La morte di Michele Noschese, in arte Godzi, ha scosso la scena della musica elettronica. Il dj e produttore, 35 anni, originario di Napoli, è stato trovato senza vita a Ibiza, dove viveva da più di dieci anni. Le cause del decesso non sono chiare e si fanno strada sospetti su un possibile coinvolgimento della polizia locale.
Morte Improvvisa a Ibiza, le prime notizie su Michele Noschese
Michele Noschese è morto nella notte tra venerdì e sabato scorso a Ibiza. L’artista si era trasferito sull’isola spagnola da circa dieci anni, spinto dalla voglia di far decollare la sua carriera musicale. La famiglia ha confermato la notizia nel pomeriggio, mentre sui social e sui siti dedicati alla musica elettronica è scoppiato un rapido tam tam di messaggi di cordoglio.
Al momento le informazioni sono frammentarie. Non è stata ancora resa nota la causa del decesso. Alcune voci parlano di una festa a Ibiza dove sarebbe intervenuta la Guardia Civil per una segnalazione di disturbo legata al rumore. Secondo certi racconti, l’intervento della polizia sarebbe stato piuttosto deciso e il dj non sarebbe stato portato in ospedale, ma direttamente all’obitorio. Si tratta però di indiscrezioni non confermate.
Le autorità italiane sull’isola stanno seguendo la vicenda da vicino. La famiglia ha chiesto un’autopsia per fare chiarezza, ancora scossa per la perdita improvvisa.
Indagini in corso: la magistratura spagnola cerca risposte
Dopo la morte di Noschese, la magistratura locale ha aperto un fascicolo per capire cosa sia successo davvero. L’inchiesta dovrà chiarire le dinamiche della tragedia e verificare anche il comportamento degli agenti coinvolti.
La vicenda ha acceso l’attenzione anche in Italia. Tra i primi a chiedere chiarezza c’è Fulvio Martusciello, eurodeputato e segretario di Forza Italia in Campania. «Vogliamo la verità sulla morte di Michele Noschese», ha detto. «È fondamentale capire cosa è successo, soprattutto se la Guardia Civil ha qualche responsabilità».
L’atmosfera è tesa, anche perché Noschese era un giovane molto conosciuto e apprezzato nella scena techno internazionale. Le autorità italiane mantengono i contatti con Madrid per monitorare gli sviluppi e garantire trasparenza.
Michele Noschese, dal calcio alla consolle: un talento partenopeo che ha conquistato Ibiza
Michele Noschese nasce a Napoli, figlio di un medico noto in città, e si diploma in Economia. Da ragazzo era un calciatore promettente, ha giocato anche in Serie A in Svizzera. Poi ha scelto di lasciare il calcio professionistico per dedicarsi alla musica.
La sua passione per la consolle è nata a quindici anni, quando ha cominciato a comporre e a immergersi nel mondo dell’elettronica. Dopo due anni di studi musicali a Londra, ha deciso di trasferirsi a Ibiza, considerata la capitale mondiale della musica techno.
Qui ha costruito la sua carriera, producendo musica e suonando in concerti internazionali per più di dieci anni. In un’intervista a Canale 8, due anni fa, Godzi raccontava così la sua scelta: «L’isola è la patria della mia musica». Spingeva i giovani artisti a impegnarsi e a cercare occasioni anche fuori dall’Italia, sottolineando l’importanza di viaggiare e creare relazioni.
Il vuoto lasciato da Michele Noschese: il ricordo di amici e fan
La scomparsa di Noschese ha colpito profondamente chi gli voleva bene e la comunità degli appassionati di musica techno. Il prossimo 8 agosto avrebbe compiuto 36 anni. Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio. Siti e pagine a lui dedicati ricordano la sua musica e il contributo dato alla scena elettronica.
Amici e famiglia stanno vivendo un momento duro, aggravato dall’incertezza sulle circostanze della morte. Le indagini dovranno fare chiarezza e stabilire eventuali responsabilità. Intanto la sua musica continua a girare, accompagnando chi lo seguiva.
Ibiza, 2025, aspetta risposte per questa storia drammatica. Michele Noschese resta nel cuore di molti, simbolo di passione e talento nella musica elettronica.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Rosanna Ricci