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Guerra Senza Nemici di Francesco Branca vince la quinta edizione di Una Storia Per Emergency al Giffoni

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Francesco Branca trionfa al Giffoni con "Guerra Senza Nemici" per Una Storia - Unita.tv
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La quinta edizione di Una Storia per Emergency ha decretato il vincitore durante il Giffoni Film Festival. La competizione ha raccolto proposte di cortometraggi da giovani creativi tra i 18 e i 30 anni, concentrati sul tema del rifiuto della guerra. Il progetto premiato, Guerra senza nemici, firma di Francesco Branca, si distingue per il modo originale con cui affronta il conflitto e le sue conseguenze invisibili. La collaborazione tra Emergency, Giffoni Innovation Hub, Mosaicon Film e Rai Cinema ha dato vita a un’iniziativa che valorizza contenuti dal forte impatto sociale e culturale sul tema della pace.

Una storia per Emergency e la sfida dei giovani contro la guerra

Questa edizione di Una Storia per Emergency ha coinvolto giovani autori che hanno inviato soggetti per cortometraggi con un messaggio chiaro: il rifiuto della guerra. Il concorso si è concentrato su storie capaci di mettere in luce sia l’esperienza diretta dei conflitti, sia le riflessioni su una cultura che alimenta la violenza. Gli artisti dai 18 ai 30 anni hanno presentato lavori attraverso cui raccontare dinamiche difficili, con uno sguardo originale che superasse stereotipi e banalizzazioni. Il festival ha così offerto una piattaforma per dare voce a chi immagina una realtà alternativa, lontana dalla guerra e dal suo linguaggio comune.

Le collaborazioni tra Emergency, Giffoni Innovation Hub, Mosaicon Film e Rai Cinema hanno permesso di unire competenze nel mondo del cinema, dell’innovazione e della comunicazione sociale. Emergono così lavori che usano il linguaggio audiovisivo per denunciare la perdita di umanità causata dai conflitti e per immaginare modalità diverse di convivere. Il coinvolgimento di giovani autori rappresenta un’occasione per allargare il dibattito pubblico, anche nelle nuove generazioni, a partire da esperienze personali e sensibilità contemporanee.

La giuria d’eccezione dietro la scelta del vincitore: nomi e criteri

La selezione dei cortometraggi e la scelta del vincitore sono state affidate a una giuria composta da professionisti del cinema e della comunicazione culturale. La regista Margherita Ferri, nota per il suo lavoro sul racconto visivo, insieme all’attore Vinicio Marchioni, hanno portato una prospettiva pratica e artistica. Beatrice Fiorentino, rappresentante della Settimana Internazionale della Critica di Venezia, ha contribuito con la sua esperienza nella selezione di opere capaci di esprimere storie nuove e profonde. Tra i membri anche Fulvio Firrito di Rai Cinema e Michela Greco di Emergency, che hanno supportato l’aspetto produttivo e sociale del progetto.

Andrea Leone di Mosaicon Film e Luigi Sales di Giffoni Innovation Hub hanno accompagnato la valutazione portando competenze sull’innovazione e sull’incontro tra cinema e nuove tecnologie. La giuria ha cercato opere che raccontassero la guerra con lucida semplicità, capaci di scardinare l’ideologia violenta attraverso punti di vista inattesi o simbolici. Il premio a Guerra senza nemici è dovuto alla sua capacità di mostrare la guerra senza immagini di violenza diretta, ma mostrando le tracce profonde che lascia nell’immaginario di chi la vive fin dall’infanzia.

Guerra senza nemici: il cortometraggio premiato e la visione dell’autore

Guerra senza nemici di Francesco Branca si concentra su un mondo visto attraverso gli occhi di un bambino che fatica a comprendere le ragioni della guerra. Il racconto evita scene di battaglia, preferendo il percorso interiore di chi subisce la cultura del conflitto. La narrazione mette in crisi la costruzione del nemico, evidenziando l’assurdità delle divisioni che generano violenza. La semplicità del racconto permette allo spettatore di riflettere sull’impatto invisibile della guerra e sull’eredità che lascia nei giovani.

L’autore ha descritto il suo lavoro come “un invito a disertare l’odio, a cambiare lo sguardo con cui osserviamo il mondo.” Francesco Branca ha sottolineato come Emergency rappresenti per lui “il coraggio di riscrivere le regole, spostando la prospettiva verso quella della pace.” La produzione del corto è affidata a Mosaicon Film, con il sostegno dei partner della manifestazione, e la distribuzione esclusiva è prevista su Rai Play e Rai Cinema, favorendo così una larga diffusione del messaggio.

Menzioni speciali per Amal e ghubar: storie di cura e legami nelle situazioni di guerra

Accanto al vincitore sono arrivate due menzioni speciali, riconoscimenti a progetti altri ma con temi affini. Amal di Eduardo Bigazzi mette a fuoco l’incontro tra un infermiere napoletano e un rifugiato palestinese. Il cortometraggio parla della cura e del superamento dei confini attraverso la musica, che diventa linguaggio universale. Un piccolo gesto simbolico, un dono lasciato tra i personaggi, diventa portatore di un legame capace di superare il silenzio. La delicatezza e il rispetto nella narrazione sono stati richiamati nella motivazione delle menzioni.

Ghubar di Gianmarco Russo invece illumina un contesto quotidiano devastato dalla guerra, evidenziando la forza dei legami familiari e comunitari dentro l’ombra della violenza e della distruzione. La capacità del racconto di trasmettere il senso di umanità e resistenza attraverso pochi dettagli e scene essenziali ha colpito la giuria. Il corto riesce a restituire l’idea di una vita che prosegue, nonostante i segnali di annientamento e sofferenza, mettendo in primo piano i rapporti tra le persone più che gli eventi violenti.

La campagna r1pud1a di Emergency e l’impegno contro la guerra in Italia

Una Storia per Emergency si inserisce all’interno di una battaglia civile più ampia, portata avanti dall’associazione con la campagna R1pud1a. Lanciata a novembre dell’anno scorso, questa iniziativa richiama alla Costituzione italiana, in particolare all’articolo 11, che vieta la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Emergency promuove così un messaggio chiaro di pace e disarmo, cercando di sensibilizzare pubblici diversi sulle conseguenze drammatiche dei conflitti armati.

Il sostegno offerto a cortometraggi come quelli selezionati nasce dall’idea che la cultura e l’arte possano svolgere un ruolo significativo nel modificare le percezioni e nei confronti della guerra e dell’odio. Il lavoro rivolto ai giovani rappresenta una scelta strategica, puntando a costruire un’antitesi culturale al militarismo e alla violenza. Emergono così voci nuove e diverse, in grado di parlare a generazioni che vivono un contesto internazionale segnato da tensioni e crisi ma anche opportunità per riflettere e cambiare.

Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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