Ischia, scoperti 52 casi di affitti brevi abusivi nel 2025

Ischia, 52 affitti brevi abusivi scoperti nel 2025 - Unita.tv

Serena Fontana

2 Settembre 2025

Ischia è finita sotto la lente della Guardia di Finanza, che ha fatto scattare una serie di controlli per stanare gli affitti brevi irregolari. L’attenzione si è concentrata su case vacanze, B&B e affittacamere, dove sono emerse diverse violazioni sia fiscali che documentali. Fondamentale è stata la collaborazione con le polizie locali, che ha permesso di coprire gran parte delle strutture sull’isola.

Blitz coordinati contro gli affitti abusivi

Nei primi mesi del 2025, Guardia di Finanza e polizie municipali di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio hanno effettuato quasi 200 controlli su oltre 60 strutture ricettive. L’obiettivo era chiaro: verificare che si rispettassero le regole sugli affitti brevi e sui canoni incassati. Sono state coinvolte circa 200 persone tra proprietari e gestori. L’operazione rientra in un più ampio sforzo per combattere l’evasione fiscale e la mancata comunicazione degli ospiti alle autorità.

La presenza costante delle forze dell’ordine sull’isola ha permesso di fare un controllo capillare, scoprendo molte irregolarità. La stretta collaborazione tra Guardia di Finanza e polizie locali ha accelerato la raccolta delle informazioni e l’individuazione dei responsabili. Tra le verifiche, anche il controllo dei documenti durante la firma dei contratti di locazione, che ha portato a denunce per falsificazione.

Codice Identificativo Nazionale, molte strutture fuori legge

Dal primo gennaio 2025 tutte le strutture extra-alberghiere devono avere un Codice Identificativo Nazionale e mostrarlo in modo visibile all’esterno. Questo serve a garantire trasparenza e controlli più efficaci. Ma sull’isola di Ischia, durante i controlli, sono saltate fuori diverse irregolarità. In 19 strutture il codice non era stato nemmeno richiesto, mentre in altre 17 non era esposto in modo chiaro.

Queste mancanze non sono solo violazioni amministrative, ma rendono anche più difficile tenere sotto controllo gli affitti brevi abusivi. Il C.I.N. serve proprio per monitorare le attività e sanzionare eventuali irregolarità fiscali o di sicurezza. Le autorità hanno ribadito quanto sia importante questa misura, soprattutto con l’aumento delle locazioni brevi sull’isola.

Evasione fiscale e omissioni nella comunicazione degli ospiti

I controlli hanno portato alla luce una base imponibile non dichiarata di circa 110.000 euro, derivante da canoni di locazione mai tassati. Un chiaro segnale che l’evasione nel settore degli affitti brevi resta un problema serio nei luoghi turistici più frequentati. Oltre a questo, sono stati scoperti 15 casi in cui i gestori non hanno comunicato i dati degli ospiti alla Pubblica Sicurezza, come invece previsto dalla legge per motivi di sicurezza.

Questi mancati adempimenti hanno portato a denunce penali davanti alla Procura. Tra gli episodi più gravi, quello di un uomo denunciato per aver usato un documento falso: “un’identità intestata alla figlia minore, ma in realtà appartenente a un’altra persona di origine marocchina.” Questi fatti mostrano quanto sia necessaria maggiore attenzione sia da parte di chi affitta sia di chi controlla, per evitare che crescano le irregolarità.

Per le autorità, fermare gli affitti brevi abusivi è fondamentale per garantire la sicurezza pubblica e il corretto pagamento delle tasse, due pilastri indispensabili per mantenere in ordine il settore turistico a Ischia.

Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2025 da Serena Fontana