La polizia ha fermato due persone residenti in Campania accusate di aver raggirato e derubato una donna anziana a Reggio Calabria. La vicenda risale allo scorso aprile e ha coinvolto un intervento della Squadra mobile di Napoli su mandato della Procura locale.
La truffa ai danni di un’anziana a Reggio Calabria: come è andata
Lo scorso aprile, a Reggio Calabria, una donna anziana è stata vittima di un raggiro ben orchestrato. I due arrestati si sarebbero presentati come intermediari di una situazione urgente e grave riguardante il figlio della vittima. Secondo quanto riportato, avrebbero detto che il figlio aveva provocato un incidente stradale serio, creando così preoccupazione nella signora. Con questa scusa, l’hanno convinta a consegnare loro monili in oro e più di cinquemila euro in contanti, necessari — secondo il racconto dei truffatori — per coprire spese assicurative e evitare conseguenze legali peggiori.
L’anziana, messa sotto pressione dall’allarme suscitato dai presunti fatti, ha ceduto ai ricatti. Durante la fuga, però, i due non si sono limitati a prendere i soldi, ma hanno anche spintonato e minacciato la vittima, aggiungendo violenza a un inganno già grave.
Le indagini della polizia dopo la denuncia a Reggio Calabria
Dopo che la donna ha denunciato il fatto alla Questura di Reggio Calabria, la polizia ha subito avviato le indagini sul caso. Le indagini hanno coinvolto la Squadra mobile di Napoli per rintracciare i colpevoli, i quali risiedevano in Campania. Attraverso accertamenti e raccolta di prove, gli agenti sono riusciti a identificare i due responsabili del raggiro e della rapina.
Le misure cautelari sono state disposte dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta della Procura locale, che ha portato all’emissione delle ordinanze di custodia cautelare per entrambi gli indagati. Le operazioni di cattura si sono svolte nella città partenopea, dove i due vivevano e dove la polizia li ha arrestati.
Le conseguenze giudiziarie e l’importanza della tutela degli anziani
Questo caso evidenzia come gli anziani possano essere facilmente bersaglio di truffe basate su falsi allarmi e minacce emotive. Le forze dell’ordine insistono sulla necessità di segnalare subito qualsiasi comportamento sospetto o tentativi di raggiro, specialmente quelli che sfruttano legami familiari o situazioni di emergenza. La pronta reazione della vittima e le indagini coordinate hanno permesso di assicurare alla giustizia chi ha approfittato della sua vulnerabilità.
La custodia cautelare nei confronti dei due arrestati rappresenta una prima risposta concreta del sistema giudiziario nella tutela delle fasce più deboli della popolazione, nel tentativo di scoraggiare simili episodi in futuro. La collaborazione tra diverse sedi della polizia, da Reggio Calabria a Napoli, ha dimostrato l’efficacia di un coordinamento nelle attività investigative.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Elisa Romano