L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi compie un anno di attività e segna risultati importanti nel trasporto aereo della Campania meridionale. Il presidente della regione, Vincenzo De Luca, ha presentato questa mattina i dati relativi al primo anno dello scalo, sottolineando il ruolo decisivo della regione nei progetti di sviluppo infrastrutturale e nella gestione dell’aeroporto stesso. L’incontro si è svolto nel salone dello scalo alla presenza dei vertici Gesac.
La Regione Campania protagonista nell’avvio e nella crescita dell’aeroporto
L’apertura dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi non sarebbe stata possibile senza l’intervento diretto della Regione Campania. Nel 2019 infatti venne stipulato un accordo con Gesac che permise l’incorporazione dello scalo nell’organizzazione regionale di gestione aeroportuale. Questo passaggio rappresentò una svolta fondamentale per avviare le operazioni commerciali e incrementare la capacità ricettiva del territorio.
Il presidente De Luca ha evidenziato come quel momento abbia segnato la differenza tra una struttura in cantiere o poco utilizzata e uno snodo importante per l’economia locale. Grazie agli investimenti regionali su infrastrutture, strade e collegamenti pubblici il progetto ha preso forma con maggiore concretezza rispetto al passato.
In particolare sono stati finanziati interventi sulla viabilità esterna allo scalo che facilitano l’accesso via terra da tutta la provincia di Salerno. Questi lavori supportano anche il traffico commerciale generato dall’aeroporto stesso, contribuendo a rendere più efficiente il sistema logistico circostante.
I collegamenti metropolitani verso lo scalo: lavori in corso e prospettive future
Tra gli aspetti più rilevanti del piano sviluppato dalla Regione c’è il prolungamento della linea metropolitana cittadina fino all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. I lavori sono già iniziati ed entro breve sarà possibile raggiungere lo scalo direttamente dal centro città tramite mezzi pubblici veloci ed ecologici.
Questa estensione non si fermerà all’attuale destinazione ma prevede ulteriori sviluppi verso Battipaglia ed Eboli lungo lo stesso asse ferroviario urbano-rurale. La nuova tratta consentirà così di servire un bacino molto ampio aumentando l’accessibilità generale dell’area sud campana.
I fondi stanziati coprono interamente questi interventi infrastrutturali che favoriranno anche gli spostamenti turistici oltre che quelli lavorativi legati alle attività aeroportuali portate avanti da Gesac insieme alle autorità locali.
Bilancio del primo anno: passeggeri in aumento e impatto economico sul territorio
Dall’inizio delle operazioni fino ad oggi lo scalo ha registrato numerosi movimenti passeggeri con una tendenza costante alla crescita mensile arrivando a superare molte aspettative iniziali degli operatori coinvolti nel progetto aeroportuale campano.
L’obiettivo fissato è quello di raggiungere entro pochi anni i tre milioni e mezzo di viaggiatori annui; traguardo giudicato realizzabile grazie ai programmi espansivi già messi in atto dall’amministrazione regionale insieme alla società Gesac responsabile della gestione diretta dello spazio aereo locale.
Questo risultato potrebbe rappresentare un volano concreto per le economie locali soprattutto nei settori turistico, commerciale ed industriale interessati dalla crescente facilità negli spostamenti nazionali ed internazionali offerti dal nuovo aeroporto campano situato vicino alla costa amalfitana.
Proposta per cambiare nome ufficiale mantenendo identità storica
Durante la presentazione è stata affrontata anche la questione relativa alla denominazione ufficiale dello scalo dopo le recentissime modifiche comunicative diffuse sui canali pubblicitari regionalii. Secondo quanto detto da De Luca infatti rimarrà prevalente nelle comunicazioni pubbliche la dicitura “Salerno-Costa d’Amalfi” poiché riconosciuta dai cittadini come identificativa chiara del luogo geografico servito dall’aeroporto.
Il governatore ha poi avanzato una proposta alternativa per intitolare formalmente lo spazio dedicandolo ad Alfonso Gatto, poeta originario proprio del territorio salernitano, pur mantenendo comunque invariata nella pratica quotidiana la denominazione attuale.
Questo suggerimento vuole confermare attenzione sia agli aspetti simbolici culturali sia all’immagine funzionale indispensabile affinché i viaggiatori associno immediatamente il nome allo snodo aeroportuale collegando storia locale a modernità dei servizi offerti.