Fabri Fibra in concerto a Napoli il 5 settembre con il nuovo album mentre Los Angeles brucia

Fabri Fibra live a Napoli il 5 settembre con il nuovo album. - Unita.tv

Serena Fontana

26 Agosto 2025

Il rapper Fabri Fibra torna dal vivo a Napoli il 5 settembre alle ex Base Nato di Bagnoli, per presentare “Mentre Los Angeles brucia”, il suo undicesimo album uscito da poche settimane e subito entrato al primo posto delle classifiche. L’evento, inserito nel SuoNato Festival e organizzato da Blackstar insieme a Ufficio K, è l’unica tappa campana del Festival Tour 2025 e segna un momento importante per il territorio e per i fan del rap italiano.

La data napoletana del suo nato festival come occasione per scoprire il nuovo album

Il concerto di Napoli rappresenta l’unica fermata della tappa campana del tour di Fabri Fibra, uno degli artisti più influenti del rap italiano del nuovo millennio. L’evento è ospitato in uno spazio dalla forte identità culturale e simbolica come l’ex Base Nato di Bagnoli, dove musica e arte si incrociano per progetti di rilievo come il SuoNato Festival. L’organizzazione affidata a Blackstar e Ufficio K ha pensato a questa tappa come momento di grande richiamo per gli appassionati e per chi segue la scena musicale contemporanea. Napoli, con la sua tradizione musicale e la voglia di innovazione artistica, accoglierà il rapper per una serata dedicata sia ai nuovi brani che a quelli più noti, in un evento che punta a consolidare il legame tra artista e territorio più a sud.

L’interesse verso questa data nasce anche dal fatto che “Mentre Los Angeles brucia” arriva dopo anni di lavoro e racchiude temi importanti, tra musica e riflessione sociale. La possibilità di ascoltare dal vivo i brani che hanno conquistato subito le classifiche mette l’attenzione su un progetto che combina ricerca musicale e testi intensi. Questo concerto sarà un’occasione per rivivere in diretta lo stile e la forza espressiva che hanno reso Fabri Fibra un protagonista della musica italiana dal 2002.

Mentre Los Angeles brucia: un album tra riflessioni sociali e collaborazioni di rilievo

“Mentre Los Angeles brucia”, pubblicato in tempi recenti, ha scalato rapidamente tutte le classifiche, aggiudicandosi la certificazione Disco d’Oro in poche settimane dall’uscita. L’album vede la partecipazione di diversi artisti come Gaia, Massimo Pericolo, Joan Thiele e Noyz Narcos, nomi che rappresentano una fetta importante dell’attuale scena musicale italiana, in particolare nel rap e nell’hip hop contemporaneo. Questa pluralità di voci arricchisce la produzione, creando un album variegato e con più livelli di lettura.

Tra le peculiarità più interessanti di questo lavoro spicca il primo brano, dove Fabri Fibra ha inserito un cameo di Francesco Guccini con “L’avvelenata”. Il rapper ha scelto questo pezzo storico per sottolineare il conflitto tra il desiderio di esprimersi con urgenza e la paura di essere rapidamente dimenticati, un tema centrale per qualunque artista. Un altro elemento significativo è la voce campionata di Andrea Laszlo De Simone, un cantautore noto anche oltre i confini italiani. Il suo brano “Vivo” entra nella struttura musicale dell’album portando una dimensione sonora differente e una riflessione sulla vita e il tempo che scorre.

Il processo creativo si è sviluppato per circa due anni, principalmente a Santa Monica, in California. Fabri Fibra ha raccontato di come lui e il produttore Pietrino abbiano costruito il disco ascoltando diverse basi e ricomponendo un “puzzle” fatto di molte tracce. Un fermo durante una tempesta a Los Angeles e le notizie di un incendio nella città lo hanno spinto a riflettere sul distacco tra ciò che accade nel mondo e l’indifferenza delle persone, tema che attraversa tutto l’album. Quel momento in cui accese la televisione e sentì la notizia della morte di David Lynch nel bel mezzo di questi eventi fu lo spunto per un interrogativo forte sul vivere quotidiano in un mondo che spesso sembra andare in pezzi.

Fabri Fibra, una carriera che ha segnato il rap italiano dagli inizi agli ultimi progetti

Fabri Fibra ha cominciato la sua carriera nel 2002 con “Turbe Giovanili”, esordio che ha aperto un percorso decisivo per il rap in Italia. Il successo è continuato con album come “Mr. Simpatia” e “Tradimento”, quest’ultimo il primo disco pubblicato da un rapper italiano con una casa discografica importante, segnando un cambio di passo per l’intero genere. Nel corso degli anni ha curato 10 album, tenendo sotto controllo ogni dettaglio artistico, dalla produzione ai testi, portando il rap a superare i confini classici ed entrare nelle classifiche di vendita insieme ai generi più tradizionali.

Nel 2025 Fibra si presenta con “Mentre Los Angeles brucia” come un artista maturo, capace di far convivere tecnica e contenuti forti. La sua musica ha contribuito a trasformare il rap da semplice fenomeno underground a un genere che racconta storie sociali complesse e italiane, declinate con uno stile che spesso si avvicina al cantautorato, tanto nella scelta dei temi quanto nella capacità di coinvolgere un pubblico ampio e vario. Il doppio platino ottenuto dall’album “Caos” mostra una costante attenzione del pubblico verso le sue produzioni, così come l’interesse per i concerti e il suo modo diretto di raccontare il presente con le rime.

Fabri Fibra rimane così una figura centrale per comprendere quanto il rap possa essere strumento di narrazione sociale e culturale in Italia, declinato con un linguaggio che accompagna e interpreta le diverse generazioni senza perdere la forza di denuncia e la capacità di emozionare.

Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2025 da Serena Fontana