Le recenti indagini della Guardia di Finanza di Torre del Greco hanno portato alla luce un legame stretto tra l’ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e Raffaele Guida, conosciuto come “Lello il sensitivo”. Le accuse ruotano attorno a presunte irregolarità nella gestione degli appalti pubblici. La vicenda, che si sta sviluppando tra interrogatori e misure cautelari, coinvolge anche altre figure, tutte destinate a comparire davanti al tribunale.
Il rapporto tra Coppola e guida: amicizia e fiducia dai tempi dell’università
Il legame tra l’ex sindaco Massimo Coppola e Raffaele Guida risale a quando entrambi frequentavano l’università. Coppola, infatti, andava spesso a trovare Guida nella sua abitazione a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. Qui si faceva leggere le carte da Guida, che in quegli anni aveva già la fama di sensitivo. L’interesse di Coppola verso quella pratica non si limitava a una semplice curiosità: cercava rassicurazioni e pareri sulle persone con cui aveva a che fare, affidandosi alle “doti” di Guida per orientarsi nelle situazioni politiche e personali.
Questa frequentazione non fu fugace ma si prolungò nel tempo, consolidando una fiducia che poi sarebbe risultata centrale nelle indagini sulla gestione degli appalti a Sorrento. L’idea che un amministratore pubblico possa appoggiarsi a un sensitivo per decisioni importanti ha destato grande attenzione, sia mediatica che giudiziaria.
Le accuse e gli arresti: il quadro dell’inchiesta sulla gestione degli appalti a Sorrento
L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Torre del Greco, ha portato all’arresto, tra gli altri, di Massimo Coppola e Raffaele Guida. Entrambi sono stati sottoposti a interrogatorio davanti al gip di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. A loro si contesta l’intero ventaglio dei 14 capi di accusa. A quanto emerso, Guida avrebbe avuto un ruolo chiave come intermediario fra l’ex sindaco e alcuni imprenditori coinvolti negli appalti.
Con loro sono finiti in manette Luigi Todisco e due cugini di nome Aniello Vanacore, rispettivamente di 32 e 43 anni, figure legate a due società coinvolte nell’indagine. Tutti hanno scelto di rimanere in silenzio durante le audizioni iniziali, affidandosi ai rispettivi avvocati. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere, con alcuni dei detenuti pronti a trasferirsi a Poggioreale mentre uno è già trattenuto in Lombardia.
Le prossime fasi giudiziarie: interrogatori e tribunale del riesame
Il processo non si ferma. Nei prossimi giorni sono in programma nuovi interrogatori per gli indagati ancora in attesa di essere ascoltati, come disposto dal gip. Coppola e Guida stanno preparando la difesa per la fase davanti al tribunale del Riesame, dove tenteranno di impugnare il provvedimento di arresto.
L’inchiesta si concentra sui meccanismi che, secondo l’accusa, avrebbero condizionato l’assegnazione degli appalti durante il mandato di Coppola. La presenza di un cosiddetto “sensitivo” come figura di riferimento nel contesto amministrativo ha acceso un dibattito su quanto possano entrare a far parte delle scelte pubbliche figure al di fuori degli schema tradizionali.
Le autorità stanno continuando le indagini, approfondendo le relazioni tra gli indagati e le eventuali supplenze che hanno influenzato le procedure pubbliche. I prossimi sviluppi giudiziari saranno cruciali per chiarire se si tratti di un sistema consolidato o di episodi isolati.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Davide Galli