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Avellino senza bilancio 2024: il Consiglio Boccia Il Piano e si chiude il mandato di sindaco Nargi

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Avellino senza bilancio 2024, il sindaco Nargi chiude il mandato. - Unita.tv
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Il Comune di Avellino si trova senza bilancio per l’anno 2024. Il Consiglio Comunale ha respinto il documento contabile che avrebbe dovuto garantire risorse e investimenti per la città. Questo voto segna la fine anticipata del mandato di sindaco Laura Nargi, eletta meno di un anno fa. Dopo un tentativo da parte della Nargi di trovare un accordo con le opposizioni, la situazione è precipitata al punto da spingere il Prefetto a intervenire con la sospensione del Consiglio.

I numeri del voto: il rifiuto di un bilancio cruciale per Avellino

Il Consiglio Comunale di Avellino si è riunito per la votazione finale sul bilancio 2024, ma il documento non ha superato la prova decisiva. In aula, i contrari sono stati 18, mentre i favorevoli solo 15. Questi numeri mostrano come la maggioranza compatta intorno al sindaco Laura Nargi non sia stata sufficiente per approvare il piano economico-finanziario fondamentale per la gestione della città.

Pochi giorni prima della votazione, il Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, aveva concesso un’ulteriore proroga di venti giorni per il raggiungimento di un’intesa. La decisione mirava a lasciare spazio alle trattative tra le forze politiche, ma l’astensione e l’opposizione si sono rivelate vincenti nel Consiglio. Il bilancio non solo avrebbe determinato le risorse disponibili ma anche i fondi per interventi e investimenti urgenti, senza i quali il normale funzionamento del Comune rischia di fermarsi.

La mancata approvazione implica la sospensione immediata della governance locale. Il voto contrario, in particolare, affonda radici nelle divisioni che l’amministrazione ha affrontato negli ultimi mesi. La situazione si è ulteriormente aggravata per via delle tensioni emerse tra il sindaco Nargi e alcuni consiglieri della sua stessa area politica.

Lo scontro politico decisivo: l’ex sindaco festa e i suoi consiglieri bloccano la maggioranza

Il ruolo chiave nel fallimento del bilancio 2024 è stato giocato da nove consiglieri comunali vicini a Gianluca Festa, ex sindaco di Avellino. Questi consiglieri hanno espresso il loro voto contrario, aggravando la crisi politica. Negli ultimi mesi, i rapporti tra la Nargi e Festa si sono deteriorati in modo netto, culminando in una rottura definitiva.

La contesa tra i due esponenti politici non riguarda solo questioni amministrative ma si intreccia con scelte e strategie per il futuro della città. Festa e i suoi consiglieri hanno rifiutato un “patto per Avellino” proposto dalla sindaca, inteso come un accordo temporaneo e limitato nel tempo allo scopo di garantire, almeno per i mesi successivi, risorse certe e interventi programmati.

La situazione negativa è emersa durante tutta la discussione nella sala del Consiglio. La frattura interna alla coalizione di maggioranza ha reso difficile qualsiasi compromesso. Così, invece di centrare un traguardo minimo per la città, sono prevalsi attriti politici e rivalità, che si sono tradotte in una bocciatura pesante con conseguenze dirette sull’amministrazione cittadina.

Le conseguenze immediate: la sospensione del consiglio e il commissariamento prefettizio

Dopo l’esito negativo del voto, i passi successivi sono chiari e rapidi. Il Prefetto Riflesso notificherà formalmente la sospensione del Consiglio Comunale nelle prossime ore. Questo atto rappresenta la prima fase prima dell’eventuale scioglimento ufficiale del Consiglio, che arriverà con decreto del Presidente della Repubblica.

Fino a giugno 2026, il Comune di Avellino sarà gestito da una squadra di commissari prefettizi nominati direttamente dal Ministero dell’Interno. Questi subentreranno per garantire la continuità dell’amministrazione pubblica, evitando vuoti di potere e mantenendo operativi i servizi essenziali per la cittadinanza.

Il commissariamento significa in pratica un ritorno alla gestione straordinaria e comporta la sospensione delle attività consiliari e politiche ordinarie. La città perde temporaneamente le figure elette dai cittadini, e le decisioni saranno prese da funzionari pubblici nominati dallo Stato, con l’obiettivo di superare la crisi istituzionale emersa.

Lo stop al bilancio e la chiusura anticipata del mandato del sindaco Laura Nargi segnano una fase difficile per Avellino, che ora si prepara ad affrontare una lunga parentesi di governo commissariale, in attesa di nuove elezioni e di una possibile ricomposizione politica.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Davide Galli

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Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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