Il presidente di confindustria, Emanuele Orsini, ha espresso la necessità di un approccio diverso nella legge di bilancio italiana. Durante l’assemblea pubblica degli industriali a Napoli ha sottolineato come non bastino modifiche marginali a misure già esistenti. La proposta si concentra su tre punti fondamentali per il futuro dell’economia nazionale: rafforzare le imprese italiane, sostenere i settori più consolidati e attrarre investimenti esteri.
La posizione di confindustria sulla legge di bilancio
Orsini ha chiarito che confindustria non intende inseguire una legge di bilancio fatta solo da piccoli aggiustamenti o interventi parziali sulle norme già in vigore. Il presidente ha evidenziato come serva invece una strategia complessiva che guardi avanti nel medio-lungo termine. L’obiettivo è definire con chiarezza cosa fare del paese nei prossimi anni, evitando soluzioni improvvisate o frammentarie.
Questa visione nasce dalla consapevolezza delle sfide attuali per l’economia italiana: molte aziende affrontano difficoltà legate alla concorrenza globale e ai cambiamenti tecnologici; i settori tradizionali mostrano segnali di stagnazione; mentre il mercato internazionale offre opportunità importanti se si riesce ad attrarre nuovi investitori.
Orsini ha quindi invitato a superare logiche emergenziali e interventi spot per puntare su un piano organico capace di creare condizioni favorevoli alla crescita economica stabile.
Potenziare le aziende italiane come priorità nazionale
Un punto centrale del discorso riguarda il rafforzamento delle imprese italiane. Secondo Orsini bisogna mettere in campo azioni concrete che permettano alle aziende soprattutto piccole e medie dimensioni, cuore della produzione italiana, di migliorare competitività e capacità produttiva.
Le misure richieste devono essere semplici da applicare ma efficaci sul terreno operativo quotidiano delle imprese. Si parla ad esempio della semplificazione burocratica, accesso facilitato al credito e incentivi mirati agli investimenti in innovazione tecnologica o sostenibilità ambientale.
Il presidente ha rimarcato quanto sia fondamentale agire subito perché molte realtà rischiano altrimenti di perdere terreno rispetto ai concorrenti internazionali più rapidi nell’adattarsi ai cambiamenti del mercato globale.
Attenzione ai settori maturi dell’economia italiana
Un altro aspetto evidenziato è la necessità d’intervenire sui comparti economici considerati “maturi”, cioè quelli con una lunga storia ma oggi meno dinamici o soggetti a crisi strutturali. Questi settori rappresentano ancora una parte importante dell’occupazione e del valore aggiunto prodotto nel paese ma vanno accompagnati verso nuove forme organizzative o modelli produttivi più moderni.
Orsini suggerisce politiche specifiche per favorire processi ristrutturativi senza perdere posti lavoro essenziali nelle comunità locali legate a queste attività industriali tradizionali. L’intento è evitare declino progressivo attraverso supporto mirato piuttosto che abbandono forzoso dei territori interessati dalle trasformazioni industriale in atto.
Accogliere le imprese dall’estero per rilanciare gli investimenti
Infine viene posta grande attenzione sull’accoglienza delle imprese straniere che vogliano insediarsi in Italia portando capitali freschi ed esperienze diverse dal contesto nazionale. Per Orsini questo elemento può diventare uno stimolo decisivo per rilanciare l’economia soprattutto nelle aree dove manca sviluppo oppure dove serve innovazione accelerata nei processi produttivi esistenti.
La sfida consiste nel creare condizioni attrattive realizzando infrastrutture adeguate, offrendo servizi efficienti alle nuove realtà imprenditoriali straniere ed eliminando ostacoli normativi inutilmente complessi o lunghi da superare prima dell’avvio effettivo degli investimenti sul territorio italiano.
Questa apertura verso l’esterno deve convivere però con la tutela delle aziende nazionali affinché non subiscano concorrenza sleale ma trovino anzi vantaggi derivanti dalla presenza internazionale crescente sul mercato interno ed estero contemporaneamente.