazione degli atti vietati.
Implicazioni per il mondo sportivo locale e gestione dell’ordine pubblico
L’emissione dei Daspo rappresenta una risposta diretta alle problematiche legate alla sicurezza negli eventi calcistici lucani e più in generale nel contesto della serie C italiana. L’autorità pubblica intende così prevenire nuovi episodi simili tutelando sia gli spettatori regolari sia gli atleti coinvolti nelle competizioni.
Prevenzione e sicurezza negli eventi sportivi
Le misure restrittive mirano anche ad arginare fenomeni legati all’intolleranza sportiva ed evitare che tensioni interne alle tifoserie degenerino in situazioni fuori controllo dentro gli impianti sportivi o nelle aree circostanti agli stadi. Questi interventi fanno parte dell’attività costante delle forze dell’ordine finalizzata al mantenimento dell’ordine pubblico durante manifestazioni sportive ad alta partecipazione popolare.
Gli sviluppi successivi saranno monitorati attentamente dalle autorità competenti mentre proseguono i controlli sulle curve italiane dove spesso si concentrano comportamenti aggressivi o illegali nei confronti degli altri spettatori o delle formazioni avversarie.