La nomina di Fulvio Adamo Macciardi a sovrintendente del Teatro di San Carlo di Napoli ha già scatenato una forte reazione istituzionale. Il sindaco Gaetano Manfredi, che svolge anche il ruolo di presidente della Fondazione del Teatro, si prepara a impugnare l’incarico tramite un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale . La vicenda si concentra sulla regolarita’ dell’iter che ha portato all’insediamento di Macciardi alla guida di uno dei più antichi e prestigiosi teatri d’opera italiani.
La nomina a sovrintendente e la posizione del ministro della cultura
Poche ore fa, il Ministero della Cultura ha ufficializzato la nomina di Fulvio Adamo Macciardi come sovrintendente del Teatro di San Carlo. La decisione è stata firmata dal ministro Alessandro Giuli, che ha accolto la proposta avanzata dal Consiglio di Indirizzo del teatro. Macciardi, figura nota nel mondo culturale, è così diventato il nuovo responsabile della direzione artistica e gestionale del Massimo napoletano.
Il ruolo del sovrintendente è centrale, poiché gestisce sia l’attività operistica sia la parte organizzativa e amministrativa, influenzando il funzionamento complessivo dell’ente. La nomina è stata presentata come il risultato di un iter procedurale legato al parere del Consiglio di Indirizzo, che dovrebbe disciplinare la selezione secondo regole precise.
Le ragioni del ricorso del sindaco Manfredi contro la nomina di Macciardi
Gaetano Manfredi ha reso noto l’intenzione di presentare un ricorso al Tar contro la nomina di Macciardi. La motivazione principale riguarda il presunto mancato svolgimento formale della riunione del Consiglio di Indirizzo che ha fornito il parere necessario per la scelta del sovrintendente. Secondo il sindaco, il Cdi non si sarebbe riunito formalmente, rendendo così invalida la proposta avanzata e la conseguente nomina da parte del ministro.
Manfredi ha spiegato che “questa irregolarità formale mette in discussione la legittimità dell’intero procedimento, minacciando la trasparenza e la correttezza nella gestione di un’istituzione culturale di alto rilievo.” Il sindaco, che riveste anche il ruolo di presidente della fondazione che sovrintende al teatro, punta a garantire che ogni passaggio avvenga nel rispetto delle norme e della legalità amministrativa.
Il contesto del teatro di San Carlo e le implicazioni della controversia
Il Teatro di San Carlo, fondato nel 1737, è uno dei simboli culturali e artistici di Napoli e dell’Italia. La direzione del teatro detiene un peso decisivo nel promuovere la musica lirica, il balletto e altre espressioni artistiche con una tradizione più che secolare. Le nomine degli ultimi anni hanno spesso suscitato dibattiti accesi e sospetti di ingerenze politiche, per questo la gestione trasparente rimane fondamentale.
La posizione del sindaco Manfredi indica un clima di tensione tra le istituzioni locali e il governo centrale in materia culturale. Il ricorso al Tar suggerisce che la battaglia legale potrà protrarsi nelle prossime settimane, mentre il teatro rischia di restare nell’incertezza. Se la nomina venisse annullata, si aprirebbe una nuova fase di selezione, con possibili ripercussioni sulle attività artistiche già in programma.
Il caso tra politica e cultura evidenzia anche l’attenzione sull’autonomia degli enti culturali e sul rispetto delle procedure previste dalla legge. Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni in merito alle decisioni del Tar e alle reazioni delle parti coinvolte.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi