Il governo italiano ha attivato un fondo da 600 milioni di euro, destinato a favorire l’acquisto di auto elettriche nei comuni della provincia di Avellino. Questa iniziativa, prevista a partire da settembre 2025, si inserisce nel quadro delle azioni del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per ridurre le emissioni urbane e stimolare la mobilità sostenibile. I residenti di 33 comuni irpini potranno così accedere a incentivi specifici, purchè rottamino un veicolo a combustione precedente a Euro 6.
I comuni beneficiari e le misure previste per l’acquisto di veicoli elettrici
Tra i territori coinvolti figurano 33 comuni della provincia di Avellino, tra cui il capoluogo stesso e realtà limitrofe come Montefredane, Monteforte Irpino, Mercogliano, Atripalda e molti altri. La lista completa comprende località come Aiello del Sabato, Altavilla Irpina, Castelvetere sul Calore e Sant’Angelo a Scala, che rientrano nella fascia urbana individuata dal decreto ministeriale.
Il decreto stabilisce che gli incentivi si applicano a chi acquista veicoli elettrici a emissioni zero, in presenza della rottamazione di un’auto a motore termico fino allo standard Euro 5. Il meccanismo punta a sostituire le vetture più inquinanti con modelli a batteria, migliorando la qualità dell’aria e riducendo l’inquinamento nelle aree urbane. La dotazione complessiva del fondo ammonta a 600 milioni di euro, somme che saranno distribuite in base alle richieste e ai requisiti territoriali indicati dal ministero.
Ruolo del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica nella promozione delle agevolazioni
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato il decreto attuativo, definendo i criteri e le modalità di erogazione di questi incentivi per la provincia di Avellino. Il ministro Gilberto Pichetto Fratin, appena insediato, ha sottolineato l’importanza di sostenere le aree urbane che mostrano un impegno verso la mobilità a zero emissioni.
Con questa misura, il governo intende spingere i comuni verso una transizione più veloce verso veicoli elettrici, contribuendo a contenere l’impatto ambientale nelle città e migliorare la vivibilità urbana. Il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, ha pubblicamente apprezzato l’iniziativa, rilevando come gli incentivi possano spingere i residenti a cambiare le proprie abitudini di guida, rinnovando un parco auto spesso datato e inquinante.
Esclusione di Benevento e la contestazione del sindaco mastella
Un episodio che sta creando tensioni sul tema riguarda il capoluogo di provincia Benevento che, al contrario di molti comuni di Avellino, è stato escluso dal decreto sugli incentivi per veicoli elettrici. Il sindaco Clemente Mastella ha espresso la sua contrarietà, segnalando che questa esclusione rischia di penalizzare la mobilità sostenibile nella sua zona.
Mastella ha annunciato l’invio di una lettera ufficiale al ministro Pichetto Fratin per richiedere un riesame della decisione, definendo la mancata inclusione un danno per il rinnovo del parco auto a Benevento e per la qualità dell’aria. La protesta del primo cittadino riflette una preoccupazione diffusa tra le amministrazioni locali riguardo a criteri che lasciano fuori territori urbani importanti, influendo sulle azioni concrete di tutela ambientale.
L’impatto atteso sugli spostamenti e sull’ambiente nelle aree urbane della Provincia Di Avellino
L’attivazione di questo fondo si propone di dare impulso alla diffusione di veicoli elettrici in provincia di Avellino, contribuendo a diminuire gli inquinanti legati ai trasporti su gomma. Le restrizioni legate alla rottamazione obbligano i cittadini a sostituire auto più vecchie e più inquinanti con modelli a emissioni zero.
Questa sostituzione dovrebbe portare a una diminuzione dei livelli di smog, in particolare nelle città e nei centri abitati più popolosi della provincia. La mobilità elettrica, accompagnata da politiche di rinnovo del parco circolante, rappresenta anche un passo verso una rete di trasporto più moderna e meno dipendente dai carburanti fossili. Gli stanziamenti previsti consentono di affrontare il problema anche sul piano economico, riducendo l’impatto dei costi di acquisto per i privati che vogliano optare per soluzioni green.
Il metodo adottato con le misure del ministero rappresenta un test per altre province italiane, attente a replicare o adattare questo modello di incentivi in vista di un abbassamento generalizzato delle emissioni urbane entro i prossimi anni.
Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Serena Fontana