Una vasta operazione condotta dai carabinieri ha portato all’arresto di otto persone legate al clan Angelino-Gallo, attivo a Caivano. Durante l’intervento, è stato sequestrato un documento definito “libro mastro”, dove erano annotate cifre e nominativi, presumibilmente delle vittime del pizzo imposto dal sodalizio criminale. Le accuse contestate riguardano associazione mafiosa e estorsione aggravata da modalità mafiose.
Dettagli sugli arresti e le accuse rivolte ai membri del clan
Il blitz si è svolto nella mattinata del 2025 presso Caivano, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Gli arrestati sono otto, di cui sette già detenuti a seguito di fermi precedenti. Tra loro ci sono anche esponenti di vertice del clan Angelino-Gallo, ritenuto tra i principali gruppi criminali della zona.
Le accuse mosse riguardano, in particolare, l’associazione di tipo mafioso e l’estorsione continuata, aggravata sia dal metodo che dalle finalità mafiose. I reati fanno riferimento a una serie di azioni coercitive e intimidatorie messe in atto per imporre il controllo sul territorio e sulle attività commerciali. L’inchiesta della Dda evidenzia una struttura criminale ben organizzata e con un ruolo importante nelle dinamiche del territorio caivanese.
Il ruolo del “libro mastro” nel dettagliare i flussi estorsivi
Il “libro mastro” sequestrato rappresenta un documento cruciale per le indagini. In esso sono annotate somme e nomi di imprenditori e commercianti, probabilmente vittime dei pagamenti forzati richiesti dal clan. Questi appunti confermano la sistematicità del racket del pizzo e offrono elementi concreti per ricostruire l’estensione delle richieste estorsive.
Il recupero di questo documento facilita la prosecuzione delle indagini, potendo identificare altre persone danneggiate o eventuali complici. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno analizzato le annotazioni per collegarle alle denunce e alle testimonianze raccolte. Il libro fornisce un quadro dettagliato di come il clan manteneva il controllo economico sulla zona, imponendo pagamenti attraverso la minaccia e l’intimidazione.
Indagini e episodi di estorsione emersi sul territorio di Caivano
Le inchieste condotte dai carabinieri hanno rivelato molteplici episodi di estorsione aggravata. La vittime principali risultano essere imprenditori e commercianti locali, costretti a versare somme sotto pressione. Queste attività criminali hanno inciso pesantemente sulle attività economiche di Caivano, paralizzando la crescita e seminando paura tra i cittadini.
Il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna ha seguito le tracce del clan grazie ad una serie di operazioni e intercettazioni. Questi dati hanno permesso di documentare la continuità e la violenza con cui venivano imposte le richieste di denaro. La presenza del clan Angelino-Gallo nelle dinamiche del territorio non si limitava a estorsioni, ma coinvolgeva anche altre azioni di intimidazione verso chiunque osasse opporsi.
Reazioni delle associazioni imprenditoriali locali alle misure di contrasto
Luigi Cuomo, presidente regionale di SOS Impresa Campania, ha commentato con soddisfazione l’operazione. Ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e procure nella difficoltosa lotta contro la camorra. Cuomo ha ricordato l’impatto che le estorsioni hanno sulle imprese locali e sui cittadini che cercano di lavorare onestamente.
Questa azione, secondo il rappresentante di SOS Impresa, segna un passo concreto nel proteggere il tessuto produttivo e nel ristabilire un clima di legalità. La collaborazione fra istituzioni e società civile appare fondamentale per contrastare fenomeni radicati come quelli dei clan camorristici. La vicinanza alle vittime, assieme al recupero di prove significative, rende possibile questo risultato.
L’operazione a Caivano conferma come il lavoro investigativo, supportato da azioni mirate di arresto e sequestro, possa indebolire i gruppi criminali. Chiudere i canali di ricchezza e controllo è spesso la strada per frenare le attività illecite e migliorare la sicurezza sul territorio.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Luca Moretti