La Guardia di Finanza di Avellino ha scoperto e smantellato una vasta piantagione di marijuana nascosta tra le montagne del comune di Montoro. L’operazione ha portato al sequestro di un ingente numero di piante, insieme a tutto il materiale usato per la coltivazione e l’irrigazione. I coltivatori avevano adottato accorgimenti sofisticati per sfuggire ai controlli dall’alto.
Marijuana nascosta nei boschi: la scoperta della Guardia Di Finanza
Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno rintracciato una piantagione in un’area boschiva e impervia di Montoro, in provincia di Avellino. Sul posto sono state trovate 61 piante di marijuana, alte circa un metro e mezzo, tutte in piena fase di fioritura. La posizione scelta dai coltivatori era ben studiata: la coltura si trovava in mezzo a una vegetazione fitta e sotto diversi teloni, una tattica pensata per non farsi scoprire da eventuali sorvoli aerei. Questo ha complicato il lavoro degli investigatori.
Oltre alle piante, sono stati sequestrati 10 bulbi di semi già pronti per essere piantati, segno che l’attività era mirata a mantenere e ampliare la produzione. Sono stati recuperati anche vari strumenti per la cura e l’irrigazione, a conferma di un impianto ben organizzato e destinato a una coltivazione intensiva.
Valore e caratteristiche dell’impianto: un giro d’affari da decine di migliaia di euro
Le 61 piante sequestrate avrebbero potuto fruttare oltre 80 mila euro sul mercato illegale. Il valore deriva dallo stato avanzato di maturazione delle piante, pronte per essere vendute. Numeri che indicano come si trattasse di un’attività ben più che amatoriale, con un giro di spaccio su larga scala.
L’attrezzatura trovata comprendeva sistemi di irrigazione e altri materiali specifici, indispensabili per garantire la crescita delle piante in un ambiente montano, generalmente meno adatto rispetto alle coltivazioni in pianura. Questo dimostra la volontà di mantenere stabile e produttiva la piantagione, ben lontana da semplici tentativi o coltivazioni limitate.
Indagini aperte per scoprire i responsabili e le tecniche di occultamento
Gli inquirenti stanno lavorando per risalire a chi ha messo in piedi questa coltivazione nascosta sul territorio di Montoro. La scelta di un’area difficile da raggiungere e protetta da elementi naturali e teloni segnala un chiaro tentativo di evitare i controlli delle forze dell’ordine.
Le indagini si concentrano sia su eventuali reti di distribuzione collegate all’attività, con verifiche sul territorio circostante, sia sulle modalità di coltivazione adottate. La Guardia di Finanza, con il supporto delle autorità locali, sta seguendo tutte le piste per scoprire chi sta dietro a questo impianto e quale fosse il suo scopo.
L’operazione conferma la capacità delle forze dell’ordine di scovare coltivazioni nascoste anche in ambienti difficili e sottolinea l’attenzione costante al contrasto del traffico di sostanze illegali, soprattutto in zone montane e rurali dove queste piantagioni possono passare inosservate per molto tempo.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi