L’aggressione subita da domenico lopresto, presidente dell’unione inquilini, e dalla sorella nella serata del 12 luglio nel quartiere di scampia ha suscitato forte preoccupazione. L’episodio si è verificato all’interno di un’abitazione popolare dove è stato forzato l’ingresso con un flex. La donna coinvolta, 74 anni e con problemi di salute, ha subito un’aggressione fisica. Le autorità sono chiamate a intervenire per chiarire la dinamica dei fatti.
dettagli sull’aggressione avvenuta nel quartiere di scampia
La sera del 12 luglio scorso, in una casa popolare situata nel cuore del quartiere napoletano di scampia, si è consumato un episodio violento ai danni della famiglia lopresto. Secondo le prime ricostruzioni, ignoti hanno utilizzato un flex per forzare la porta d’ingresso dell’appartamento dove risiedono domenico lopresto e sua sorella. L’atto vandalico ha preceduto l’aggressione fisica rivolta soprattutto verso la donna anziana.
Secondo la fonte: ansa.it.
La vittima principale è una signora di 74 anni che presenta condizioni mediche delicate da tempo. Durante l’attacco ha subito lesioni che hanno richiesto immediati soccorsi sanitari. Il gesto non solo rappresenta una grave minaccia personale ma anche uno sfregio alla sicurezza degli abitanti delle case popolari della zona.
Le indagini sono state affidate alle forze dell’ordine locali che stanno raccogliendo testimonianze e prove per identificare i responsabili dell’assalto violento. La modalità usata – il danneggiamento della porta con attrezzi da taglio – indica una premeditazione precisa nell’intento criminale.
Consiglio Comunale di Napoli e Unione Inquilini di Scampia rispondono con appelli alle autorità competenti
Enza amato, presidente del consiglio comunale di napoli, ha espresso pubblicamente solidarietà nei confronti delle vittime sottolineando il valore simbolico dell’accaduto per tutta la comunità cittadina. Nel suo intervento amato evidenzia come questo fatto metta sotto accusa non solo le persone direttamente coinvolte ma tutto il sistema delle tutele sociali rivolte agli abitanti degli alloggi popolari.
Il messaggio istituzionale insiste sulla necessità urgente di rafforzare misure preventive contro episodi simili capaci di generare paura e insicurezza tra i residenti più vulnerabili nei quartieri popolari partenopei come scampia.
Il consiglio comunale auspica che gli organi giudiziari facciano piena luce sull’accaduto attraverso indagini accurate ed efficaci al fine d’individuare rapidamente gli autori della violenza ed evitare future aggressioni analoghe sul territorio cittadino.
contesto sociale delle case popolari a napoli tra sicurezza e criticità
Le abitazioni popolari rappresentano spesso luoghi esposti a tensioni sociali dovute sia alle condizioni economiche difficili dei residenti sia alla presenza talvolta problematica sul piano criminale nelle zone periferiche come scampia.
Gli episodi violenti contro singoli cittadini o famiglie possono derivare da conflitti legati all’accesso agli spazi comuni oppure essere collegati ad altre forme d’illegalità presenti nel tessuto urbano circostante.
In questo senso l’aggressione subita dalla famiglia lopresto riporta al centro del dibattito pubblico la questione della sicurezza nelle case popolari napoletane: serve maggiore presenza dello stato tramite controlli mirati o iniziative volte al miglioramento delle condizioni abitative oltreché ad azioni concrete per tutelare chi vive in situazioni fragili dal punto di vista sociale ed economico.
Ultimo aggiornamento il 13 Luglio 2025 da Davide Galli