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Genova 2025, i genitori di Giulio Regeni al Giffoni: la battaglia per la verità e i diritti umani

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I genitori di Giulio Regeni al Giffoni per la verità e i diritti umani - Unita.tv
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Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano rapito e ucciso al Cairo nel 2016, resta impresso nella memoria collettiva. Al Giffoni Film Festival 2025, i suoi genitori sono tornati a raccontare la loro lunga lotta per la giustizia, coinvolgendo soprattutto i giovani. La sua storia è ancora un simbolo forte della ricerca della verità e della difesa dei diritti umani, temi più urgenti che mai.

Dal dolore all’impegno: le parole di Claudio Regeni al Giffoni

Claudio Regeni ha spiegato come, fin dai primi momenti dopo la scomparsa di Giulio, la famiglia ha sentito una ferita profonda, un’offesa che non poteva essere accettata. Quel dolore si è trasformato in coraggio, una spinta a cercare verità e giustizia. Dal Cairo, dove Giulio era sparito, fino all’Italia, l’impegno non si è mai fermato. Ora, con il processo in corso, sperano di avvicinarsi a qualche risposta concreta.

Durante l’incontro, Claudio ha raccontato che, dopo anni di difficoltà e ritardi, il procedimento giudiziario ha finalmente preso il via, portando alla luce elementi importanti. Ma la strada verso una giustizia vera resta lunga e incerta. «Niente potrà restituirci Giulio», ha detto il padre, «ma almeno la verità deve emergere, come segno di rispetto per la sua dignità e per chiunque subisca ingiustizie».

Chi era davvero Giulio: un ricordo che va oltre il dramma

I genitori hanno voluto restituire un’immagine umana di Giulio, oltre a quella di ricercatore. Lo hanno descritto come un ragazzo solare, pieno di vita, con uno spirito vivace e una grande voglia di ridere. Non era certo un tipo noioso, anzi, amava creare un clima leggero anche durante lo studio e la ricerca. Questo ritratto aiuta a vedere il ragazzo dietro la tragedia.

Durante l’incontro con i ragazzi del festival, Claudio e Paola Regeni hanno parlato anche dell’“onda gialla”, il movimento di solidarietà nato attorno alla memoria di Giulio. Non si tratta solo di simboli o iniziative sporadiche, ma di persone che hanno deciso di difendere i diritti fondamentali e sostenere con forza la ricerca della verità. Ogni gesto e ogni partecipazione fanno crescere questa onda, trasformandola in un segno di resistenza civile.

Diritti umani sotto attacco: l’intervento dell’avvocata Alessandra Ballerini

Nel corso dell’incontro ha preso la parola anche l’avvocata Alessandra Ballerini, che ha ricordato come il caso di Giulio non sia un episodio isolato. Molte altre persone subiscono violazioni dei diritti fondamentali. Ha citato nomi come Paciolla, Rocchelli, Trentini, vittime di ingiustizie simili, spesso ostacolate da interessi politici ed economici più grandi.

Secondo Ballerini, c’è una parte della politica, non solo in Italia, che sacrifica i diritti umani in nome di interessi economici, commerciali o legati agli armamenti. Questo meccanismo mette in secondo piano la tutela delle persone e rende difficile garantire i diritti fondamentali. L’avvocata ha chiesto un cambio netto nelle istituzioni: servono scelte che mettano al primo posto la difesa dei diritti, accanto a ogni azione politica e diplomatica.

Un appello per una nuova responsabilità civile e politica

Paola Regeni, intervenuta nella stessa mattinata, ha ribadito questa necessità. La madre di Giulio ha detto chiaramente che non può esserci vera giustizia senza mettere al centro la difesa delle persone. Non è una questione che riguarda solo la famiglia Regeni, ma una sfida per lo Stato e per la società tutta. I diritti umani devono diventare il fondamento di ogni rapporto, non un dettaglio da trascurare quando entrano in gioco interessi più grandi.

L’appello di Paola al Giffoni ha acceso la sala, invitando i giovani a tenere viva la memoria di Giulio e a farsi parte attiva perché nessun caso simile venga ignorato o dimenticato. La battaglia della famiglia Regeni è ormai parte della coscienza civile italiana e internazionale, un monito chiaro contro ogni silenzio imposto.

La loro presenza al festival dimostra quanto il ricordo di Giulio continui a influenzare nuove generazioni, tenendo alta l’attenzione su ciò che ancora manca per assicurare diritti uguali e giustizia per tutti.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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