Tre operai sono rimasti vittime di un incidente sul lavoro in un cantiere di Napoli, nel Rione Alto. Le autorità giudiziarie hanno completato gli accertamenti preliminari e disposto il rilascio delle salme, mentre le indagini sulla dinamica dell’incidente e sulle responsabilità proseguono.
Rilascio Delle Salme Dei Tre Operai Morti nel crollo del montacarichi a Napoli
La Procura di Napoli ha autorizzato il rilascio delle salme di Vincenzo Del Grosso, 54 anni, di Napoli, Ciro Pierro, 62 anni, di Calvizzano e Luigi Romano, 67 anni, di Arzano. I tre erano al lavoro in un cantiere nel Rione Alto, quando sono precipitati da circa venti metri a causa del cedimento della parte superiore di un montacarichi. L’incidente è avvenuto venerdì scorso; le vittime erano impiegate senza dispositivi di sicurezza come le imbragature.
I medici legali hanno effettuato gli esami autoptici disposti dalla Procura per chiarire le cause del decesso e contribuire alla ricostruzione del sinistro. Ora che sono stati eseguiti i rilievi medico-legali, le famiglie potranno organizzare le esequie, che potrebbero svolgersi anche entro la giornata a seconda delle loro decisioni. La vicenda ha suscitato profondo sgomento nei comuni di Napoli, Calvizzano e Arzano, da cui provenivano gli operai.
Indagini sulla sicurezza e le responsabilità: le persone coinvolte e i legali
Le indagini per omicidio colposo plurimo sono affidate al procuratore aggiunto Antonio Ricci e al pm Stella Castaldo, sotto la direzione del procuratore Nicola Gratteri. Quattro persone risultano indagate: gli imprenditori Vincenzo Pietroluongo e Carlo Napolitano, responsabili dell’impresa che eseguiva i lavori; l’amministratore del condominio, Luca Luciani; e il responsabile della sicurezza del cantiere, Gianluca Di Franco.
Questi soggetti sono chiamati a rispondere delle eventuali mancanze in materia di sicurezza che avrebbero contribuito al crollo del montacarichi e al conseguente incidente. Le indagini cercano di acquisire elementi tecnici e testimonianze per capire se siano state rispettate le norme previste per i cantieri edili.
Gli avvocati difensori, Mauro Zollo e Giovanni Fusco, hanno deciso di non nominare un proprio consulente di parte per assistere agli esami autoptici, contrariamente a quanto ha fatto l’avvocato Daniele Cacciapuoti, legale della famiglia Pierro, che ha incaricato un esperto per tutelare i diritti degli eredi in questa fase.
Perizia tecnica sull’impianto: un passo chiave per ricostruire i fatti
La Procura ha in programma di disporre una perizia tecnica sull’impianto del montacarichi, fondamentale per individuare le cause esatte del cedimento strutturale. Questa perizia può chiarire se vi siano stati difetti di manutenzione, errori di montaggio o negligenze nella gestione della sicurezza durante i lavori.
Gli avvocati degli indagati hanno comunicato la volontà di nominare consulenti di parte per partecipare a questo accertamento. L’esito della perizia sarà determinante per stabilire eventuali responsabilità tecniche e giuridiche. I lavori si stavano svolgendo senza protezioni individuali come le imbragature, elemento che potrebbe pesare sulle valutazioni della polizia giudiziaria riguardo alle misure di sicurezza adottate.
Le autorità mantengono aperta la linea investigativa, puntando a ricostruire nel dettaglio ogni fase dell’incidente. Nelle prossime settimane sono attesi ulteriori sviluppi, atti a chiarire ogni aspetto della tragedia costata la vita a tre lavoratori nel cuore di Napoli.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Luca Moretti