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Due operai morti a Napoli, lavori in nero e sicurezza sul cantiere al centro dell’indagine

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Tragedia a Napoli, indagine su sicurezza e lavoro nero nel cantiere. - Unita.tv
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Due operai sono deceduti ieri a Napoli a causa del ribaltamento di un montacarichi durante lavori edili. Le verifiche in corso coi magistrati hanno rivelato che almeno due dei tre uomini coinvolti erano impegnati in mansioni senza contratto regolare. La vicenda ha acceso l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri cittadini e sulle condizioni lavorative di chi opera in questo settore.

Operai irregolari e lavoro nero confermati dalle prime indagini a Napoli

Le fonti investigative raccolte nelle ore successive all’incidente hanno confermato che due dei lavoratori non erano assunti regolarmente. Si trovavano infatti in una posizione di lavoro cosiddetta “in nero”, cioè privi di qualsiasi regolarizzazione contrattuale o previdenziale. Questa circostanza complica ulteriormente il quadro delle responsabilità già gravoso per quanto accaduto.

L’identificazione è stata possibile grazie agli accertamenti condotti dagli inquirenti insieme agli ispettori del lavoro, che stanno esaminando i documenti aziendali e i ruoli effettivi svolti sul cantiere. Il lavoro irregolare è una piaga frequente in alcune zone di Napoli, con notevoli conseguenze sui diritti dei lavoratori e sulla sicurezza.

L’assenza di contratto regolare significa anche che questi operai non godevano delle protezioni minime previste dalla legge, come l’assicurazione contro gli infortuni e i contributi previdenziali. Ciò rende il caso ancora più grave, perché evidenzia come la mancanza di controlli possa esporre lavoratori a rischi altissimi senza alcuna tutela.

Norme di sicurezza sul lavoro: mancanza di dispositivi di protezione al centro dell’indagine

Uno degli aspetti che la Procura di Napoli sta approfondendo riguarda il rispetto delle norme di sicurezza nell’ambiente di lavoro. Stando alle prime ricostruzioni, gli operai coinvolti non indossavano caschi protettivi né erano assicurati con cinture di sicurezza, dispositivi fondamentali per prevenire cadute dall’alto, soprattutto durante l’uso di montacarichi.

L’ipotesi è che la negligenza o il mancato rispetto dei protocolli di sicurezza abbiano contribuito direttamente all’incidente. La verifica degli elementi nel cantiere mira a stabilire se le imprese incaricate abbiano applicato correttamente le norme previste dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro o se ci siano stati gravi inadempimenti.

In particolare, l’assenza di imbracature o altre protezioni personali rappresenta una violazione chiara delle prescrizioni destinate a salvaguardare la vita dei lavoratori. Tali dispositivi permetterebbero, in caso di ribaltamento o caduta, di ancorarsi a punti sicuri e ridurre i danni fisici.

Le autorità stanno esaminando anche se il montacarichi fosse sottoposto a manutenzioni periodiche obbligatorie, perché un difetto tecnico potrebbe aver favorito lo schianto o la perdita di controllo del mezzo. Nulla viene trascurato per chiarire tutte le responsabilità.

Contesto napoletano e riflessioni sulle condizioni di lavoro in cantieri edili

Napoli presenta un quadro complesso riguardo al settore edile e alle regole sul lavoro. Spesso, cantieri privi di supervisione adeguata mettono a rischio i lavoratori, senza che vengano rispettati gli standard di sicurezza. Il fenomeno del lavoro irregolare, purtroppo diffuso, contribuisce a creare situazioni precarie che aumentano gli incidenti.

Le operazioni di controllo varano interventi più frequenti da parte degli enti preposti, ma la realtà piena di cantieri sparsi e talvolta poco controllati rende difficile garantire condizioni di lavoro sicure. La tragedia di ieri segnala la necessità di intensificare la vigilanza, ma anche di promuovere una cultura più rigida dell’attenzione alla sicurezza e al rispetto delle regole contrattuali.

Le famiglie delle vittime sono ora coinvolte in un percorso doloroso, mentre le indagini proseguono per individuare tutti i responsabili, compresi eventuali titolari delle ditte appaltatrici. Il controllo rigoroso di documenti, strutture e macchinari sarà determinante per consentire un esito giuridico che faccia chiarezza sui fatti.

Il caso mostra ancora una volta quanto siano delicate le condizioni di lavoro in certi ambienti e quanto serva un controllo capillare per evitare altre tragedie simili in futuro.

Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Elisa Romano

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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