Badante ubriaca maltratta anziana disabile a maddaloni, arrestata dopo aggressione ai carabinieri

Badante arrestata a Maddaloni per maltrattamenti e aggressione ai carabinieri. - Unita.tv

Rosanna Ricci

3 Settembre 2025

Un episodio di maltrattamento ai danni di una donna anziana si è verificato a Maddaloni, in provincia di Caserta, dove una badante di 49 anni, di origini moldave, è stata arrestata dai carabinieri. L’intervento è scattato su segnalazione della nuora dell’anziana, che ha denunciato l’aggressività e la negligenza della donna incaricata di assistere l’81enne. La vicenda mette in evidenza le problematiche legate alla tutela degli anziani non autosufficienti e il ruolo delle forze dell’ordine nel contrastare questi abusi.

Intervento dei carabinieri dopo la segnalazione della nuora

La chiamata al 112 è partita proprio dalla nuora dell’anziana, preoccupata per le condizioni in cui versa la donna affidata alle cure della badante. Al loro arrivo nell’abitazione, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Maddaloni hanno trovato la badante, visibilmente in stato di ebbrezza con un forte odore di alcol. La donna ha proseguito a urlare contro l’anziana in una lingua straniera, ignorando la presenza dei militari.

Le tensioni sono aumentate rapidamente quando la badante ha iniziato a riprendere con il cellulare i carabinieri, minacciandoli di farli licenziare dal lavoro. Non si è limitata a insulti e urla, ma ha anche reagito con violenza fisica, sferrando calci e pugni agli agenti. L’aggressività della donna ha reso necessario l’arresto sul posto, dimostrando come la gestione dell’assistenza domiciliare possa sfociare in situazioni critiche se non monitorata.

Condizioni igieniche e stato di salute dell’anziana 81enne

Nell’abitazione si sono trovate condizioni igienico-sanitarie gravemente compromesse. I militari hanno scoperto escrementi umani sparsi sia sul letto dell’anziana che sul pavimento della camera dove si trovava. Un secchio contenente panni e pannoloni sporchi indicava una mancanza evidente di cure adeguate e di rispetto per la dignità della persona assistita.

L’anziana, seduta sulla sedia a rotelle, appariva seminuda e in stato di agitazione, con lacrime agli occhi e diversi lividi sulle braccia, segni di violenze recenti. Il quadro fisico e psicologico della donna conferma le condizioni di trascuratezza e abuso a cui era sottoposta, rendendo chiara la necessità di un intervento urgente per interrompere quel ciclo di maltrattamenti.

Testimonianze e dettagli sull’abuso della badante

La nuora, sentita dai carabinieri, ha raccontato che la badante costringeva l’anziana a restare a letto per tutta la giornata, rifiutandosi di aiutarla a muoversi o alzarsi. In alcune occasioni, quando la donna ha chiesto alla badante di sollevarla, la badante l’avrebbe picchiata. Le violenze fisiche e la prevaricazione verbale emergono quindi sia dalla testimonianza familiare sia dalle condizioni trovate sul luogo.

La borsa della badante conteneva 270 euro in contanti e il cellulare di proprietà dell’anziana, strappato per impedirle di comunicare con i parenti. Questi elementi sottolineano un tentativo della badante di isolare la vittima, limitandone ogni possibilità di chiedere aiuto, una pratica comune purtroppo in vari casi di maltrattamento domestico.

Arresto e contestazioni legali alla badante

L’operazione dei carabinieri si è conclusa con l’arresto della donna, che ora si trova nel carcere femminile di Napoli-Secondigliano, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. L’accusa riguarda maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale per l’aggressione subita dai militari.

Il caso rientra in un contesto più ampio, che in Italia vede un’attenzione crescente verso la regolamentazione e il controllo delle condizioni di lavoro delle badanti e di assistenza agli anziani. Le forze dell’ordine e gli enti sociali si trovano spesso a intervenire in situazioni di abusi, tentando di garantire la tutela delle persone più vulnerabili.

Riflessi sociali e urgenti esigenze di tutela per gli anziani

La vicenda di Maddaloni riporta all’attenzione la situazione di molti anziani non autosufficienti affidati a operatori domestici. Le condizioni di isolamento facilitano spesso episodi di negligenza o violenza, con conseguenze gravi per la salute fisica e mentale delle vittime.

La necessità di una vigilanza più stretta e di un sistema di supporto più efficace per queste persone è ormai riconosciuta a livello nazionale. Interventi coordinati tra assistenza sociale, medica e sicurezza pubblica rappresentano strumenti fondamentali per prevenire nuove situazioni simili. Solo un controllo puntuale e continuo può evitare che episodi di maltrattamento restino nascosti e non riescano a essere contrastati in tempo.

Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2025 da Rosanna Ricci