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Inchiesta Crollo Ballatoio Vela Celeste A Napoli: aggiornamenti su indagati e nuove posizioni a un anno dal disastro

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Indagini sul crollo della Vela Celeste a Napoli, nuovi sviluppi a un anno dal disastro. - Unita.tv
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L’incidente del 22 luglio 2024, quando crollò un ballatoio nella Vela Celeste di Scampia causando tre vittime e undici feriti, continua a essere al centro delle indagini della Procura di Napoli. A un anno dai fatti, emergono sviluppi importanti sulla posizione degli indagati e sulle responsabilità legate alla tragedia che ha segnato la città.

Riduzione e aggiornamento delle posizioni indiziarie nella Procura Di Napoli

Le indagini sul crollo del ballatoio alla Vela Celeste hanno subito un’importante svolta nelle ultime settimane. Inizialmente, erano nove i dipendenti del Comune di Napoli coinvolti come indagati. Dopo aver ascoltato queste persone, la Procura ha deciso di ridurre a sei il numero degli indagati, modificando così le posizioni grazie a uscite e nuovi ingressi nel fascicolo. La scelta riguarda esclusivamente personale amministrativo comunale, senza estendere il coinvolgimento ad altri enti.

Questi cambiamenti derivano dal proseguimento dell’attività istruttoria condotta dal sostituto procuratore Manuela Persico, in collaborazione con il collega Mario Canale. I due magistrati stanno seguendo con attenzione gli sviluppi del procedimento per cercare di chiarire tutti gli aspetti della vicenda. La concentrazione resta sugli indagati legati all’amministrazione comunale, mentre, ancora una volta, viene esclusa qualsiasi responsabilità da parte della società Napoli Servizi, spesso al centro di speculazioni ma qui dichiarata estranea.

La notifica degli avvisi di conclusione delle indagini sarà inviata a breve. Questo passaggio rappresenta un momento chiave nell’inchiesta, perché consente agli indagati di conoscere formalmente le accuse e preparare la loro difesa.

Reati ipotizzati e filoni d’inchiesta sul crollo alla vela celeste

La Procura ha mantenuto intatti i capi d’accusa formulati sin dall’inizio. Tra le accuse principali ci sono il crollo colposo, l’omicidio plurimo colposo e le lesioni gravissime colpose. La configurazione di questi reati punta a stabilire eventuali negligenze o carenze che hanno portato al cedimento strutturale del ballatoio.

L’inchiesta procede su due direttrici fondamentali. La prima riguarda il mancato sgombero dell’area dopo un’ordinanza emessa il 12 ottobre 2015 che disponeva la rimozione degli abitanti per motivi di sicurezza. Dopo l’emanazione di quel provvedimento, c’è stata una lunga fase di stallo e l’ordinanza, alla fine, non è stata applicata, lasciando la Vela Celeste abitata nonostante i rischi.

La seconda direttrice si concentra sulla mancata manutenzione della struttura. Le verifiche hanno messo in luce una carenza negli interventi di conservazione che avrebbero potuto prevenire il cedimento. Questo filone cerca di capire chi avrebbe dovuto intervenire e perché non lo ha fatto.

I due filoni restano collegati all’ipotesi che la tragedia sia stata evitabile con azioni tempestive e con una gestione più attenta delle condizioni di sicurezza dell’edificio.

Confermata l’esclusione di Napoli servizi dal procedimento penale

Tra i soggetti spesso coinvolti in vicende urbanistiche e di manutenzione a Napoli c’era grande curiosità sul possibile coinvolgimento di Napoli Servizi, la società che gestisce parte dei servizi comunali. Anche in questa seconda fase di notifica delle indagini la Procura ha confermato che non ci sono elementi sufficienti per imputare responsabilità a questa società.

La chiarificazione di questo punto ha una rilevanza particolare, perché esclude una componente importante della gestione del patrimonio pubblico dalla responsabilità penale per il crollo. In questo modo l’attenzione resta concentrata esclusivamente sugli uffici comunali e sugli incaricati di sovrintendere alla sicurezza degli immobili.

La conferma dell’esclusione di Napoli Servizi dal quadro indiziario contribuisce a restringere il campo degli indagati e a indirizzare meglio l’inchiesta verso le responsabilità dirette dell’amministrazione comunale.

Le prossime settimane saranno decisive per capire come procederà il percorso giudiziario e quali elementi ulteriori emergeranno dall’analisi degli atti. Il ricordo di quella tragica serata continua a pesare sull’intera città di Napoli, in attesa che la giustizia faccia chiarezza sulle responsabilità.

Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Serena Fontana

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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