Home Cronaca Campania Madre e figlia incinta fermate a Santa Maria Capua Vetere con 300 grammi di hashish nel carcere
Campania

Madre e figlia incinta fermate a Santa Maria Capua Vetere con 300 grammi di hashish nel carcere

Condividi
Madre e figlia incinta arrestate a Santa Maria Capua Vetere con hashish. - Unita.tv
Condividi

Un tentativo di introdurre droga all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere si è concluso con l’arresto di due donne, madre e figlia, durante un controllo all’ingresso dell’istituto penitenziario. La scoperta è avvenuta grazie all’intervento del cane antidroga Airon, appartenente al distaccamento di Avellino, che ha permesso agli agenti di individuare 300 grammi di hashish nascosti. La madre è stata portata in carcere, mentre la figlia, incinta, è stata posta ai domiciliari in attesa degli sviluppi giudiziari.

Il ruolo del cane antidroga Airon nell’individuazione della sostanza stupefacente

Il fiuto di Airon, cane antidroga addestrato presso il distaccamento di Avellino, è stato determinante per bloccare l’ingresso della droga dentro il penitenziario. Durante i consueti controlli all’ingresso per i colloqui con i detenuti, gli agenti hanno utilizzato Airon per esaminare i visitatori e i loro effetti personali. L’animale ha segnalato la presenza della sostanza illecita in modo chiaro, indirizzando le forze dell’ordine verso dove era nascosta la droga.

Questa operazione non è un caso isolato: l’impiego di unità cinofile specializzate nella ricerca di stupefacenti rappresenta una pratica consolidata per contrastare il traffico di droga dentro le carceri. Airon si conferma un elemento prezioso per le forze di polizia penitenziaria, soprattutto nelle strutture come quella di Santa Maria Capua Vetere, nota per le frequenti azioni di contrasto al narcotraffico.

Il ritrovamento di 300 grammi di hashish è considerevole per un controllo all’ingresso, visto il quantitativo e il contesto. Le modalità con cui madre e figlia hanno cercato di nascondere la droga indicano una consapevolezza dell’illegalità del loro gesto, ma anche la determinazione a passare oltre i controlli, tentativo sconfitto dal cane e dagli agenti.

Conseguenze e provvedimenti penali per le due donne coinvolte

Le due donne sono state fermate e sottoposte a perquisizioni. La madre è stata arrestata e portata dietro le sbarre del carcere, dove probabilmente dovrà rispondere di reati legati al traffico e all’introduzione di sostanze stupefacenti in un luogo ristretto. La figlia, invece, trovandosi in stato di gravidanza, ha ricevuto una misura cautelare meno restrittiva, con la detenzione domiciliare, almeno fino a ulteriori accertamenti o processi.

Questa distinzione nelle misure prendendo in considerazione le condizioni personali della donna riflette l’applicazione della normativa penitenziaria e giudiziaria in materia, tenendo conto dello stato di gravidanza. Al di là di questo, la vicenda contribuisce a evidenziare come anche i parenti diretti dei detenuti siano coinvolti in operazioni che tentano di far entrare droghe all’interno delle carceri.

Il contrasto a questi fenomeni criminali passa anche attraverso l’attenzione degli operatori penitenziari e grazie al supporto delle unità cinofile sempre pronte a intervenire. La vicenda al carcere di Santa Maria Capua Vetere dimostra come il sistema resti vigile nonostante le difficoltà, sia di organico che operative.

Le reazioni dei sindacati della polizia penitenziaria sulla sicurezza negli istituti

A commentare l’operazione è intervenuta la polizia penitenziaria tramite i sindacalisti Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, rispettivamente segretario regionale e presidente nazionale dell’Uspp. I due hanno definito l’intervento “brillante” e hanno fatto i complimenti al gruppo cinofili di Avellino e al personale del carcere sammaritano per il risultato ottenuto.

Nelle loro dichiarazioni hanno sottolineato come il cane Airon sia diventato un elemento temuto da chi tenta di introdurre droga dentro le strutture detentive. Hanno inoltre ricordato la professionalità del personale penitenziario, capace di reagire ai continui tentativi di fare entrare sostanze proibite in un clima di organico ridotto, con 70 unità mancanti e in periodo di piano ferie.

Questo riconoscimento conferma come all’interno delle carceri, nonostante le difficoltà logistiche e di personale, siano messe in atto strategie concrete per mantenere l’ordine e la sicurezza. L’assistenza delle unità cinofile rappresenta un supporto fondamentale in questa lotta quotidiana, che coinvolge agenti e loro cani in servizi di controllo stringenti.

L’episodio registrato a Santa Maria Capua Vetere conferma la volontà della polizia penitenziaria di tenere alta la guardia e impedire che droga e altri oggetti proibiti varchino le soglie degli istituti di pena. Airon, in particolare, resta una figura chiave con la sua capacità di scovare quantitativi significativi di stupefacenti, trasformandosi in un’arma importante contro l’illegalità dentro le mura carcerarie.

Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Rosanna Ricci

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.