La gestione del ristorante Palazzo Petrucci a Napoli ha presentato una denuncia in procura contro l’occupazione abusiva del lido Bagno Elena su un’area demaniale. La vicenda riguarda uno spazio pubblico sulla spiaggia davanti al ristorante, oggetto di contese legali per decidere a chi spetti la sua gestione. La società di Palazzo Petrucci aspira a realizzare un beach club e difendere il diritto di uso di quella porzione di costa.
La querelle giudiziaria sull’occupazione demaniale della spiaggia davanti a Palazzo Petrucci
La società che cura Palazzo Petrucci ha avanzato una denuncia formale alla procura di Napoli, chiedendo il sequestro dell’area che Bagno Elena occupa senza autorizzazione. Il motivo è bloccare quella che definiscono una “condotta delittuosa” di occupazione abusiva. La denuncia si inserisce nel quadro di un contenzioso iniziato con un ricorso al Tar contro Bagno Elena. Secondo l’avvocato Marco Campora, che rappresenta Palazzo Petrucci, la disputa ruota intorno ad un tratto di spiaggia di proprietà pubblica soggetto a concessione.
L’avvocato sottolinea che il Tar ha stabilito, con una sentenza chiara, che bisogna svuotare immediatamente l’area occupata dal lido senza titolo. Questa decisione è stata poi confermata dal Consiglio di Stato, rafforzando la posizione di Palazzo Petrucci. Nonostante ciò, Bagno Elena continua a occupare stabilmente la spiaggia in modo non consentito, ignorando le pronunce giudiziarie. La denuncia quindi intende oltre che ripristinare il diritto di uso, anche far respectare le decisioni delle autorità amministrative.
Il progetto di riorganizzazione della spiaggia presentato da Palazzo Petrucci
Al centro della questione c’è un piano di rimodulazione della spiaggia antistante Palazzo Petrucci. La società ha preparato un progetto che prevede la creazione di un beach club su una parte dell’arenile, affiancato da una zona fruibile liberamente dai bagnanti. L’idea punta a valorizzare quell’area demaniale, dando servizi organizzati e mantenendo comunque accessibile al pubblico uno spazio per il bagno gratuito.
La proposta ha un valore strategico anche perché mira a seguire regole chiare di gestione del terreno pubblico, oggi oggetto di occupazione abusiva. Palazzo Petrucci vuole infatti affidarsi ad una gara per assegnare la concessione nel più breve tempo possibile, garantendo trasparenza e rispetto della normativa vigente. La giustizia ha riconosciuto la legittimità di questa richiesta, bocciando il diritto alla permanenza di Bagno Elena senza titolo.
Il ruolo degli avvocati e le decisioni amministrative contro l’occupazione abusiva
Nel contesto di questa controversia, l’avvocato Marco Campora ha evidenziato quanto le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato non lascino dubbi sulla necessità di sgombrare la zona. Il ricorso a Palazzo Petrucci, promosso dall’avvocato Gianluca Lemmo, ha ottenuto un’accelerazione nelle decisioni amministrative. Questi provvedimenti puntano a tutelare il bene pubblico e a rispettare le procedure per l’uso delle spiagge demaniali.
Il rifiuto di Bagno Elena di liberare l’area ha portato Palazzo Petrucci alla denuncia penale per evitare che la situazione si protragga senza soluzione. Oltre alla battaglia giudiziaria, la strada scelta è quella del sequestro preventivo per bloccare ogni attività abusiva. L’obiettivo è anche consentire l’espletamento della gara pubblica per assegnare correttamente la gestione, così da evitare ulteriori contenziosi.
Napoli resta al centro di questa disputa sui beni pubblici, con una vicenda che intreccia diritto amministrativo, rispetto degli spazi urbani e attività economiche legate al turismo. Palazzo Petrucci ha posto l’accento sul rispetto delle regole pubbliche e sulle sentenze, richiamando le istituzioni locali a far rispettare le decisioni adottate. La denuncia rappresenta dunque un passaggio formale ma decisivo per ristabilire un equilibrio nella gestione di quella fascia costiera.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Elisa Romano