Un giovane di 20 anni, di origine serba, è stato fermato dai carabinieri a Secondigliano, quartiere di Napoli, con l’accusa di rapina aggravata, tentato furto e lesioni personali. L’arresto arriva dopo un violento episodio che ha coinvolto un uomo disabile scaraventato a terra e investito durante una fuga, a seguito di tentativi di furto in abitazione avvenuti nella stessa serata.
Il contesto dei furti e la grave aggressione al disabile
Il 20enne, insieme a un gruppo di almeno altre quattro persone, aveva preso di mira due appartamenti con chiari intenti criminali. I tentativi di furto si sono svolti con i volti coperti e tenendo in mano oggetti usati come armi improprie. Dopo il fallimento dei furti, per scappare, il gruppo ha aggredito una donna di 30 anni sottraendole la sua auto. Durante la fuga, hanno gettato fuori dal veicolo il padre della donna, un uomo con gravi disabilità, per poi investirlo mentre si allontanavano.
Questo episodio ha scosso la comunità locale e ha mobilitato le forze dell’ordine per identificare e bloccare i responsabili in tempi brevi. Le condizioni dell’uomo rimangono un punto di attenzione dopo l’impatto violento con la vettura.
Le indagini e le prove raccolte dalle forze dell’ordine
I carabinieri della stazione di Boscoreale hanno condotto un lavoro accurato, che ha portato all’identificazione dei colpevoli. L’attività investigativa si è basata sulle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, che hanno ripreso movimenti e dettagli relativi all’incidente e ai tentativi di furto. A queste si sono aggiunte diverse testimonianze raccolte in zona, utili a ricostruire la sequenza degli eventi.
Fondamentale è stata anche l’analisi biologica effettuata su indumenti rinvenuti sulla scena, come i berretti usati dagli aggressori. Le tracce trovate hanno confermato la presenza e la partecipazione diretta dei due principali indagati, tra cui il giovane arrestato. Questi elementi hanno convinto il giudice per le indagini preliminari a emettere una misura cautelare restrittiva.
Il quadro legale e la situazione attuale degli indagati
Il tribunale di Torre Annunziata ha risposto alle richieste della Procura, imponendo il carcere per il ventenne fermato a Napoli. Per lui la contestazione riguarda più reati: tentato furto, rapina aggravata e lesioni personali. Il secondo ragazzo serbo coinvolto è stato anch’esso raggiunto da una misura cautelare, ma è ancora ricercato dalle autorità.
Gli altri tre complici, almeno per ora, non sono stati identificati. La polizia continua a raccogliere informazioni per completare il quadro e procedere con ulteriori arresti. Il carcere di Poggioreale ospita già il 20enne, che ora risponde davanti alla giustizia per quanto accaduto.
L’indagine mostra come un gruppo abbia messo in atto azioni violente e senza scrupoli per sfuggire alla cattura. Il caso rimane aperto e sotto stretta osservazione, in attesa degli sviluppi giudiziari.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi