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Processo per scontri davanti al maschio angioino a Napoli: convalida arresti e scarcerazione degli imputati

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Due manifestanti arrestati durante gli scontri con la polizia davanti al maschio angioino a Napoli sono stati sottoposti oggi a udienza di convalida. Il giudice ha disposto la scarcerazione, salvo che non siano trattenuti per altri motivi, e ha fissato il rinvio del processo al 10 ottobre prossimo. La vicenda si è svolta nei pressi dell’imbarco per le isole del golfo.

Dettagli sull’udienza in tribunale a napoli

L’udienza si è tenuta nell’aula 418 del tribunale di Napoli dove sono stati ascoltati alcuni testimoni chiave, tra cui un funzionario della Digos rimasto ferito durante gli scontri. L’agente ha riportato la frattura di un dito e una prognosi di circa trenta giorni. Dopo l’ascolto dei testimoni i giudici si sono ritirati in camera di consiglio per valutare le accuse e decidere sulla situazione degli imputati.

Contestazioni del sostituto procuratore

Il sostituto procuratore Gagliari era presente in aula ed ha contestato ai due manifestanti i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Questi capi d’accusa fanno riferimento agli eventi verificatisi nel corso della protesta che ha coinvolto diverse persone nella zona centrale della città.

Reazioni all’esterno del tribunale

All’esterno dell’ingresso principale situato in piazza Cenni erano presenti circa duecento-cinquanta persone ad attendere l’esito dell’udienza. Al momento della lettura delle decisioni da parte del giudice, il gruppo ha intonato cori esprimendo solidarietà ai manifestanti arrestati. Questa presenza testimonia l’attenzione pubblica suscitata dalla vicenda negli ambienti locali legati alle proteste sociali.

La mobilitazione fuori dal tribunale riflette una certa tensione sociale legata agli eventi accaduti nei giorni precedenti nella zona attorno al maschio angioino, punto nevralgico non solo dal punto vista turistico ma anche come luogo simbolico delle dinamiche cittadine.

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Prossime tappe del procedimento

Il processo riprenderà il prossimo 10 ottobre quando sarà possibile decidere se procedere con un rito alternativo o continuare secondo il rito ordinario previsto dalla legge penale italiana. La scelta dipenderà anche dalle strategie difensive degli imputati e dalle prove raccolte nel frattempo dagli organi investigativi.

Nel frattempo i due manifestanti tornano liberi salvo ulteriori cause detentive derivanti da altre indagini o fatti collegabili alla stessa vicenda o ad altre situazioni giuridiche pendenti nei loro confronti. L’evoluzione processuale resta quindi aperta ma seguita con attenzione sia dagli operatori giudiziari che dalla comunità locale interessata alle modalità con cui vengono gestite le proteste pubbliche nel contesto urbano partenopeo.

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Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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