Il nuovo evento culturale e sociale dedicato a chi si è distinto per coraggio e dedizione nella difesa dei diritti umani si svolge a Torre Annunziata grazie a Marisa Laurito e al supporto delle istituzioni locali. Tra rievocazioni storiche, spettacoli e una cerimonia di premiazione, la manifestazione attraversa l’estate e l’autunno del 2025 coinvolgendo la comunità e personaggi di rilievo.
Una rievocazione storica aprirà il calendario sulla spiaggia di Roviglano
Il calendario della manifestazione prende il via il 5 agosto con una performance che ricorda il ritrovamento della Madonna della Neve, organizzata direttamente sulla spiaggia in prossimità dello Scoglio di Roviglano a Torre Annunziata. Questa sera di apertura si distingue per la regia e il coordinamento di Gennaro Monti, che ha scelto un cast di artisti tra i quali Sonia De Rosa e Massimo Masiello, noti per le loro capacità vocali. Si esibiranno anche Vincenzo D’Ambrosio e Francesco Malapena, con accompagnamenti musicali affidati al mandolino di Antonello Guetta e alla chitarra di Davide De Rosa. La rievocazione mette in scena, attraverso musica e canto, un momento fondamentale per la tradizione locale legata alla figura della Madonna della Neve. L’evento è pensato per coinvolgere il pubblico in una dimensione immersiva, tra suoni, racconti e suggestioni che fanno rivivere un episodio che ha plasmato la cultura e l’identità territoriale.
Teatro e musica al centro dello spettacolo “Storie Di Donne e Madonne” Agli Scavi di Oplontis
Il prossimo appuntamento di rilievo si svolge il 26 settembre al tramonto negli Scavi di Oplontis, luogo di grande valore archeologico. Lo spettacolo intitolato “Storie di Donne e Madonne” prende forma sotto la direzione di Marisa Laurito, che guida un cast composto da attrici e cantanti tra cui Fiorenza Calogero e Cristina Donadio. La presenza di Teresa del Vecchio, Sabrina Efionayi e Flo crea un’interazione culturale e simbolica, accompagnata dal coro polifonico Kore della Sirena, che arricchisce la messa in scena. La rappresentazione possiede forte valenza simbolica e riflette sulla figura femminile in relazione alla spiritualità e alla protezione popolare. L’atmosfera degli scavi storici si presta a questa riflessione, unendo arte, memoria e sacralità attraverso parole e musica in una serata attesa dalla cittadinanza.
Ottobre a Torre Annunziata tra processione, festa religiosa e cerimonia di premiazione
Il mese di ottobre sarà segnato da due eventi centrali per la città, strettamente legati alla tradizione religiosa e civile di Torre Annunziata. Il 22 ottobre prende avvio la festa dedicata alla Madonna della Neve, con una processione che coinvolge la comunità attorno all’immagine venerata, simbolo di fede e identità locale. Il giorno successivo, il 23 ottobre alle 20 nella cornice del Cineteatro Nexus – Maximall Pompei, avrà luogo la cerimonia di premiazione del “Premio Oplonti”. Questo riconoscimento vuole celebrare chi, nel mondo della cultura, dell’arte e della società civile, ha agito con generosità e coraggio per affermare i diritti umani. La giuria, presieduta da Corrado Cuccurullo, sindaco di Torre Annunziata, è composta da personalità come Ileana Del Bello di Amnesty International Italia e Giuseppe Giulietti di Articolo 21. Il premio vuole ricordare anche Giancarlo Siani, giornalista assassinato dalla camorra quarant’anni fa, simbolo di lotta contro le mafie.
Istituzioni e artisti sostengono un evento che celebra coraggio e impegno civile
Dietro alla nascita del Premio Oplonti c’è la volontà di Marisa Laurito, che ha spiegato la motivazione alla base dell’iniziativa. L’obiettivo è mettere in luce persone che abbiano contribuito con azioni concrete a migliorare la società, non solo figure pubbliche ma anche cittadini comuni. Il sindaco Corrado Cuccurullo ha definito il premio come un segno della storia positiva di Torre Annunziata e della sua voglia di futuro. L’assessore regionale Felice Casucci ha ricordato come i riti e le celebrazioni che accompagnano la manifestazione riflettano un sentimento condiviso, capace di superare differenze religiose e politiche. Questi eventi, ha aggiunto, esprimono un bisogno antico di sacralità che unisce le persone al di là degli schieramenti. Nel complesso, il Premio Oplonti si inserisce come appuntamento capace di coniugare memoria storica, cultura e impegno sociale, con un’attenzione particolare alla valorizzazione del territorio campano e delle sue radici.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi