Nel cuore del Vallo di Diano, la Certosa di San Lorenzo a Padula si prepara ad accogliere, dall’8 al 10 agosto, la ventottesima edizione di una rievocazione storica che ogni anno richiama migliaia di visitatori. La manifestazione celebra il passaggio dell’Imperatore Carlo V nel 1535, riportando in vita usanze e sapori di un tempo lontano. Tra i momenti più attesi spicca la preparazione della celebre “Frittata delle Mille Uova”, un evento che coinvolge tutta la comunità e unisce storia e tradizione locale.
Carlo V a Padula: un viaggio nella storia che parla ancora oggi
La rievocazione si ispira a un episodio realmente accaduto nel XVI secolo. Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, fece tappa a Padula durante il suo ritorno in Italia, dopo aver sconfitto l’ammiraglio ottomano Barbarossa. La Certosa, centro religioso certosino, accolse il sovrano con un banchetto sontuoso organizzato dai monaci. Ogni anno si ripropone questo momento per tenere viva la memoria storica e rinsaldare il legame tra il territorio e la sua eredità culturale.
A interpretare quest’anno Carlo V sarà l’attore e conduttore Beppe Convertini, che con abiti e linguaggio d’epoca darà vita a un racconto che va oltre la storia ufficiale. La rievocazione mostra anche l’uomo dietro la corona: “il potere e la fragilità dell’imperatore emergono nei dialoghi con nobili e monaci presenti.”
La Frittata Delle Mille Uova: un rito di sapori e comunità
Il piatto simbolo della manifestazione è la “Frittata delle Mille Uova”. Nasce dalla collaborazione tra i monaci certosini e gli abitanti del posto. La ricetta prevede un grande numero di uova, raccolte dalla comunità, e la cottura in una padella gigante ispirata ai disegni di Leonardo da Vinci, a testimonianza di come arte e tecnica si intrecciassero già nel Rinascimento.
La padella artigianale, realizzata appositamente per l’occasione, è protagonista assoluta della rievocazione. Permette di cuocere in piazza una frittata enorme, sotto gli occhi di tutti. A guidare la preparazione è il maestro ovarolo Nicola Piccolo. Questo momento richiama antiche tradizioni, quando la cucina era occasione di incontro e condivisione.
Il cuore della festa: il programma e le celebrazioni in piazza
Il punto più alto della manifestazione arriva la sera del 10 agosto. Dalle 20 inizia la cerimonia di accoglienza di Carlo V, con un corteo di oltre 200 figuranti in costumi d’epoca. Il corteo attraversa le vie principali del borgo, coinvolgendo il pubblico in un’atmosfera festosa dal sapore rinascimentale.
Poi si passa alla preparazione pubblica della “Frittata delle Mille Uova” nella piazza centrale, un momento che attira curiosi e appassionati. Al termine, la frittata viene distribuita gratuitamente a tutti i presenti, mentre si alternano spettacoli musicali e balli storici. La festa offre anche uno spaccato sulla vita quotidiana e le tradizioni degli ordini religiosi nel XVI secolo.
Un volano per la cultura e il turismo nel Vallo Di Diano
Secondo Vincenzo Petrizzo, rappresentante della Pro Loco di Padula, questa rievocazione è un richiamo importante per la zona, capace di valorizzare le ricchezze culturali e storiche del territorio. L’evento aiuta a tenere vive le tradizioni e ha un impatto positivo sull’economia locale, grazie all’arrivo di visitatori che animano alberghi, ristoranti e negozi.
La manifestazione è anche un punto di incontro per appassionati di storia e per chi cerca un’esperienza autentica legata al passato. L’interesse supera da tempo i confini regionali, attirando turisti da tutta Italia e anche dall’estero. Gli organizzatori continuano a migliorare la formula, aggiungendo dettagli e iniziative per coinvolgere sempre più persone nei tre giorni di festa.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Elisa Romano