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Neri Marcorè tra cinema, regia e il progetto di un anno dedicato al tennis nel 2027

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Neri Marcorè tra cinema e il tennis del 2027. - Unita.tv
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Neri Marcorè ha parlato al Giffoni Film Fest del suo prossimo futuro tra cinema, nuovi progetti artistici e una pausa programmata per dedicarsi completamente al tennis in vista dei suoi 60 anni. L’attore e regista si è confrontato anche sul suo debutto dietro la macchina da presa, raccontando le sfide e le soddisfazioni nate durante la lavorazione del film “Zamora”. Il festival ha offerto occasione per discutere del suo percorso e delle prospettive creative a breve e medio termine.

La pausa del 2027: un anno per il tennis dopo i 60 anni

Marcorè ha annunciato con chiarezza l’intenzione di prendersi un anno sabbatico nel 2027, al compimento dei 60 anni. Vuole fermarsi totalmente, dedicandosi al tennis e a nessun altro impegno professionale. Il senso è quello di festeggiare questa importante tappa personale concedendosi una pausa per una passione sportiva che lo accompagna da tempo. Con il ritmo intenso del lavoro artistico, ha raccontato la necessità di anticipare impegni e progetti per poi fermarsi.

Questa decisione arriva anche come un preciso traguardo di vita. Marcorè ha spiegato che il futuro anno solare sarà piuttosto impegnativo, quasi “tosto”, e visto il cammino che lo aspetta, desidera poter celebrare con calma e senza pressioni. Il tennis qui diventa più di uno sport, ma un modo per rigenerarsi dopo anni di attività intensa nel mondo del cinema e dello spettacolo. Questa pausa riflette un piano personale chiaro che non lascia spazio a distrazioni.

Questa scelta è stata esposta durante una manifestazione dedicata ai giovani e alla cultura cinematografica, dando un volto umano e diretto a un progetto che normalmente resterebbe privato. È la testimonianza di un equilibrio tra vita pubblica e dimensione personale, raccontata senza retorica. Marcorè utilizza il Giffoni per comunicare un momento di svolta e per anticipare il futuro in modo trasparente.

Il debutto alla regia: curiosità e risultati con “zamora”

Marcorè ha dato spazio anche al racconto del suo esordio come regista. Dopo una lunga carriera come attore, ha spiegato di aver voluto mettersi alla prova per capire come governare un set dall’altra parte. La curiosità principale era proprio sperimentare l’aspetto pratico della regia, un mondo che aveva osservato da lontano o attraverso la prospettiva degli attori.

Il film in questione, “Zamora”, nato da un lavoro collettivo con il regista Massimo Ottoni e il produttore Federico Turiani, ha offerto un banco di prova importante. Marcorè ha enfatizzato il piacere di vedere crescere un progetto dall’idea iniziale al montaggio finale, facendo notare la sua soddisfazione nel constatare che anche i colleghi riconoscevano la qualità del risultato. Il film ha ottenuto inviti a diversi festival, segno che ha incontrato un riscontro positivo.

Dietro al progetto artistico c’è stata una collaborazione stretta con Francesco Forti, che ha curato la creazione dei personaggi e la visione complessiva. Nel descrivere l’esperienza, Marcorè non ha nascosto le difficoltà che comporta dirigere una troupe ma ha sottolineato come tutto si sia trascorso con leggerezza e armonia. Sul set non ci sarebbero stati colpi di scena da regista stressato, piuttosto un clima rilassato che ha favorito l’espressione delle capacità di tutti i presenti.

L’ambiente di lavoro sul set e la gestione della squadra

Nel suo racconto, Marcorè ha focalizzato anche l’atmosfera che ha regnato durante le riprese, definendola tranquilla e rilassata. Ha chiarito che nonostante le diverse fatiche e impegni, nessuno ha assistito a tensioni forti o urla come avrebbe forse immaginato chi pensa a una produzione cinematografica. Ridendo ha ricordato che qualcuno si aspettava un approccio più autoritario, ma lui ha spiegato che la sua autorevolezza nasce da modi pacati e una gestione calma delle situazioni.

Questa modalità ha permesso a tutto il team una certa libertà creativa. Ogni componente ha potuto mettere in campo le proprie idee e capacità, contribuendo al risultato finale. Marcorè ha evidenziato come quella serenità abbia fatto emergere un lavoro condiviso, utile sia a livello professionale che umano.

Il carattere dell’attore-regista si è manifestato in una direzione chiara, che punta più alla cooperazione che alla rigida imposizione. Questo approccio ha favorito il buon lavoro sul set e, a quanto raccontato, ha colto di sorpresa anche i colleghi. Il fatto che l’esperienza fosse la sua prima prova da regista ha reso il clima ancora più curioso e stimolante.

Prospettive future: pittura e possibili progetti teatrali

Parlando dell’ampiezza del proprio percorso artistico, Marcorè ha scherzato sul fatto che gli manchi solo la pittura per definire completa la sua carriera. Tuttavia si è subito rivolto verso orizzonti pratici, aprendo alla possibilità di mettersi dietro le quinte anche nel teatro.

Ha spiegato che un debutto nella regia teatrale è contemplato, ma non è detto che ciò accada a breve, perché preferisce seguire gli stimoli che emergono nelle sue attività attuali. Il suo modo di procedere è riempire con nuovi contenuti i canali già aperti, senza necessariamente mirare a un cambiamento radicale o a una diversificazione immediata.

Marcorè ha specificato chiaramente che non sente la necessità di colmare vuoti o spazi senza progetti. Sceglie di accumulare esperienze senza forzare nulla. Questa posizione illustra un artista che dialoga con il proprio tempo e con i propri desideri, senza rincorrere mode o “obblighi” produttivi.

L’intervista al Giffoni ha così delineato un quadro di equilibrio tra passato, presente e futuro, dove le ambizioni creative convivono con le scelte di vita più personali.

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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